Cap. 2 🌞

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Nei primi anni della sua vita, Mayako si rivelò essere una vera e propria peste, peggio di sua madre. Era una bambina molto vivace e indipendente, se la sapeva cavare da sola in ogni situazione.

Questo probabilmente perché, crescendo da sola, era maturata più in fretta di molti altri suoi coetanei.

Ma conduceva comunque una vita normale, come tutti i bambini del villaggio  e presto incominciò l'Accademia ninja.

Il primo giorno di scuola, non conosceva nessuno, quasi nessuno tranne Asuma, il figlio del terzo Hokage che conosceva da quando era nata.

Si può dire che erano come fratelli, in quanto passavano molto tempo insieme.

-Avanti non essere timida- urlò proprio lui, mentre la trascinava verso la nuova classe.

Mayako si fermò davanti alla porta, dall'interno veniva un chiasso assordante e persino per lei che era una persona molto chiassosa era troppo -No, non ci entro!- esclamò facendo qualche passo indietro, ma per sbaglio andò a sbattere contro qualcuno.

Irrigidì la schiena, spalancando gli occhi, non aveva il coraggio di voltarsi, l'unica cosa che vide era Asuma che rideva di gusto -Ei, scusami!- esclamò il bambino alle sue spalle.

Mayako si girò lentamente verso quest'ultimo, era un bambino dai capelli neri e occhi del medesimo colore, era sicuramente un bambino proveniente dal clan Uchiha.

Rimase a fissarlo per qualche secondo, per poi sorridergli e abbassare lo sguardo -Mi dispiace, non mi ero accorta che c'eri tu dietro- disse.

-Bene....allora dovremmo entrare- disse Asuma, trascinandola dentro l'aula.

Appena aprirono la porta, quasi tutti i bambini si voltarono verso di loro-Guarda, lì ci sono due posti- disse Asuma andandosi a sedere li.

Rimase vicino la cattedra, osservando tutti i bambini che ricominciarono a chiacchierare come se niente fosse, avrebbe tanto voluto scappare da lì -Parlano davvero tanto!- esclamò il bambino di prima, avvicinandosi a lei.

Rimase vicino la cattedra, osservando tutti i bambini che ricominciarono a chiacchierare come se niente fosse, avrebbe tanto voluto scappare da lì -Parlano davvero tanto!- esclamò il bambino di prima, avvicinandosi a lei

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Si voltò verso di lui e annuì sorridendo, poi le porse la mano e disse - Comunque io sono Obito- esclamò e strinse la sua mano -Mi chiamo Mayako- aggiunse lei  sorridendo.

Non appena il maestro entrò nell' aula, presero tutti quanti posto e Mayako si andò a sedere vicino Asuma, dato che le aveva riservato il posto.

Molti bambini si presentarono alla classe e presto arrivò il suo turno -Mi chiamo Mayako- disse alzandosi in piedi -Per gli amici Maya- aggiunse Asuma sorridendo.

Quel nome .... Maya.... probabilmente fu una delle prime parole che pronunciò e quindi per lui era sempre Maya.

Il maestro cercò di mantenere l'ordine in classe e poi aggiunse -È un onore avere la figlia di uno dei tre ninja leggendari tra di noi- sorrise, lasciando che tutti i bambini si voltassero  increduli verso di lei.

La realtà dei sogni 🌞 {Obito/Kakashixreader}Where stories live. Discover now