60 ~ Alessio

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Sono le 5 del mattino e non riesco a dormire, ho cercato di chiudere gli occhi e spegnere per un attimo il tormento che ormai mi sta invadendo.
Ho tradito Marco, ho tradito il mio primo e unico ragazzo, ho tradito chi mi ha guidato in questa nuova ed entusiasmante avventura alla ricerca e al ritrovamento finalmente della mia dimensione, io sono gay e se non me ne vergogno più, lo devo a lui.
Marco, ragazzo scontroso ma schietto, tenero ed insidioso allo stesso tempo, il mio vulcano che mi ha fatto esplodere, in tutti i sensi. Me ne sono innamorato sin da subito, perché è dalla prima volta che i nostri occhi si sono incontrati che io ne sono rimasto come folgorato.
E adesso? Ho rovinato tutto, cosa ho fatto? Mi giro verso Gianluca che è rimasto a dormire da me, lo guardo e riesco a vedere la sua tranquillità nel riposare, senza alcun pensiero, ha la bocca sorridente, anche nel sonno.
Mi ha baciato e ha cercato di coccolarmi dopo aver fatto sesso, ma io mi sono girato e ho fatto finta di addormentarmi. Sesso e basta, un ottimo sesso, anche se ho poca esperienza non posso negarlo, con Marco invece è altro, ben altro.
Finalmente le lenzuola si muovono e Gianluca si sgranchisce le braccia, è nudo e in effetti lo sono anch'io.
- Già sveglio? Cosa ti tormenta? - cerca di instaurare un discorso ma io vorrei solo che se ne andasse, mi sento così sbagliato e così fuori posto.
- Niente... vado a farmi una doccia -
Cerca di fermarmi toccandomi il braccio.
- Ehi... c'è qualcuno che ti aspetta a casa? -
- Si... ed è molto importante per me -
- Ho capito, torno nella mia camera. Tranquillo-
Lo vedo rivestirsi e vorrei dire qualcosa ma non ci riesco, è una situazione ambigua e anche scomoda ma mi devo prendere le mie responsabilità. -Mi dispiace... non so che cosa mi sia preso ieri sera ma... non doveva succedere, ecco non doveva succedere -
Un sorriso amaro esce dalle sue labbra e prima di aprire la porta lo sento soffermarsi un attimo - Non è stato un errore Ale, è stato bello ed è piaciuto tanto a me quanto è piaciuto a te... a lavoro farò finta di niente non ti preoccupare ma... io ti aspetto - sento chiudersi la porta. Lui mi aspetta ha detto ma io non andrò da lui, non in quel senso.
Appena ho finito di mettere via tutte le cose e la valigia è pronta mi dirigo verso la reception, non ho fatto neanche colazione, mangerò un boccone in aereo, ho troppa paura di rivederlo.
Per mia fortuna è volato di nuovo in prima classe e di Gianluca in aereo neanche l'ombra, ho l'ansia che mi chiude lo stomaco e il pensiero del tradimento verso Marco è sempre lì, non se ne vuole andare.
Glielo dico o non glielo dico? Io sono una persona onesta e non potrei mai nascondergli una cosa del genere, capirà? D'altronde è stato un incidente, non succederà mai più.
Arrivo all'appartamento devastato da un'emicrania che oramai non riesco più a gestire nonostante i farmaci già presi e un peso nel cuore che è come un macigno.
Sono al secondo piano e ho una voglia di vederlo ed abbracciarlo che me ne frego di tutto e suono alla sua porta.
- Ehi... già tornato? - mi accoglie con i capelli dritti, una maglia stropicciata e un'aria addormentata che lo fa apparire così sexy. Mi butto su di lui e lo abbraccio come se non ci vedessimo da non so quanto tempo - Che accoglienza! Dovresti viaggiare più spesso se questi sono gli effetti... vieni qui -
Mi bacia come sa fare lui con passione ed irruenza, questo è Marco, il mio Marco, fuoco e fiamme che mi fanno bruciare dentro.
Riesco a malapena a posare la valigia all'entrata, ancora avvinghiati ci dirigiamo verso camera sua, deduco che suo papà non sia in casa, almeno lo spero visto che siamo praticamente nudi ancor prima di arrivare in camera da letto.
- E questo profumo... è nuovo? Eccitante, mi fa venire una voglia di morderti proprio qua- indica il collo ed io non ce la faccio a non irrigidirmi, cazzo ho ancora il profumo che mi ha comprato Gianluca!
- Che succede... che ti prende? -
- Niente... è che ho una forte emicrania e... non sto per niente bene -
- Dai vieni qua, non te l'ho mai detto che sono molto bravo con i massaggi? - mi stendo e veramente ha delle mani d'oro questo ragazzo, c'è qualcosa che non sa fare bene?
Rischio di addormentarmi, Marco va in cucina a preparare qualcosa da mangiare ed io ne approfitto per rilassarmi, quando glielo dico? Non fare il vigliacco Ale, te ne potresti pentire e amaramente.
- È pronto, ti alzi dormiglione? Tieni... stava squillando - mi porge il cellulare e il nervosismo mi assale. È Michele, tiro un sospiro di sollievo ma non rispondo, adesso non ho voglia di parlare con nessuno.
- Tutto bene a Francoforte? Fatto conoscenze?-Marco mi chiede guardingo mentre stiamo mangiando.
- Era una giornata di lavoro Marco, che credi? Sarei stato volentieri a casa... - rispondo mantenendo una calma che ostento ma non ho.
- Ma se Michele è simpaticissimo, sarà stata una passeggiata su, non ti lamentare -
- Non c'era Michele, non stava bene. C'era... Gianluca Berardi... un mio nuovo collega - Dio perché non la smetti di fare domande Marco, devo assolutamente deviare il discorso.
- Tuo papà? -
- In viaggio, come sempre. Ascolta Ale ho un appuntamento in biblioteca, sai forse riuscirò a diplomarmi finalmente... ci vediamo stasera? - mi fa l'occhiolino e mi dà un bacio a stampo, fin troppo fugace.
- Ok... vado in casa a riposare. Stasera sarò fresco come una rosa! - non so come mai ma l'atmosfera allegra che c'è sempre tra noi è come... evaporata.
Mentre mi avvio all'appartamento controllo velocemente il cellulare e mi accorgo che c'è un messaggio su WhatsApp da visualizzare, come ho fatto a non vederlo prima!

Ripenso a quello che è successo ieri sera... non ce la faccio a non pensarci... è da tanto che non mi sentivo così bene con un ragazzo... ti voglio ancora e ancora... te lo ripeto... TI ASPETTO

Alessio non ha avuto il coraggio di confessare il tradimento a Marco 😔
Nel prossimo capitolo sarà proprio Marco a parlare 😳

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora