43 ~ Mary

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Luca mi guarda sorpreso, lo sono anch'io tranquillo, non so cosa mi sia passato per la testa ma appena uscita dal ristorante con Mario ho semplicemente seguito il mio istinto e ho fatto marcia indietro.
Non nascondo anche un pizzico di curiosità, trovarmi Luca tra i tavoli a servire mi ha veramente spiazzata, ed io che lo cercavo tra i ragazzi all'università.
- Ehi vuoi prendere le nostre ordinazioni?! È mezz'ora che aspettiamo - un cliente scorbutico richiama l'attenzione di Luca che finalmente distoglie lo sguardo da me per richiamare quello che penso essere un suo collega.
- Maurizio puoi venire un attimo? Devo uscire 5 minuti - il collega sbuffando lo raggiunge e in un attimo la mano calda di Luca afferra la mia, il suo tocco riaccende in me sensazioni strane che pensavo di aver rinchiuso in un passato doloroso da dimenticare.
In pochi secondi siamo fuori nel cortile del locale e ne approfitto per togliere la mano dalla sua presa, un'elettricità evidente e per niente sconosciuta ci attraversa. Luca ha uno sguardo perso e colpevole ed aspetta un mio cenno, forza Mary sei tu che l'hai cercato, dimostrati forte e sicura di te, mi schiarisco la voce - Mi aspettavo di vederti in facoltà e invece... sei qui a servire ai tavoli... ecco... volevo sapere... come mai? -
Luca accenna un sorriso e fa un passo verso di me ma io indietreggio di conseguenza, le distanze Mary, mantieni le distanze di sicurezza - Ti interessa? Ti ho visto con quel compagno di facoltà e pensavo... fossi andata avanti. L'ho visto come ti guardava, è pazzo di te e... tu? -
- Non hai risposto alla mia domanda e... chi frequento non sono affari tuoi! - mi volto per tornare all'interno del locale, ma chi si crede di essere?
Luca riesce a riprendermi per un braccio e farmi girare di nuovo verso di lui, mannaggia di nuovo quel tocco che mi fa sussultare.
- Scusa... scusa. Sbaglio sempre tutto con te e... ok per rispondere alla tua domanda io... faccio il cameriere qua da prima di capodanno e... così riesco a mantenermi senza dover chiedere un soldo a mio padre, avrai capito che non siamo in buoni rapporti anzi... lo detesto proprio -
Il mio volto si fa interrogativo, avrei una miriade di cose da chiedergli - Da prima di capodanno... quindi a capodanno... -
Il suo sguardo si fa incredulo - Ma pensi veramente che possa essere andato ad Amsterdam con i miei amici... anzi ex amici? Allora la lettera non l'hai letta?! - si passa una mano fra i capelli frustrato.
- L'ho letta, l'ho letta ok? Ma non mi fido di te e nemmeno delle tue parole... come puoi pensare altrimenti, dopo quello che mi hai fatto! -
Lo vedo il suo tormento e pentimento nei suoi occhi ormai lucidi - Oh Mary se solo mi dessi la possibilità di ricominciare... tutto da capo. Perché non mi concedi un appuntamento, solo per parlare... per chiarirci -
Si avvicina di nuovo, e no le distanze innanzitutto - Ehi Luca ti vuoi muovere? In sala abbiamo bisogno di te! Sono passati ben 10 minuti! - il collega interrompe per fortuna questo momento di stallo tra di noi, ne approfitto per correre via, mi odio per avergli permesso di essersi insinuato un'altra volta nei miei pensieri.
Sento dei passi dietro di me e Luca mi prende per le spalle, i suoi occhi sono a pochi centimetri dai miei - Mary devo proprio andare adesso altrimenti mi licenziano... io e te dobbiamo parlare e... basta. Se non vuoi un appuntamento almeno un aperitivo, stasera non lavoro... alle 6 ci vediamo al Norman in piazza Solferino? -
La sua fronte è sulla mia speranzosa, non posso fare a meno di chiudere gli occhi e accennare un consenso con la testa. Ho tantissime cose da sapere tra cui dove vive e se tornerà mai all'università, maledetta curiosità ma fosse solo quella, mi odio con tutta me stessa.
Luca ritorna dentro vittorioso dopo avermi abbracciata e avermi sorriso, ah quel bellissimo sorriso, perché sei così dannatamente figo Luca?
Mi volto definitivamente e mi accorgo che Mario mi sta aspettando su una panchina ad alcuni metri di distanza, il suo sguardo è perplesso e corrucciato, spero non mi faccia domande, non so neanche io darmi delle risposte.
Al ritorno all'appartamento trovo Noemi e Alessio seduti al tavolo in cucina - Eccoti Mary Jo! Finalmente abbiamo trovato una coinquilina che sostituirà Luca, così riusciremo di nuovo a dividere equamente le spese. Si chiama Sofia e verrà verso le 6 a vedere l'appartamento -
- Non ci sarò ma fate pure voi gli onori di casa, se piace a voi piacerà sicuramente anche a me -
Non mi sfugge lo sguardo sospettoso e indagatore di Noemi ma riesco a voltarmi e correre verso la camera - Signorina spero per te che non c'entri niente il fenomeno con questa tua assenza... lo sai che se lo ritrovo di nuovo a girarti intorno lo uccido! -
Ormai sono salva in camera mia e decido di non risponderle, mi butto sul letto stanca e disperata... Noemi dovresti uccidere me non lui.

Nel prossimo capitolo assisteremo a questo pseudo appuntamento... un aperitivo tutto dal punto di vista del fenomeno che sta ancora esultando 🙄🤦🏻‍♀️

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now