12 ~ Noemi

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Dedico questo capitolo a sempremiasempre 😘

Sono le 11 del mattino, finalmente sono riuscita a recuperare un po' di sonno arretrato, andrò per l'una a lavoro. Incredibile ma vero sono riuscita ad ottenere un cambio turno e di domenica per giunta.
Ieri sera avrei voluto divertirmi e ballare più spensierata, da quando il fenomeno e Mary Jo se ne sono andati via però non ce l'ho fatta a rimanere felice e spensierata.
Ho fatto un bel cazziatone a Roby che ha allungato un po' troppo le mani, lui ha dichiarato di averla solo toccata per poter ballare meglio insieme. Mah gli uomini, non mi fido proprio di nessuno, senza considerare la reazione esagerata del fenomeno che non ha visto l'ora di portarsi via Mary Jo.
Non me la racconta giusta quel tipo, se solo la fa soffrire io non rispondo di me, lo rispedisco a calci in culo in collina dalla sua bella famiglia benestante, si vede lontano un chilometro che è un figlio di papà.
Mi appresto a prepararmi la colazione quando un rumore dalla stanza di Mary Jo mi fa alzare lo sguardo e con mio grande stupore vedo uscire il fenomeno. Mi siedo sconsolata - Buongiorno Noemi.. scusa se non faccio colazione con te ma ho promesso a Mary di portarle la colazione a letto, siamo stanchi e piuttosto affamati -
Ghigna soddisfatto lo stronzo, non ci posso credere, Mary Joe non può aver ceduto così. In pochi secondi mi alzo e corro su per le scale, apro la porta della stanza di Mary Joe e sono lapidaria - Adesso vado a lavoro signorina ma stasera un bel pigiama party ci aspetta e proprio in questa camera.. ho 2 o 3 cose da spiegarti! -
Mary Joe ancora sotto le coperte è imbarazzatissima e mi accenna un sì con la testa. Scendo giù come una furia e non degno neanche di uno sguardo il fenomeno che con la coda dell'occhio vedo agitarsi e chiamarmi.
Esco di casa velocemente, mi sento nervosa e non vorrei peggiorare le cose con una litigata di prima mattina, farò un brunch al bar prima di attaccare con il mio turno.
Il mio nervosismo è anche dovuto ai messaggi insistenti di Andrea, pensavo avesse recepito il messaggio invece è sempre lì pronto a chiedermi un'altra occasione. Oltretutto in questi giorni di Lucio nemmeno l'ombra ed ho un certo nodo allo stomaco, non so il perché, lo conosco da poco in effetti. Mi capita di pensarlo spesso e di scoprirmi felice nella possibilità di rivederlo, e se si fosse rimesso con la sua ex? Se l'avesse perdonata? Se si sposassero comunque? Mi turbano queste domande.
Il pomeriggio scorre in fretta e per fortuna i clienti si dimostrano pazienti e poco pretenziosi, riesco a fumare diverse sigarette, devo ammettere che ultimamente sto un po' esagerando ma mi fanno scaricare la tensione che ho sotto pelle.
Arrivata all'appartamento Mary Joe è in camera sua ed io entro con solo una maglietta - Pronta per il pigiama party più pazzo che ci sia? -
Mi sorride ma lo vedo l'imbarazzo nei suoi occhi - Innanzitutto togliti quel pigiamone della nonna e mettiti una maglietta come me, non ti si può vedere -
Per fortuna mi obbedisce e ci accomodiamo sul suo letto - Non sono qui per rimproverarti, voglio solo ben sperare tu non abbia esagerato stanotte con il fenomeno.. ti ascolto -
Subito è rigida ma poi quando vede il mio sguardo complice si lascia andare e mi racconta tutto per filo e per segno e.. non devo commettere nessun omicidio, tiro un sospiro di sollievo, non è successo niente.
- Mary Joe da quel poco che ti conosco ho capito che sei una novella in questo campo, non sei abituata ai ragazzi quindi stasera.. e anche stanotte se vuoi.. sentiti libera di farmi tutte le domande possibili e inimmaginabili.. ti risponderò. Ho capito che il fenomeno ti piace e non poco, prima di arrivare al dunque non bruciare le tappe. Anche se lui ti metterà pressione, prenditi il tuo tempo.. ci sono i baci, le carezze.. i preliminari -
La vedo diventare fucsia improvvisamente, mi scappa un sorriso che trattengo a stento, è così inesperta Mary Joe.
Per rompere il ghiaccio prendo il cuscino improvvisamente e glielo lancio, la colgo completamente alla sprovvista. Non tarda a tirarmi il suo e che la battaglia abbia inizio, creiamo una bella complicità, riesco ad andare a prendere la Nutella e ce la spalmiamo su almeno quattro panini, stasera al diavolo la dieta.
Sentiamo bussare alla porta - Scusate sentivamo un baccano arrivare  da questa stanza, possiamo partecipare anche noi? - Alessio pronuncia quelle parole ma subito dietro intravedo un Luca incuriosito.
Una risata contagiosa esce dalla mia e dalla bocca di Mary Joe - Non penso proprio, è un pigiama party per solo donne.. bye bye -
Vado a chiudere la porta a chiave e non posso fare a meno di notare lo sguardo lussurioso del fenomeno sulle gambe scoperte di Mary Joe, ma quant'è pervertito il ragazzo?
Continuano i discorsi e le domande molto mirate e puntigliose di Mary Joe quando mi chiede - È un papavero quello che hai sotto il braccio? Come mai quel tatuaggio? -
Sorrido - I papaveri sono i miei fiori preferiti, sono così comuni ma anche così fragili e belli. Il rosso poi è il mio colore preferito, negli anni di treni ne ho presi tanti per andare a lavoro. Alle molteplici fermate mi perdevo nell'ammirarli belli e rigogliosi vicino alle rotaie, loro crescono anche nei posti più degradati. Così ho deciso di averne uno tatuato per sempre sul mio corpo -
Le faccio l'occhiolino ed adoro parlare del mio fiore preferito e quel tatuaggio tra tutti quelli che ho è sicuramente quello a cui tengo di più.

Si sta costruendo proprio un bel rapporto tra le due coinquiline ✌🏻😍

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now