39 ~ Mary

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E il treno corre così veloce e vorrei trovarli i papaveri che tanto ama Noemi in mezzo a questo panorama così grigio di una giornata triste e piovosa.
Non riesco neanche a leggere, non che ne senta la mancanza, ho letto una biblioteca intera dai miei, avevo così voglia di perdermi nelle vite altrui per non pensare alla mia.
Poche ore mi dividono da Torino ed io non sono pronta, sono stata via quasi un mese e a parte i chili riacquistati grazie alla dieta all'ingrasso di mamma Rita, la sensazione è sempre quella.
Non l'ho dimenticato e mi maledico di aver letto quella dannata lettera che tutta sgualcita è riposta nel mio portafoglio, non solo non l'ho buttata dopo averla letta ma l'ho riletta talmente tante volte da saperla a memoria.
Letizia è riuscita  a far credere a zia Concetta che era di una finta amica, conosciuta quest'estate al mare e che le aveva spedito quella lettera per disfarsene, ancora amareggiata da quello che le era capitato.
Letizia ha passato un brutto quarto d'ora quando ha scoperto che cosa aveva comportato il suo mettere il naso dove non doveva, è una brava ragazza però e forse l'avrei fatto anch'io mossa dalla curiosità. Mi ha promesso di venirmi a trovare a Torino ed io le ho promesso di presentarle Alessio, il mio coinquilino che oltre ad essere un bel ragazzo è sicuramente un ragazzo con la testa sulle spalle, farebbero proprio una bella coppia insieme.
Sbuffo e sarà la centesima volta che lo faccio da quando sono partita, la mia compagna di viaggio, una signora sulla cinquantina mi guarda spesso stranita, ho anche un forte tremolio al ginocchio destro, non riesco a star ferma.
Un' inquietudine che si è impossessata di me, era così semplice non rivederlo più e sapere che quello che aveva fatto sarebbe bastato per una vita intera, l'avrei dimenticato col tempo e l'odio avrebbe pian piano sostituito quel sentimento che era nato in me.
Invece... invece lui è venuto in Basilicata, ha affrontato un viaggio per portarmi una lettera che mi ha confusa e mi ha dato un barlume di speranza, ho persino sperato di ritrovarlo a capodanno, allo scoccare della mezzanotte tra i sassi a Matera. Mi sono odiata per quello, gli ho permesso di infliggermi un'altra cocente delusione, lui non c'era e nelle notti tormentare a venire il dubbio è stato sempre più insidioso... e se fosse andato ad Amsterdam nonostante quello che aveva scritto? E se i fatti avessero smentito le sue parole che avevano alimentato per l'ennesima volta delle false speranze?
La tentazione di tirarla fuori e rileggerla per l'ennesima volta è troppo forte ed impellente però.

Sono qui seduto sul pavimento freddo in camera mia, sotto la mia finestra. È il mio posto preferito sai... quand'ero piccolo mi rannicchiavo e mi tappavo le orecchie per non sentire le urla dei miei genitori che litigavano per l'ennesima volta, io qui chiudevo gli occhi e sognavo una famiglia normale, proprio come la tua.
Non so da dove partire per spiegarti cosa provo in questo momento, ho rovinato qualcosa di bello che stava nascendo tra di noi e ti ho fatto del male e me ne sono fatto tanto anche a me, perché quando vuoi bene a una persona non vorresti mai vederla soffrire, mai. E te lo scrivo perché a voce non   ne avrei il coraggio... IO TI AMO.
Sai quando ho scoperto di essermi innamorato di te? Quando ci siamo dati il nostro primo bacio, quando le nostre lingue si sono incontrate ed io dentro di me l'ho sentito che qualcosa stava cambiando, i brividi che sentivi tu li ho sentiti anch'io te lo posso assicurare. La scommessa purtroppo era già in atto e non ti nascondo che sono stato io a proporla ai miei amici perché per me eri un gioco, una ragazza come tante che mi volevo portare a letto. Dopo quel bacio ho tentato tante volte di rimangiarmela e bastava solo che uno di loro parlasse di te per saltargli addosso. Ero geloso ma non perché ti volevo solo per me, no perché anche se da poco io già ti amavo.
Quando l'hai fatto per la prima volta con me ero così felice perché in quel momento era un atto d'amore e te lo posso assicurare da ambo le parti.
Amsterdam era un lontano ricordo e non ci sarei mai andato, mai. Sono però andato dai miei amici che amici più non sono perché ho chiuso con loro e con lo schifo che ero in loro compagnia. Hanno sentito quello che c'è stato quella notte e mi sono sentito un verme e ho bevuto fino a perdere i sensi, sapevo di averti persa e per sempre.
Non ti chiedo il perdono perché quello lo so non arriverà mai, la tua prima volta sarà macchiata da questo gesto infame per sempre.
Ti chiedo solo di darmi il tempo per dimostrarti che voglio ricominciare tutto da capo, iniziando da me per poi arrivare a te.
Voglio dimostrarti il mio cambiamento per poi poter pensare di ricominciare con te, un nuovo primo appuntamento, un nuovo primo bacio, tutto da capo, voglio riconquistarti... me ne darai la possibilità?
Tuo
Luca

Mary gliela darà questa possibilità? 🤔

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora