La realtà dei sogni 🌞 {Obito/Kakashixreader}

Cap. 17 🌞

-In questa strage ci hanno lasciato, non solo valorosi ninja e persone innocenti, ma anche il Quarto Hokage..- disse il Terzo davanti alle loro tombe.

Era il giorno dei funerali, dopo la strage del Kyuubi e quella sera pioveva incessantemente, ma forse era un bene...almeno nessuno avrebbe capito se Mayako stesse piangendo o era solo la fitta pioggia a bagnarle il volto.

Dopo il funerale, rimase davanti alle tombe..per contemplare. Se solo fosse arrivata qualche istante prima, forse sarebbe riuscita a salvarli.

-Maya..- sentì la voce di Asuma alle sue spalle e appena si voltò vide tutti i suoi amici. -Che ci fare ancora qui?- chiese lei alzandosi da terra, cercava di controllare la sua voce ancora spezzata.

-Forse..se fossi rimasta con noi, non li avresti visti in quelle condizioni- aggiunse Kurenai. Mayako abbassò lo sguardo e vide che lei l'abbracciò, -Va bene...preferisco averli salutati così- disse Mayako sotto voce.

-Che ne dite di andare a mangiare?- chiese Gai, quasi tutti accettarono...ma Mayako, stranamente, non aveva fame.

Guardò Kakashi...anche lui probabilmente non avrebbe accettato ed infatti annuì come se avesse capito i suoi pensieri.

-Penso che per stasera passo..- disse Mayako allontanandosi da loro, seguita da Kakashi che salutò tutti i loro amici.

Una volta usciti dal cimitero, Kakashi la fermò -Dove vuoi andare?- le chiese, dato che stava prendendo una strada diversa da quella per tornare a casa.

-Penso che passerò la notte in ospedale..- disse e senza che lui avesse il tempo di risponderle, sparì sotto i suoi occhi.

L'ospedale era chiuso...in fondo era un po' tardi per le visite, ma aveva già trovato un posto perfetto per tenere d'occhio la vetrata della stanza dove si trovavano i neonati.

Si arrampicò sull'albero e si stese guardando nella culla di Naruto....assomigliava così tanto al suo maestro. Chissà come sarebbe stata la sua vita...

A Mayako venne riferito che il maestro Minato, sigillò la volpe a nove code in Naruto e c'era già gente che lo odiava.

Mayako non sopportava certe cose...la gente giudicava sempre senza sapere.
Lentamente si addormentò, mentre continuava ad osservare il piccolo Naruto che dormiva tranquillamente.

-Ei come hai fatto a dormire qua sopra- disse Kakashi picchiettando sopra la sua testa. Mayako aprì lentamente gli occhi e appena si ritrovò la faccia di Kakashi a pochi centimetri dalla sua, urlò e cadde a terra, dopo aver perso l'equilibrio.

-Dannazione...- disse a bassa voce Mayako, un po' dolorante. -Ma che diavolo ti salta in mente- urlò, mentre veniva abbagliata dalle prime luci delle mattina.

Aveva dormito tutta la notte sull'albero.
-Avanti alzati...- disse porgendole la mano per alzarsi da terra. -Ah che dolore la schiena- disse stiracchiandosi un po', -Entro un po' in ospedale...- disse.

Entrò nella struttura e si diresse verso la stanza dove si trovava Naruto. Non poteva entrare dentro, ma quanto meno lo vedeva da una vetrata...dormiva ancora così tanto.

Sentì alcuni passi, anche Kakashi l'aveva raggiunta. -Prima di morire, Kushina mi disse il suo nome..- disse Mayako con uno sguardo un po' cupo.

-Si chiama Naruto...proprio come il protagonista del libro del maestro Jiraya..- continuò.
-Maestro Jiraya eh...penso che andrò a comprare quel libro- disse Kakashi.

-A proposito, perché sei venuto da me?- chiese Mayako. -Andiamo ogni giorno al cimitero, che domande fai - disse Kakashi.

-Ahh come sei antipatico!Va bene andiamo- disse Mayako un po' a malincuore. Avrebbe voluto passare più tempo lì .

Dopo aver passato tutta la mattinata al cimitero, Mayako venne convocata urgentemente dal Terzo Hokage, che riprese il suo posto nel palazzo.
-Così tornerà ad essere lei l'Hokage- disse Mayako.

-Già! Adesso che Minato è morto, continuerai a far parte degli ANBU sotto il mio diretto controllo. Dopotutto sono stato io a metterti nella mia squadra- disse e lei annuì.

-Bene, più tardi ci sarà una riunione ANBU, verrete anche tu e Kakashi- disse. - A proposito...ti è sembrato strano negli ultimi giorni?- chiese e Mayako ci pensò un po' su.

-Se per strano intende freddo e rompiscatole allora no, è normale!- disse.

-Va bene...puoi andare- disse. Avrebbe voluto sapere di più da quella strana richiesta..ma fece come disse ed uscì dall' ufficio.

Non appena mise piede nella struttura ANBU, tutti continuavano a parlare dell' accaduto e Mayako era già stanca di sentir parlare della solita storia.

-Ei Kakashi...dopo ti andrebbe di..- disse Mayako, lui la ignorò...superandola. Non era poi così strano da parte sua, a volte era così immerso nei suoi pensieri da ignorarla anche tutto il giorno...ma dopo le parole del Terzo..iniziò ad insospettirsi un po'.

Ma decise di non darci troppo peso e dopo aver indossato la maschera, raggiunse i suoi compagni nell' ufficio de Terzo Hokage.

-Per scortare il rientro del Daimyo, ho preso la decisione di inviare alcuni nostri ANBU. Qui c'è l'itinerario- disse mostrando un rotolo alla sua destra.

Mayako si voltò verso Kakashi, sembrava particolarmente concentrato sull' Hokage. C'era qualcosa che non andava e forse il Terzo aveva già sospettato qualcosa.

Tutti uscirono dalla stanza, rimase solo lei...aveva intenzione di parlare con l'Hokage.
-C'è qualcosa che vorresti riferirmi?- le chiese e lei si alzò in piedi, -Veramente...mi chiedevo per quale motivo mi aveva fatto quella domanda su Kakashi- disse.

-Beh..voi due passate molto tempo insieme, lo conosci probabilmente meglio di molte altre persone e fino a prova contraria Minato era anche il suo maestro. Mi interessava capire il suo stato- disse, ma quelle parole non convinsero molto Mayako.

-Mi scusi se mi permetto...ma perché doversi interessare ad una sola persona, dal momento che la strage ha interessato tutto il villaggio?- chiese, -Non è che per caso si è messo nei guai e non me lo vuole dire?- continuò.

-Dannazione...sei persino più sveglia di tua madre! Vedi ho come il sospetto che Danzo abbia detto qualcosa a Kakashi e indurlo a fare qualcosa di sbagliato. Per questo vorrei che lo tenessi d'occhio- disse l' Hokage e lei annuì. -Bene...adesso vado- disse sparendo immediatamente.