59 ~ Lucio

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Non ci credo che mi abbia tenuto nascosto quel mostro del suo ex, le minacce e addirittura la denuncia! So che non ha fatto tutto da sola, l'ha aiutata sicuramente la sua coinquilina Mary che per lei è come una sorella.
Noemi, Noemi... ci dovevo essere io a denunciare con te, anzi conoscendomi sarei andato sicuramente a prenderlo a calci in culo a casa sua. C'è una denuncia adesso in corso e ho le mani legate, non posso fargli del male ma devo assolutamente evitare che ne faccia alla mia Noemi, se solo ci riprova a toccarla o ad avvicinarsi a lei, io... l'ammazzo, con le mie stesse mani!
Ieri sera ho dato due colpi forti al muro in camera da letto, la rabbia mi ha colto impreparato ed io mi sono sentito così impotente, lei che piangeva disperata e l'ho sicuramente spaventata con il mio gesto ma non sono riuscito a trattenermi. Dopo la delusione di Monica e anni passati accanto ad una ragazza che mi aveva solo preso in giro non posso permettermi di perdere e rinunciare alla donna della mia vita, mi sono nuovamente innamorato e non permetterò a nessuno di intralciare la mia ritrovata felicità. Noemi è una ragazza fantastica che ha saputo tirare fuori la mia poca fiducia e speranza nell'altro sesso, non so cosa farei senza di lei.
Suono alla stazione dei carabinieri, non ho detto niente a Noemi, l'ho lasciata a casa nostra a riposare, oggi niente lavoro, gliel'ho categoricamente vietato, ha bisogno di riposare, è ancora così scossa da ieri sera.
- Buongiorno -
- Buongiorno, vorrei parlare con il Maresciallo Puglisi - spero di essermi ricordato bene il suo nome.
- Si accomodi in sala d'attesa -
Dopo 10 minuti lo vedo avanzare verso di me, dev'essere lui, è piuttosto giovane.
-Buongiorno... a cosa devo la visita? - mi porge la mano e stringe la mia in una presa salda e rassicurante - Sono il compagno di Noemi Marra, mi chiamo Lucio Olivieri -
- Oh che piacere! Sono contento sia venuto anche lei, Noemi non poteva affrontare tutto da sola... si accomodi nel mio ufficio -
Lo seguo e dopo essermi seduto inizio ad essere nervoso e cerco di contenere la rabbia che quell'essere solo nel nominarlo mi fa accecare.
- È successo qualcosa a Noemi... mi dica? -
- Ieri sera eravamo al ristorante insieme e il suo ex l'ha attesa in bagno e l'ha spaventata un'altra volta, è sconvolta -
- Cavolo, le cose si fanno veramente preoccupanti. Prendo la sua deposizione e la notificherò al più presto all'avvocato del signor Berta, purtroppo è una persona molto influente e facoltosa, può permettersi gli avvocati più bravi che ci sono sulla piazza. Questo passo falso che ha fatto però rischia di complicare la sua posizione, e non poco. Sarò felice di fargli visita di persona, Noemi sta a cuore anche a me . Stia tranquillo Lucio, non succederà niente a Noemi, glielo prometto -
Tiro un sospiro di sollievo ma non nascondo che continuo ad essere preoccupato, enormemente preoccupato per la mia Noemi.

Mi dirigo verso casa, si è fatta l'ora di pranzo e ho voglia di passare più tempo possibile con lei, lei che si preoccupa per me e che pensa quell'Andrea mi possa fare del male, non sa che voglia che ho di spaccargli la faccia.
Rientro silenziosamente e il soggiorno è deserto, potrebbe essere ancora a letto. Come immaginavo è distesa sul nostro letto ed è quasi totalmente scoperta, è una visione la mia Noemi, solo in intimo e con i suoi capelli lunghi sparsi sul suo cuscino. È ancora rivolta con il fianco verso il lato dove dormo io, il braccio disteso sul mio cuscino, è come se mi stesse ancora abbracciando e non si fosse accorta della mia assenza.
Sorrido e decido di stendermi vicino a lei, ho bisogno del suo contatto e del suo calore, mi svesto velocemente e resto in boxer. Quando la sfioro sento che si sta svegliando, mi sorride anche lei, per fortuna mi guarda rapita, sono gli occhi dell'amore, lo so - Hai fame? È mezzogiorno dormigliona -
- Non molta devo dire - si stiracchia e si attorciglia completamente a me - Io invece sì-
Sorrido malizioso e lei alza gli occhi al cielo, in poche mosse io le tolgo le mutandine mentre lei mi toglie i boxer. Inizio a strusciarmi a lei e le nostre parti intime oramai senza alcuna barriera si cercano disperate. È l'amore che facciamo, lento e lussurioso che ci porta ad urlare all'estremo delle nostre forze i nostri nomi, quando l'orgasmo si impadronisce di noi ci stendiamo stremati sotto le lenzuola.
La accarezzo per tutto il tempo che rimaniamo a riposare e a bearci delle nostre coccole reciproche - Noemi? -
- Siiii??? - mugugna ancora con gli occhi chiusi
- Voglio conoscere la tua famiglia - si alza e si mette a sedere guardandomi con occhi interrogativi - Eh?? In che senso... io... lo sai che non ho un buon rapporto con i miei genitori e... -
- L'ho capito, se non te la senti stai pur tranquilla. Mi hai parlato tanto di tua sorella Michela e mi farebbe piacere conoscerla... mi piacerebbe vedere i posti della tua infanzia, scoprire un po' più di te... ecco -
- Siiii! Non vedo Michela da più di un mese e le ho parlato così tanto di te! - mi abbraccia e quasi mi soffoca di baci.
- Dai alzati! Andiamo a fare la doccia insieme?- mi ammicca mordendosi il labbro inferiore e completamente nuda si avvia verso il bagno, sospiro e se tanto mi dà tanto non sarà una semplice doccia, torneremo a fare sesso e muoio dalla voglia di rimanere appiccicato a lei per tutto il pomeriggio. Mannaggia a me e all'idea di uscire, non potevamo semplicemente rotolare sotto le coperte per tutto il giorno?

Lucio è un amante instancabile 🔥☺️

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now