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Posso contare sulle dita di una mano le volte in cui sono arrivata a lezione con tanto anticipo, durante gli ultimi quattro anni. Le dita sarebbero due. Thomson e la Reedley hanno spostato la lezione di oggi ad un'aula diversa rispetto al solito, dove sono la prima ad entrare e i banchi non sono disposti a ferro di cavallo, ma in file di fronte ad un enorme proiettore. Mi approprio di un posto in fondo, prima di accendere il laptop e sprofondare sulla sedia in freddo metallo, con l'intento di sparire prima che la lezione cominci davvero.

Sono talmente distratta che a malapena saluto chi entra in aula dopo di me, talmente distratta da perdermi completamente nella mia testa per i successivi dieci minuti. Ho il terrore di come andrà questa lezione, perchè è la prima volta da venerdì sera che Eric Haynes ed io saremo nella stessa stanza ed è da esattamente tre giorni che faccio di tutto, di tutto, per non pensare a quella festa e a quel bacio.

Ho detto che non ne avremmo più parlato e rimango ferma nella mia decisione; la mia coscienza, evidentemente, non è d'accordo e se LeBron pensava che prima fossi di umore nero, durante il weekend è arrivato a chiedermi se fossi depressa, preoccupato più di quanto l'abbia mai visto. Posso fingere con chiunque altro, mascherare ogni pensiero con un sorriso, ma la mia anima gemella capirà sempre quando c'è qualcosa che non va. Non che l'abbia visto così spesso in realtà: dopo essere sparito dalla festa insieme a Charlie, ha fatto una breve apparizione a colazione domenica mattina, per poi darsi di nuovo alla macchia. Non è questo a preoccuparmi però, non il fatto che sia evidente che Charlie mi stia derubando del tempo con il mio migliore amico, no. Quello che mi preoccupa è che per qualche motivo non ho detto niente a LeBron riguardo a quello che è successo con Eric, mentendogli di nuovo. Che diavolo succede quest'anno?

Torno al presente solo quando Thomson e la Reedley entrano in aula, pian piano mi rendo conto del fatto che tutti i posti sono stati occupati, le luci abbassate mentre il proiettore è stato acceso, ed Eric Haynes si è seduto di fronte a me rendendomi impossibile vedere qualcosa oltre alle sue spalle e alla sua testa.

Sento il mio respiro accelerare all'istante, prima di cercare di rimanere in apnea più a lungo possibile visto che ora il suo profumo sembra ovunque e, se chiudo gli occhi, riesco a riportare alla mente il modo in cui le sue mani mi hanno stretto la vita, in cui il suo petto ha premuto contro il mio seno, in cui le sue labbra si sono posate sulle mie più e più volte, accarezzandole, assaporandole, con una delicatezza ed una totale venerazione che persino ora mi lascia spiazzata. Cerco di concentrarmi sulle parole del professore, ma i miei occhi sono fissi sulla nuca di Eric; stringo i pugni mentre la mia mano ricorda alla perfezione com'è stato passare le dita tra i suoi capelli castani, per tenerlo vicino, perchè per un attimo ho creduto che avrei dato di matto se ci fosse stato anche un millimetro di distanza tra di noi.

Dio, devo smetterla.

Deglutisco e mi metto seduta composta, sporgendomi sulla destra e poi sulla sinistra per cercare di vedere la slide. La mia sedia sembra cigolare ogni volta che mi muovo, ma nessuno ci fa caso e, quando riesco a trovare un angolo in cui il corpo di Eric copre solo metà del proiettore, è lo stesso Eric ad alzare la mano costringendo Thomson ad interrompersi, sorpreso.

«Sì, Eric?»

«Può fermare la lezione per due minuti?» chiede lui, impassibile. Il professore lo fissa confuso, prima di lanciare uno sguardo alla Reedley, seduta alla scrivania ed intenta a digitare sul suo laptop fino ad un secondo fa. Con due sguardi perplessi puntati addosso, Eric rimane l'immagine della calma, finché Thomson non annuisce e senza perdere tempo lui si alza dal banco e si volta verso di me.

Lo fisso con gli occhi sgranati, mentre i suoi mi bruciano addosso causandomi una tachicardia improvvisa. «Che?» riesco a chiedere, quasi senza voce.

«Ci scambiamo di posto, non vedi niente con me davanti.» spiega ovvio. Senza attendere una mia risposta, afferra il mio laptop ed il mio zaino per posarli sul suo banco, mentre sposta le sue cose sul mio. Osservo i suoi movimenti in silenzio, raggelata mentre gli occhi di tutti sono puntati su di noi. Ha interrotto la lezione perchè non riuscivo a vedere il proiettore?! E quando se n'è accorto?!

Fallen from the sky with Grace Where stories live. Discover now