Cap. 80 🌞

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Una goccia
Un'altra ancora
Il rumore delle goccioline che cadevano, rimbombava dappertutto.

Dov'era?
Mayako aprì lentamente gli occhi, ma non riusciva a vedere nulla. Il luogo in cui si trovava era completamente buio.

Sentiva freddo a contatto con la parete e capì di essere stata legata ad una catena al polso, quando provò a liberarsi.

<< Su su non fare storie >> era la voce di Tobi, che si faceva sempre più vicina.

<< Dove sono?>> sussurrò Mayako, che avvertiva un dolore allucinante alla schiena, dove era stata colpita.

<< Questo non ti interessa...ma tranquilla, presto ti lascerò libera di andare via e tornare a Konoha>> le disse.

Sentiva la sua voce vicinissima. Le mise una mano sulla testa e Mayako riuscì a vedere il suo sharingan, alla quale non aveva mai fatto caso o forse Tobi glielo aveva nascosto.

<< Riferisci ai cari amici di Konoha che presto accadrà qualcosa di veramente orribile. È solo una piccola avvertenza>> le sussurrò.

La sua voce non era più la stessa, era più profonda....meno stupida.

<< Tobi...che diavolo hai intenzione di fare>> urlò Mayako, cercando di liberarsi.

<< Tobi...>> urlò, ricevendosi un'altro colpo in testa.

Svenne di nuovo e questo le provocò un dolore molto forte alla testa.

Adesso gironzolava in mezzo al bosco, probabilmente Tobi l'aveva abbandonata lì.
Non sapeva dove stata andando, ma cercava solo un sentiero che l'avrebbe riportata a Konoha. A casa.

E sapeva che una volta arrivata, avrebbe dovuto spiegare tutto quello che era successo ,con Tobi, a sua madre.

Probabilmente non l' avrebbe capita, era sicura che non avrebbero accettato le sue parole. L'unica cosa certa era che non avesse mai rivelato nessun segreto di Konoha a Tobi.

Solo Asuma sapeva della storia di Tobi. Se solo Asuma fosse stato presente in quel momento, era sicura che l'avrebbe cacciata via dai guai.... .

Avvertì la presenza di qualcuno, movimenti veloci, quasi impercettibili....ma non impossibili da sentire per un ex ANBU.

Le due figure in questione si fermarono davanti a lei. Erano proprio due ANBU di Konoha e i loro volti erano coperti dalle inconfondibili maschere.

<< Signorina Mayako...dobbiamo portarla urgentemente nel carcere di Konoha per ordine dell' Hokage>> disse il primo.

Mayako sbuffò, avrebbe potuto benissimo scappare, ma conoscendo le regole ANBU, avrebbe solo peggiorato la situazione.

<< Mi dispiace! Nonostante lei sia il nostro superiore, dobbiamo eseguire gli ordini di sua madre>> disse il secondo, mettendole le grosse manette intorno ai polsi.

Tobi l'aveva lasciata vicino a Konoha....ecco perché non ci misero molto a raggiungere il villaggio.

Inevitabile fu lo sguardo sbalordito degli abitanti, che videro passare la figlia dell' Hokage ammanettata.

Mayako abbassò lo sguardo, quasi come se fosse abbattuta e amareggiata dai loro sguardi.

<< Invece di passare dalle strade principali, avreste dovuto prendere una strada più nascosta come prevede il regolamento ANBU. Per di più io non sono un criminale>> sbraitò Mayako fermandosi in mezzo alla strada.

<< Invece lo sei>>

Mayako si irrigidì, mentre Kakashi mise le mani in tasca, assumendo la sua solita espressione annoiata.

La guardava senza un briciolo di emozioni, anzi no! Senza un briciolo di fiducia. Sembrava di guardare quel piccolo Kakashi che non si fidava mai di nessuno.

<< Non sappiamo se lo sei ancora a tutti gli effetti, ma l'aver passato de tempo con un criminale dell' Akatsuki fa pensare che tu possa aver dato delle informazioni sul villaggio >> continuò.

Mayako lo guardò seriamente, come poteva pensare una cosa del genere!! << Che idiozie Kakashi! Sai bene che non lo farei mai! Io poi!>> sbraitò.

<< Sono decisioni dell' Hokage>> aggiunse Kakashi, quasi interrompendola.

Poi guardò i due ANBU ed annuì << Portatela dentro>>.

Da ninja non avrebbe mai pensato che un giorno, ad essere rinchiusa in cella, sarebbe stata proprio lei. Generalmente prima di mettere qualcuno in carcere, c'era un team di ninja incaricati di sapere ogni versione dei fatti e successivamente c'era un incontro con l' Hokage.

Mentre lei....era stata rinchiusa immediatamente, senza avere la possibilità di parlare con sua madre.

Si rannicchiò a terra, nella parte più buia della cella, dove la luce fioca della candela non arrivava.

Sentì alcuni passi pensanti e il rumore di alcune chiavi. Alzò lo sguardo e come si aspettava, vide Ibiki.

<< Tra tutte le persone che ho portato qui dentro, tu sei quella più inaspettata. Non capisco se dirti che sei innocente oppure no, il tuo carattere è davvero un mistero>> le disse, entrando nella cella.

<< Non farmi la paternale>> sbuffò Mayako.

<< Non c'è ne sarà bisogno>> Ibiki prese una candela e la mise davanti a lei, illuminandole il volto ancora sconvolto.

<< Ora sapremo tutta la verità con la Tecnica del Richiamo: Stanza dell'Esecuzione >> urlò invocando il luogo delle confessioni più usato a Konoha.

<< Che assurdità, sono certa che mia madre non ha voluto tutto questo!>> disse Mayako.

<< Ti sbagli! È stata proprio lei ad ordinarmelo....in questo modo mi dirai tutta la verità>> le disse.

La realtà dei sogni 🌞 {Obito/Kakashixreader}Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon