61 - Il Medioevo è pericoloso

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Mentre Ingrid, Corrado e Nanà fissavano Diego in attesa che parlasse, i ragazzi attorno sembravano all'oscuro del dramma che si consumava al loro tavolo

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Mentre Ingrid, Corrado e Nanà fissavano Diego in attesa che parlasse, i ragazzi attorno sembravano all'oscuro del dramma che si consumava al loro tavolo. Scherzavano e si dividevano i compiti dopo essersi iscritti. Tra i partecipanti spiccava pure qualche famiglia, i cui bimbi avevano l'entusiasmo di esploratori alla ricerca di un tesoro inestimabile.

In quell'incontro di sguardi felici e ambiziosi, la nota stonata era il tavolo vicino al bar. L'unico seduto era Diego, incapace di sostenere lo sguardo della sua ragazza. Si rigirò lo stuzzicadenti usato poco prima. "Non c'è bisogno di agitarsi." Natalia stava per replicare, ma continuò deciso: "Nanà, perché non concedergli un'altra possibilità? Elisa e il suo ragazzo ci hanno dato buca, per partecipare dobbiamo essere in quattro."

Lei mise le mani a pugno, gli occhi castani puntati su Corrado. "Questa è una follia!" Si abbassò all'altezza di Diego. "Tre settimane fa l'ho incontrato fuori dall'università e mi ha detto che dovevo ringraziarlo perché se non fosse stato per lui non ti avrei mai conosciuto! È malato." Si toccò le tempie, i denti gialli digrignati. "Mi ha detto pure che rifarebbe tutto!" Si rialzò, le mani sui fianchi. "Come potrei partecipare con lui?"

Corrado si toccò la fronte, accaldato. Aveva sbagliato a bere alcol di prima mattina, sentiva girare la testa. O forse era colpa del tono irritante di quella ragazza, la cui voce somigliava al suono delle unghie sulla lavagna. Come poteva Diego stare con lei?

Mentre aspettava che lui desse una risposta, lo vide girarsi nella sua direzione. "Non dici niente a tua discolpa?"

Corrado balbettò e Ingrid gli appoggiò una mano sulla spalla. "È passato più di un mese dal fattaccio e vi assicuro che ha cambiato idea. È costernato e l'unica cosa che vi chiede è di dargli un'altra possibilità. N-non ha pagato abbastanza?"

Corrado sentì le guance avvampare. Mentre Ingrid parlava, lui la guardava difenderlo con una forza di volontà che non si sarebbe mai aspettato. Si ripeteva di non meritarsi un'amica così e si sentì ancora peggio al pensiero di averla usata per avvicinarsi a Diego.

Natalia inclinò la testa. "Il tuo amico ha bisogno dell'avvocato difensore perché ha perso la parola?"

Ingrid stava per ricominciare la sua arringa, ma Corrado le toccò un braccio. "Nanà ha ragione: devo difendermi da solo." Guardò la ragazza, le mani tremanti. Convincerla sarebbe stato più difficile che scalare l'Everest, ma doveva provarci... evitando di dire che non era pentito. Doveva partecipare con loro, trovare il modo di stare da solo con Diego e chiarire la situazione. Avrebbe anche potuto parlargli in università, ma l'amico aveva sempre evitato il confronto. La situazione che si stava creando li avrebbe portati a collaborare e magari a riscoprire il loro affiatamento risalente a prima del fattaccio. Diego era il braccio e lui la mente, e sarebbero tornati a esserlo se Nanà si fosse convinta.

Corrado mise le mani nelle tasche del giaccone per evitare che la gestualità tradisse l'irrequietezza. "Scusa, Nanà. Sono stato... un bambino capriccioso... come se all'asilo un compagno di classe mi avesse ciulato la mia macchinina preferita. Non è il modo di affrontare le cose... non è maturo." Tenne gli occhi sugli stuzzichini che si godevano quella sceneggiata. Non sarebbe mai riuscito a reggere il loro sguardo e continuare a mentire, non era come Perla. Tirò un sospiro profondo. "So quanto è speciale Diego e non sopportavo di doverlo condividere con qualcuno, ma ora che lo vedo felice con te... mi sbagliavo. Se è così sereno, tu sei quello di cui lui aveva bisogno e a me va bene così, ma non escludermi dalla sua vita. Non abbassarti al mio livello." Si sorprese di aver parlato così a lungo. Si umettò le labbra e deglutì per cercare la forza di parlare, ma aveva la gola secca. Si sforzava di aprire le labbra, ma non uscivano suoni. Ora capiva cosa sentivano i pesci fuori dall'acqua.

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