17 ~ Noemi

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Dedico questo capitolo a libertyflashquick 😘

Mezzogiorno e 35 fottutissimi minuti, sto guardando l'ora sul cellulare ogni stramaledetto minuto da mezz'ora a questa parte.
Non è un appuntamento tra fidanzatini siamo grandi e vaccinati ed io molto probabilmente non sarò mai la sua ragazza, maledetto pessimismo!
Non parliamo di quante volte sono andata in bagno a specchiarmi e provare tutti i modi possibili per far scendere qualche centimetro in più la mia minigonna, non la metterò più a lavoro, mai più!
Anche Simona, la mia collega, mi ha guardata come se fossi un alieno - Ma da quando in qua ti fai problemi con un ragazzo? Dev' essere proprio importante eh? -
L'ho liquidata con uno sbuffo ed ho minimizzato subito che era colpa della minigonna che era troppo stretta e tremendamente scomoda. Devo ammettere che ha ragione però, Lucio potrebbe essere importante si... se solo lo volesse.
Eccolo appena fuori dal bar appoggiato ad una colonna dei portici di piazza Vittorio, bello non c'è che dire in tutta la sua semplicità e in quel sorriso che mi sta dedicando, mi fa sciogliere completamente.
Non mi sfugge il suo sguardo prolungato sulle mie gambe completamente scoperte per finire sulle mie scarpe tacco 12.
- Direi di prendere la macchina, è parcheggiata qui dietro... il percorso non è lungo ma potrebbe esserti faticoso -
Oh no mio caro, sono abituata ai tacchi, ci lavoro e ci marcio tutto il giorno - Ma no figurati passeggiamo pure lungo il Po, il sole è caldo per essere novembre -
Mi fa una smorfia per rimarcare... se lo dici tu?
A metà percorso mi stramaledico per la mia cocciutaggine e nonostante dimostri comodità e tranquillità inizio ad avere un male ai piedi incredibile e mi sento così impacciata.
Mi sento osservata più del solito anzi, sento che ci stanno osservando entrambi e capisco facilmente il perché. Siamo una coppia assurda visti dall'esterno, Lucio sobrio e molto carino mentre io, piena di tatuaggi in vista e con un abbigliamento super sexy, con lui non ci azzecco proprio per niente.
Lucio mi posa il braccio sulle spalle e lo trovo un gesto così carino, ci avviciniamo alla prima entrata del parco e mi ci fiondo prendendo istintivamente Lucio per mano.
- Stai qui seduta... vado a prendere qualche panino... hai preferenze? - mi appoggia la mano sul viso, ha capito quanto io sia stanca... bravo il mio Lucio!
Torna con panini e bibite, forse ha dimenticato che siamo solo in 2 o forse ha capito che sono un pozzo senza fine. Decido di contenermi e nonostante l'appetito mangio solo un panino, non posso farmi riconoscere al primo appuntamento.
- Allora Noemi... mi piacerebbe sapere un po' di te se non ti dispiace - mi sorride apertamente un'altra volta e mi sciolgo a quella vista, ma quant'è carino?
Parto con il racconto non soffermandomi troppo sulla mia famiglia e neanche sull'argomento amore, se sapesse quanto mi ha fatto soffrire Andrea. Sinceramente però non voglio intristire questo bel momento insieme, Lucio inizia ad accarezzarmi i tatuaggi che ho sulla mano, sulle dita ed è incuriosito dal papavero che ho sotto il braccio - È l'unico colorato... come mai? -
- Adoro il rosso e il papavero è il mio fiore preferito non potrebbe mai essere incolore -
C'è silenzio tra noi adesso e il suo sguardo liquido con il nero profondo dei suoi occhi mi fa avvicinare pericolosamente ed esce la vera Noemi.
Mi avvento sulle sue labbra, le prendo, le bacio e poi le mordo. Sono così Lucio, non riesco ad essere timida ed indifesa, tu sei quello che voglio e devo dimostrartelo.
Il suo sguardo incredulo e imbarazzato mi fa pentire subito - Scusa... scusa... non dovevo -
La vedo la tempesta nei suoi occhi scuri e tenebrosi e in pochi secondi è lui ad aggredire le mie labbra, ci troviamo ad ansimare e a tirarci i capelli a vicenda per niente delicati.
- Fammi dimenticare Monica... ti prego fammela dimenticare! -
Come... non ci metto niente ad alzarmi e a voltargli le spalle, non sarò mai un rimpiazzo Lucio, torna pure dalla tua Monica.
Corro nonostante il dolore lancinante ai piedi e non importa se lui si sta scusando e mi sta seguendo, ho messo un bel po' di distanza tra noi e lacrime silenziose scorrono sulle mie guance.. un'altra volta e sempre per colpa di un uomo.

😔

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now