35 ~ Mary

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Sono le 11 e sono almeno 3 ore che sto impastando e ho farina da tutte le parti, mamma sta preparando le cose in grande anche per capodanno che, per inciso, è tra due giorni, io non ce la faccio più, sto seriamente pensando di tornare a Torino. Dopo l'incontro con Luca non ho più avuto il coraggio di mettere piede fuori casa, e se mi avesse inseguita? E se mi stesse aspettando fuori casa?
Se mamma e papà lo vedessero qui poi, la cosa che mi consola è che non sanno niente.
Ah ma che stupida Mary, sarà già partito per il suo fighissimo capodanno ad Amsterdam con i suoi simpaticissimi amici, mi viene un groppo in gola se penso a quello che è valso quel viaggio.
- Assunta! Come lo stai facendo quell'8?! I taralli dovranno essere perfetti! Dai che dopo ci toccano le cartellate -
Mi abbraccia e sono ancora più infarinata di prima, odio essere figlia unica, avrei felicemente diviso questo ingrato compito con una sorella magari più grande di me, mai con un fratello però, non sia mai che gli uomini facciano qualcosa in casa. Eccolo mio padre spaparanzato sul divano a guardare la TV, bella la vita eh?
La mia magra consolazione è che a capodanno ritroverò Letizia ed insieme abbiamo già programmato una fuga a Matera per vedere i fuochi di mezzanotte nello splendido scenario dei sassi e del bellissimo centro storico.
Letizia mi ha assicurato di aver stracciato e buttato la lettera non appena tornata a casa a Natale ed io gliel'ho chiesto non so quante volte  in questi giorni, mi inquieta quella lettera, ne ho il terrore.
Suonano alla porta, papà non fa neanche il gesto di alzarsi e sbuffando vado ad aprire dove trovo zia Concetta completamente stravolta.
- Dov'è mamma? Rita ho bisogno di te! -
Quasi lo urla e la conduco in cucina, ci voleva una pausa ed io ne approfitterei per andare in camera a riposarmi un po'.
- Rita! La mia Letizia non è più illibata - mi blocco al terzo scalino, ma di che sta parlando?
- Oh Concetta ma che stai dicendo?! Letizia è una brava ragazza e non ha nessun fidanzato poi -
- Non l'ha mai avuto, no... ma un maledetto l'ha soggiogata e l'ha ingannata... la mia piccola Letizia... io -
Scoppia in un pianto disperato zia Concetta, ma non riesco a capire, Letizia mi è sembrata così serena e spensierata.
- Ma chi?? Concetta parla... chi?? - quasi urla mamma, quanto non la sopporto quando è così melodrammatica.
- Ma un certo Luca... ma conosci dei ragazzi con questo nome? A me non viene in mente nessuno... mi sembra più un nome del nord quello... ah se ce l'avessi tra le mani... io lo strozzerei! -
Il panico, sgrano gli occhi, no non può essere il mio Luca, ho tutti i sensi in allerta e sprofondo sulla sedia.
- L'ha portata a letto, si è preso il suo dono più bello in cambio di una stupida e orribile scommessa... non lo so... parla di Amsterdam... di amore. Ma come fa uno ad essere innamorato e a tradire il suo fiore più bello per un viaggio ad Amsterdam! -
Mi metto le mani nei capelli e vorrei solo sparire in questo momento, quando zia Concetta consegna la lettera a mamma.
- L'ho trovata nel cassetto della sua scrivania in camera sua, era tutta stropicciata. Chissà quante volte l'ha letta, povera-
Maledetta Letizia dovevi buttarla! Trattengo a stento le lacrime di rabbia, stanno parlando di me cavolo ed io devo anche far finta di niente.
- Ma Luca chi? Franco?? Sarà mica il figlio del verduriere, non si chiama Luca? Quello non mi è mai piaciuto, tutto tatuato e pieno di sé... ma porca miseria ha 30 anni! -
Oddio che catastrofe ci mancava pure la caccia all'uomo... quel Luca ha le ore contate, devo assolutamente prendere in mano la situazione per poi uccidere Letizia, ovviamente.
- Zia Concetta parlerò io con Letizia e cercherò di carpire il più possibile, bisogna starle vicino in questo momento -
- Oh grazie tesoro! Si è tenuta tutto dentro e ho paura che faccia qualche sciocchezza-
- Lasciami pure la lettera zia -
- Eh no! Questa la brucio, ci sono le prove di un'infamia, di un orrore e non posso permettermi che Letizia lo perdoni. Lui parla d'amore, di voler cambiare e di essere pronto a lavorare per vivere e bla bla bla... tante smancerie che farebbero solo confondere la mia povera Leti -
Cavolo! Ma io la voglio leggere adesso quella dannata lettera... stai calma Mary, cerca di ragionare.
- Vado di sopra, non mi sento molto bene -
- Oh certo Assunta, se solo pensassi che una cosa del genere potesse succedere a te... io -
Mamma non riesce neanche a finire la frase dal nervoso.
Cerco di salire le scale con nonchalance ma quando arrivo in camera mi fiondo a prendere il cellulare... 1... 2 squilli - Ciao Mary finalmente! Usciamo un po' insieme? -
- Ti dò 10 minuti per farti trovare al caffè all'angolo, tua madre sta venendo a casa tua con la MIA lettera che TU dovevi buttare... sappi che pensano sia tu la destinataria e sei in un bel guaio! -
Riattacco infuriata senza aspettare una sua risposta, sarà nel panico più assoluto ma non è un problema mio, non me l'aspettavo da Letizia, capisco la curiosità ma tenerla poi in un cassetto.
Adesso voglio finalmente leggere la MIA lettera che troppe persone hanno avuto tra le mani non avendone il diritto.
Sono finalmente pronta a sapere quello che Luca ha da dirmi, me ne pentirò forse ma lo voglio fare PUNTO

Nel prossimo capitolo finalmente Mary avrà la lettera ma... Luca che fine avrà fatto? Sarà andato ad Amsterdam? Sarà tornato a Torino? Sarà ancora in Basilicata? Si accettano scommesse 🙈

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now