56 ~ Luca

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Sono un ragazzo fottutamente fortunato, un ragazzo da seconda chance, anche se l'ultima, ce l'ho questa seconda possibilità e la sto sfruttando al meglio. Quando Mary mi ha permesso di baciarla l'altro giorno e tacitamente me l'ha permesso tutte le volte che ne avessi sentito il bisogno mi è sembrato di toccare il cielo con un dito.
Mi vuole anche lei e forse più di me se questo fosse possibile, durante il nostro giro in centro ne ho approfittato continuamente: baci, abbracci e l'ho anche presa in braccio ad un certo punto provocandole un attacco isterico di timidezza misto ad incredulità. Mi fa ancora sorridere la sua riservatezza, riesce ad essere così impacciata e allo stesso tempo così desiderosa di me e di tutto quello che potrei nuovamente farle provare. Inizio a conoscerla veramente bene e non mi sfuggono i suoi sguardi lascivi e lussuriosi, mi desidera e mi vuole esattamente quanto io voglio lei.
Ci siamo andati così vicini l'altra sera, avvinghiati sul tavolo in cucina, i nostri corpi così spalmati l'uno sull'altro e i nostri baci roventi. C'è voluto un autocontrollo che non pensavo di avere e quando ci siamo osservati con le nostre fronti appoggiate, i nostri occhi sgranati e i nostri respiri affannosi abbiamo capito tutti e due che siamo veramente al limite.
Non l'avrei fatto sul tavolo, anche se l'idea mi eccita tutt'ora, per la nostra prima volta dopo tutto il trambusto e il casino che ho combinato la scorsa volta. Le ultime notti le abbiamo passate ognuno nel proprio letto, abbiamo fatto i bravi ma stasera... stasera voglio sorprenderla e voglio che sia la serata giusta.
Sto per fare una cosa che non avrebbe mai fatto il vecchio Luca, Mary non mi ha fatto solo innamorare ma mi ha fatto anche rinsavire, Dio solo sa quanto mi costi questo gesto e quanto però sia necessario.
Respiro profondamente ed apro la porta del bar - E tu che ci fai qui? Non ho tempo da perdere, accomodati ti faccio servire dalla mia collega... Sim -
La blocco - Sono venuto per te Noemi, ho bisogno di parlarti - spero che il mio sguardo serio la faccia ricredere.
- Ma quale onore, il fenomeno che vuole parlare con la sottoscritta... chi ti dice che io abbia voglia di parlare con te? -
Alzo gli occhi al cielo, Luca calmati altrimenti tutti i tuoi buoni propositi andranno a farsi fottere - Siediti Noemi, ti ruberò solo pochi minuti... te lo prometto -
Cerco di lanciarle uno sguardo supplichevole che lei coglie sbuffando infastidita, io e lei riusciremo mai ad andare d'accordo?
- Simo sono in pausa, solo per 5 minuti ok? - la collega annuisce ed ho finalmente tutta la sua attenzione, cavolo che nervosismo, mi mette una tale agitazione questa donna.
- Ascolta, lo so che ho fatto una marea di cazzate ed ho rischiato di perdere una persona veramente importante. Mary si è fidata di me ed io l'ho tradita in un modo meschino e orribile... - applaude in modo plateale - Sì sei uno stronzo fenomeno e sono contenta te ne sia accorto anche tu! -
Raccolgo tutto il mio autocontrollo per continuare il mio discorso - Fammi finire... sono cambiato Noemi e anche se tu non lo credi possibile è così! Mary mi sta dando una seconda possibilità e non mi sembra vero, l'ho scoperto in ritardo ma la amo anch'io e voglio renderla felice - cerco di prenderle la mano ma lei la ritrae.
- Non mi fido di te ma... Mary è adulta e vaccinata e se ha deciso di perdonarti non sarò io ad impedirglielo -
- Lo sai quanto Mary tenga a te, siete come sorelle, non ti chiedo di essere amici ma almeno di sforzarci di non litigare ogni volta che ci vediamo... Mary si sentirebbe meno in colpa e più tranquilla rispetto alla scelta fatta -
- Ok ok, mi sforzerò ma non ti aspettare strette di mano, abbracci o cose del genere! Vado a prepararti il caffè così magari potrai andare dalla tua innamorata- si allontana borbottando ed io sorrido perché lo so che in fondo è buona e non mi odia poi così tanto.
Il turno al ristorante sembra non finire mai, oggi non sono riuscito ad andare a prendere Mary all'uscita del Politecnico, era diventata una piacevole abitudine e un modo per stare un po' insieme tra il suo studio e il mio lavoro. Oggi ho assolto all'ingrato compito di chiarire con Noemi e cercare di instaurare un rapporto il più possibile civile, per il bene di Mary, speriamo di aver fatto la cosa giusta.
Stacco un quarto d'ora prima, con il permesso di Guido, sicuramente Mary starà già dormendo ma non importa, ho voglia di svegliarla e stare un po' con lei.
Mentre mi avvio alla macchina sento una voce femminile chiamarmi, Mary?! Che ci fa qui e a quest'ora? - Ehi sei uscito prima? -
- Sì ma... che ci fai qui? Chi ti ha accompagnata? -
- Esistono i pullman e avevo voglia di stare un po' con te - mi accenna un bacio a fior di labbra ed io la prendo in braccio per poi fiondarmi sulla sua bocca con una certa urgenza.
- Mi sa che anche qualcun'altro aveva voglia di vedermi eh? -
- Non sai quanto! Non prendere però i pullman a quest'ora, Torino può essere una città pericolosa - sbuffa la mia Mary - Beh ho corso un grande rischio ma ne è valsa la pena no? -ridacchia scompigliandomi i capelli, Dio Mary quanto ti voglio!
In macchina il percorso sembra interminabile e c'è una bella alchimia nonché tensione sessuale ben palpabile, non stacco la mia mano destra dalla sua coscia sinistra. Mary ha deciso di uccidermi indossando un vestito piuttosto corto e degli stivali piuttosto sexy, la mia mano inizia ad avanzare nel suo interno coscia verso le sue parti intime e lei mi lascia fare!
Eccoci arrivati all'appartamento, con una fretta sconosciuta percorriamo i 3 piani, speriamo non ci sia nessuno in casa, potrei non resistere ad arrivare in camera!
Il buio e il silenzio più assoluto ci accolgono all'entrata ed io prendo Mary in braccio provocandole un urletto imbarazzato e la porto in camera mia.
Ci sono ancora le tapparelle alzate  e la luce dei lampioni esterni ci permette un gioco di vedo e non vedo che ci fa spogliare e toccare con poco imbarazzo.
Siamo ormai nudi ed eccitati quando inizio il mio percorso di baci e carezze su tutto il suo corpo - Permettimi di amarti Mary, questa è la nostra seconda prima volta e prometto di non fartene pentire -

Non penso che se ne pentirà Luca 🔥☺️

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now