42.

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Guardo Isaac negli occhi, decisa, determinata, mentre sento chiunque altro nella cucina della Kappa Sigma trattenere il fiato. Il ragazzo di fronte a me non ha una bella cera e, anche se so che in questa situazione ci si è messo da solo, una parte di me è dispiaciuta nel sapere che ho la vittoria in pugno, e presto Isaac verrà umiliato di fronte agli altri.

« Avanti, Luna.» mi incoraggia Connor, concentrato come non l'ho mai visto prima d'ora. Sposto gli occhi da Isaac all'enorme barattolo di nutella davanti a lui, mancherebbero tre o al massimo quattro cucchiaiate per finirlo, ma sono sicura che a questo punto solo l'odore gli faccia venire la nausea.

Abbasso lo sguardo sul barattolo di fronte a me, delle stesse dimensioni ma quasi completamente vuoto. Per un attimo mi preoccupa il pensiero che stia benissimo, che il mio stomaco non si stia ribellando, e non senta il minimo accenno di nausea. Per un attimo sono contenta che Eric abbia un gruppo di studio.
« Puoi farcela, Luna.» mi sprona Kyle. Non sanno che sto semplicemente creando suspence, ho vinto.

Accenno un sorriso, prima di prendere il cucchiaio e pescare gli ultimi rimasugli di nutella sul fondo del barattolo. È stato un errore da principianti, per Isaac, sfidarmi così. I suoi occhi si sgranano leggermente mentre, impassibile, porto il cucchiaio alla bocca. Non appena lo ripongo sul bancone della cucina, pulito, nella Kappa Sigma scoppia il finimondo. Kyle e gli altri cominciano ad esultare nemmeno avessero vinto il Super Bowl, Isaac lascia in fretta il tavolo per lanciarsi verso il lavandino e, probabilmente, rimettere qualsiasi cosa.

Vorrei aiutarlo, ma vengo sollevata dal mio posto sul bancone della cucina da Connor, che esulta come non mai e mi carica sulla sua spalla rischiando di far vomitare anche me. Mazzette di dollari passano da una mano all'altra, i vincitori ancora increduli, stupiti.
Finché una voce non risuona per la stanza ed il silenzio torna a farla da padrone. « Che diavolo sta succedendo?» tuona Eric, confuso.

Connor mi lascia andare nemmeno scottassi, Kyle corre ad aiutare Isaac per evitare di dover rispondere alla domanda del mio ragazzo, mentre io mi ritrovo a fissarlo dal mio posto, con il fiato corto e leggermente incantata. Lo amo. Lo amo. Lo amo.

Prima che qualcuno possa rispondergli, lo raggiungo sulla soglia della cucina, afferrandogli il polso e costringendolo a retrocedere fino all'ingresso. Siamo ben riparati dagli sguardi degli altri quando la sua schiena posa contro il muro, le mie mani si spostano sul suo collo e mi metto in punta di piedi, ritrovandomi a baciare Eric quasi avessi smesso di respirare da quando è andato in biblioteca questa mattina.

All'istante risponde al bacio, le sue braccia mi circondano la vita portandomi più vicina, sollevandomi leggermente da terra, mentre la sua bocca schiude la mia e non sono sicura che la testa che gira sia dovuta solo alla quantità di zucchero che ho appena ingurgitato.
Mi allontano leggermente per riprendere fiato, gli occhi chiusi mentre il capogiro prende il controllo. Eric posa la fronte contro la mia, mi lascia un altro bacio sulle labbra. « Pensavo fossi già andata via.» mormora stringendo la presa.

Apro gli occhi, trovando i suoi pronti ad aspettarmi. « Stavo andando via, ma i ragazzi mi hanno intercettata all'ingresso e mi hanno costretta a guardare un film con loro. Poi Isaac ha accusato Kyle di mentire quando ha detto che una volta, nella sua auto, ho mangiato otto cheeseburger.»

« Che?»

« Dovevo rimetterlo al suo posto, Eric, ne valeva della mia reputazione.» accenno un sorriso, mentre lui mi guarda con la fronte corrugata. « Ho finito un barattolo di nutella prima di lui.»

« Hai...» Eric si schiarisce la voce, ora preoccupato. « Hai mangiato un intero barattolo di nutella da sola?»

« Sì.»

Fallen from the sky with Grace Where stories live. Discover now