62 ~ Mary

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- Buongiorno - e con un sorriso così posso anche dimenticarmi dell'università e di quella maledetta sveglia che sta suonando incessantemente da non so quanti minuti. Luca non ha ancora aperto gli occhi e lo so che quel sorriso malandrino è dovuto alla mia scarsa volontà di alzarmi e alla mia gran voglia di perdermi tra le sue braccia.
Stamattina non posso, ho saltato fin troppe lezioni e devo assolutamente alzarmi, quando Luca si accorge delle lenzuola che si stanno muovendo e soprattutto che mi sto seriamente allontanando da lui mi afferra per un braccio e sono magicamente sotto le sue grinfie.
- Ma dove pensi di andare? - mi accorgo solo adesso che è ancora completamente nudo, io invece indosso una semplice maglietta ma solo quella.
In pochi secondi è sopra di me e i nostri bacini aderiscono alla perfezione, la sua mano birichina si insinua sotto la mia maglietta e molto presto riesce ad afferrare il mio seno destro per massaggiarlo sensualmente. Come sempre non riesco a contenere la mia eccitazione e lui sorride compiaciuto - La facciamo una doccia insieme? -
- No Luca è tardi, a malapena riesco a fare una colazione veloce... dai lasciami andare altrimenti perdo il pullman -
Mi afferra e mi carica su una spalla - Ti ci porto io al Politecnico scemotta e riusciremo anche a fare colazione insieme - mi butta letteralmente dentro la doccia e neanche il tempo di aprire l'acqua che ho già le sue mani dappertutto su di me. Ma come faccio a resistergli?

La mattinata scorre abbastanza noiosamente al Politecnico e tra un appunto e l'altro mi vengono in mente due o tre scene di sano sesso che in questi giorni non è certamente mancato tra me e Luca, arrossisco da sola e so che se lui fosse qua mi prenderebbe in giro, sono buffa dice perché sono così timida nonostante tutte le cose che abbiamo già fatto insieme.
Ormai sempre più spesso dormo in camera sua, mi piace e lì c'è il suo profumo, anche le lenzuola sanno di lui e mi ha già beccata più di una volta ad annusarle con il più completo compiacimento.
È un misto di sigaretta e chewing-gum alla cannella che io adoro e ho scoperto essere anche il suo gusto preferito.
Cavolo ho dimenticato di togliere la suoneria al cellulare e diversi compagni di sono appena girati, compreso Mario che continua a guardarmi di sottecchi, non si è ancora arreso.
È un messaggio - All' una passo a prenderti, ti porto in un posto - È Luca.
- Dove mangeremo? Ho già un appetito... -
- Sei troppo curiosa... a dopo! -
Uffi neanche un indizio, ok cerchiamo di concentrarci Mary, ancora 2 ore, dai ce la puoi fare! Mi viene in mente però Noemi che non sento da 2 giorni, ormai è sempre più spesso a casa di Lucio anzi nella loro nuova casa. Provo a scriverle un messaggio che però non visualizza, sembra che il suo ultimo accesso sia stato ieri sera alle 22, boh strano la chiamerò più tardi.

All' una sono fuori dall'università e cerco tra le tante macchine in doppia fila e tra i ragazzi che si abbracciano allegramente il mio Luca ma niente di lui nemmeno l'ombra. Odio aspettare ma... chi è?
Due mani mi coprono gli occhi e il suo fiato è sul mio orecchio destro, inconfondibile - Mi stavi aspettando? Impaziente? - nel girarmi le sue labbra agguantano le mie e il nostro bacio si fa sempre più intimo e passionale.
- Ehi stiamo dando spettacolo! - mi allontano io per prima
- E allora? I ragazzi si baciano in continuazione qui fuori non saremo sicuramente noi ad attirare l'attenzione... andiamo su e sei anche tutta rossa - mi beffeggia abbracciandomi teneramente.
In macchina non riesco a carpire nessuna informazione e vedo che stiamo andando verso la collina, dopo alcuni tornanti Luca si ferma in un cortile di una villa molto ben tenuta. Una signora ci viene incontro e a guardarla bene mi ricorda qualcuno, capelli biondi e occhi azzurri e quel sorriso che... - Luca ma è tua mamma?! -
- Ma come siamo perspicaci -
- Ma... guarda come sono vestita. Mi potevo preparare e... adesso che le dico?! -
- Semplice, sii te stessa. Sa tutto di te e soprattutto sa quanto tengo a te - mi bacia la mano prima di scendere dalla macchina.
- Benvenuta Mary! Io sono Carla, la mamma di Luca, non sai quanto morivo dalla voglia di conoscerti! - che accoglienza! Mi bacia e mi abbraccia ed io sono terribilmente in imbarazzo.
Il pranzo scorre piacevolmente e riesco quasi a rilassarmi, Luca mi passa spesso una mano sulla mia gamba destra per confortarmi. Carla è una cuoca molto brava, le lasagne sono ottime e ha preparato non so quanti antipasti, sembra che sia un'usanza piemontese, quasi rotolo e mi sento così piena.
- Mary ho fatto il bunnet, l'hai mai assaggiato?-
Oddio anche il dolce piemontese, non ce la posso fare - No, dev'essere molto buono, ne assaggerò un pezzettino -
Mi porge un piattino con una fetta gigante e Luca se la ride sotto i baffi, gli dò una gomitata - Tu adesso mi aiuti a mangiarlo - gli sussurro mentre Carla sta iniziando a spreparare tavola.
Per fortuna mi aiuta e con una scusa ridicola mi porta in camera sua - Mamma porto Mary in camera mia, andiamo a riposare un po'-
Carla ci sorride maliziosamente e si avvia in cucina, sbuffo e Luca mi trascina letteralmente in camera sua al secondo piano - Lo sai che sei la prima? -
- La prima in che? - lo guardo confusa.
- La prima ragazza che viene in camera mia, anzi penso proprio tu sia la prima ragazza in assoluto. Ho sempre avuto avventure di una sera, qualche ragazza l'ho anche rincontrata ma mai una vera e propria relazione -
Sorrido compiaciuta, sono la prima! - Invece di gongolare vieni qui - mi fa segno di sdraiarmi vicino a lui, per fortuna il letto è grande ma sento lo stesso il bisogno di avvinghiarmi a lui.
- Se tu fossi un pochettino più silenziosa potremmo farci anche qualcosina su questo letto - inizia a ridere sguaiatamente ed io inizio a colpirlo con il cuscino, ma come si permette!

Il pomeriggio passa in fretta e arriva presto il momento di salutare mamma Carla e sorrido al pensiero del giorno in cui Luca conoscerà mamma Rita, scapperà a gambe levate. Mi fa promettere di tornare presto a trovarla, lo farò sicuramente è veramente una cara persona. Luca tira un sospiro di sollievo perché non ha incontrato suo padre che tanto detesta e forse ne sono felice un po' anch'io, è stata così una perfetta giornata.
Arriviamo all'appartamento e mi accorgo di un carabiniere all'entrata, sta parlando con Alessio ma... quello è il Maresciallo Puglisi, che ci fa qui?
Mi bastano poche occhiate e scendo dalla macchina come una furia, il suo sguardo è inequivocabile.

-4 alla fine 🤧

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Onde histórias criam vida. Descubra agora