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Credo che i miei timpani siano lesionati, e la causa potrebbe essere la festa alla Colgate che abbiamo lasciato almeno mezz'ora fa, o la musica a tutto volume nell'abitacolo della macchina del mio migliore amico. È un mistero come LeBron riesca a mantenere la concentrazione sulla strada mentre Beyoncé, Doja Cat è Nicki Minaj si danno il cambio sulla sua playlist di Spotify, mentre i vetri dei finestrini tremano per le vibrazioni e noi sembriamo essere gli unici sulla strada buia, illuminata a malapena da qualche lampione.

Ho freddo, di questo sono certa, come del fatto che il riscaldamento in auto non funzioni davvero e le bocchette stiamo buttando fuori solo aria tiepida. È la notte di Halloween, il 31 di ottobre, e le temperature nello stato di New York sono decisamente colate a picco. Non ero sicura che fosse una buona idea guidare per un'ora e mezza per raggiungere Hamilton, ma LeBron mi ha promesso una festa epica e non mi ci è voluto un grande sforzo di volontà per accettare, complice il fatto che Kate, una delle ragazze che mi ha usata come modella questa estate a NYC, mi ha inviato un pacco l'altra mattina, contenente un completo perfetto per questa sera, qualcosa che a quanto pare ha creato pensando a me. Si tratta di un body in pizzo nero ed un paio di pantaloni scuri, trasparenti, stretti in vita e leggermente più larghi sulle gambe. Sembra un costume di scena e, a quanto dice LeBron "urla la parola sesso", il che, visto il mio mese di astinenza, è un buon segno.

Il mio migliore amico era deciso a non dire a nessuno che saremmo andati ad una festa nell'università che rappresenta il  nemico storico della Sterling, ma io ero di tutt'altro avviso. Non so che piani abbia Eric Haynes questa sera, però ho il terrore che scopra che non sono al campus e che scriva davvero a LeBron. Per questo a cinque minuti dall'inizio della festa della Colgate ho postato su Instagram una foto di noi due, nemmeno un minuto dopo Denise Rowland ha cominciato a mandarmi messaggi chiedendomi di andare alla festa della sua sorority, a quanto pare devo averglielo promesso settimane fa. Denise Rowland ha la tendenza a mentire per ottenere quello che vuole e non avevo intenzione di dargliela vinta, ma quando LeBron ha letto i messaggi ha deciso che ci saremo fermati ad Hamilton solo per mezz'ora, prima di tornare verso Ithaca.

L'ho seguito senza dire una parola, la festa non era male ma eravamo decisamente in territorio nemico. Senza contare che non sono dell'umore migliore, non lo sono da giorni ormai: odio Eric Haynes. Penso di non averlo mai odiato tanto come ora. Che diritto ha di darmi ordini? Di trattarmi come una bambina? Di ricattarmi?
So che andare a Syracuse per scoprire quello che è successo sarebbe pericoloso e forse probabilmente inutile, ma non mi sembra di avere altra scelta se vogliamo evitare che capiti di nuovo.

« Luna?» LeBron chiama il mio nome, solo ora mi rendo conto che ha abbassato la musica fino ad un volume accettabile per l'orecchio umano. « Ti stai addormentando?»

« No.» sospiro, gli occhi fissi sulla strada davanti a noi.

« Possiamo fermarci ad una stazione di servizio per un caffè.»

« Ne ho già bevuti due oggi.»

« E?» chiede confuso. Per un attimo non gli rispondo, ma capisco di aver perso la mia occasione di cambiare discorso. « Ok, vuoi dirmi cosa ti prende in questi giorni?»

« Niente.» mento, incrociando le braccia al seno, forse un po' troppo esposto, per proteggermi dal freddo.

« Sì, raccontalo a qualcun altro, non alla tua anima gemella. Sei di umore nero da giorni ormai.»

« È solo...» mi fermo per pensare a cosa dirgli, perché la verità è fuori discussione. Eric Haynes forse stava bluffando, ma è certo che se LeBron sapesse cosa ho intenzione di fare a Syracuse mi chiuderebbe nel mio dormitorio e butterebbe la chiave. « Stress, stress per le lezioni.»

Fallen from the sky with Grace Donde viven las historias. Descúbrelo ahora