55 ~ Mary

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Apro gli occhi ed è buio pesto, non ho la più pallida idea di che ora sia, ieri sera in un momento di pura follia e totale irresponsabilità ho preso il coraggio necessario per venire in camera di Luca e dormire con lui. Fremevo dal pomeriggio, da quando l'avevo rifiutato, da quando avevo rifiutato di stare con lui e non avevo mai desiderato una cosa così tanto in vita mia, Luca.
Per fortuna lui non ne ha approfittato e si è lasciato abbracciare senza muovere un dito nei miei riguardi, sarebbe stato così facile girarsi e perdersi in baci peccaminosi che sarebbero sfociati in molto altro, quell'altro che inconsciamente desiderio tanto ma che mi mette tanta paura.
I nostri nasi si sfiorano ed io apro gli occhi, il buio non mi impedisce di vedere le sue palpebre ancora chiuse, dorme beato Luca. Passano i minuti ed io non riesco a muovermi, mi godo la sua vicinanza e il nostro abbracciarci, cosa siamo adesso Luca?
Il suo pollice della mano destra inizia ad accarezzarmi sul mio fianco sinistro, un po' troppo vicino al mio seno e mi irrigidisco perché mi ricordo di non portare il reggiseno sotto la maglietta. Deve accorgersene anche lui perché apre gli occhi di colpo e quello che penso sia un sorriso malizioso si intravede sul suo viso.
- Buongiorno - per fortuna è lui a spezzare il silenzio e ancora il suo pollice non accenna a smettere la sua carezza insidiosa.
- Buongiorno... ma che ora è? - per fortuna Luca  mi lascia il fianco e con la stessa mano recupera il cellulare - Sono le 9 Mary -
- Cavolo! Avevo lezione - mi divincolo, almeno cerco di farlo perché Luca mi tiene ferma vicino a lui.
- Per una volta non ci andare all'università... ti prometto che anch'io stasera salto il turno, abbiamo bisogno di stare un po' insieme... finalmente - sono tentata e il mio cervello sta elaborando tutti i modi possibili per rifiutare questa allettante proposta ma è il mio cuore che quasi mi sta uscendo dal petto a parlare - Luca... non farmi pentire di averti dato un'altra possibilità, te ne prego. Non andrò a lezione... ok -
Mi dà un bacio veloce sulla bocca e si alza, sta alzando la tapparella quando mi decido ad alzarmi anch'io - Dove credi di andare? Potrebbe esserci la strega in giro e rovinare la nostra giornata insieme, ti porto la colazione a letto... tanto conosco a memoria cosa preferisci al mattino -
Mi fa l'occhiolino e sparisce giù per le scale, Noemi ha altre cose per la testa in questo momento che pensare a noi 2 insieme ma la colazione a letto è così allettante che lo lascio fare. Il latte è caldo come piace a me e ci ha messo pochissimo caffè, i biscotti sono i miei preferiti e.... ha pensato anche al succo d'ananas, ben fatto Luca!
- Vado a farmi la doccia e se ti va facciamo quel giro in centro che dovevamo fare ieri -
Mi va? Certo che mi va, passare del tempo con lui poi - Ok... vado a farmi la doccia anch'io - mentre mi avvio alla porta noto il suo sguardo sulle mie gambe, noto solo adesso che la mia maglia è piuttosto corta, avvampo e non posso non pensare a come sarebbe bello fare la doccia insieme, essere toccata di nuovo da lui... Ah Mary! Smettila di avere queste fantasie e... corri in camera tua!
Luca è già all'entrata pronto con i suoi jeans che fasciano bene le sue gambe lunghe e toniche ed è in camicia anche piuttosto aperta, il suo profumo invade le mie narici quando mi avvicino e sto per aprire la porta.
- Solo una cosa... prima di uscire... - è impacciato e sta prendendo tempo, si passa la mano sopra la testa, inconfondibile segno di indecisione. - Non voglio sembrarti irruente e neanche voglio approfittarmi di te ma... Mary io non vedo l'ora di baciarti e farlo quando più mi sento di farlo e dove mi capita... voglio essere il più naturale possibile con te... me lo permetterai? -
Sgrano gli occhi, non me l'aspettavo - Ad esempio adesso... - si avvicina alle mie labbra con una lentezza impressionante e i suoi occhi sono fissi sui miei, quando vede che non faccio niente per fermarlo si avventa sulla mia bocca.
Mi stringe forte in un abbraccio che sa di rinascita ed è come se riuscisse a respirare solo con la mie labbra avvinghiate alle sue, mi stacco ad un certo punto perché non riesco più a respirare, mi ha risucchiato completamente.
- Direi... che possiamo andare adesso - apre la porta e sia la mia bocca che la sua sono rosse e gonfie, la felicità che vedo nei suoi occhi rispecchia sicuramente la mia, mi prende per mano e a me non resta che affidarmi a questo ragazzo così imprevedibile e inaffidabile ma che io amo così tanto.
Luca di te io non posso più farne a meno, purtroppo.

Questi 2 non possono proprio stare lontani 💑

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now