14 ~ Mary

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Dedico questo capitolo a AnnaDelGrosso0 😍

Ed eccoci seduti a pranzo tutti assieme, è incredibile non succede praticamente mai. Alessio che è un tesoro ha preparato la pasta per tutti e anche se non ha preparato il sugo e ne ha usato uno già pronto va bene lo stesso.
Sorrido al pensiero di mamma, lei che fa ancora la conserva in casa per non parlare di tutti i tipi di marmellata possibili e immaginabili.
- Che hai da ridere signorina? - Alzo lo sguardo e con mio grande stupore è Luca ad averlo detto, pensavo fosse Noemi. Mi fa l'occhiolino e   avvicina il suo piede al mio. Nonostante sia seduto di fronte a me riesce sempre ad ottenere  un contatto fisico con me.
Agito la testa e sorrido ancora, Alessio carpisce l'elettricità che aleggia tra me e Luca e sorride anche lui sotto i baffi. È Noemi a metterci in riga - Ragazzi! Il frigo è vuoto.. a chi toccava la spesa questa settimana? -
Lo sguardo di tutti è su Luca che fa finta di niente fissando la tovaglia - Ehi fenomeno.. non sei in un resort a 5 stelle vedi di muovere il culo e andare a fare la spesa! -
All'improvviso Luca posa lo sguardo divertito su di me - Ci vado oggi pomeriggio con Mary, ho una cosa da farle vedere-
Di nuovo quell'occhiolino malandrino - Ci puoi andare anche da solo, non muori mica con 5 buste della spesa.. anzi rafforzi i muscoli delle braccia.. prendi esempio da Alessio.. guarda come è tonico! -
Una risata generale si propaga in soggiorno, Noemi è troppo forte. Luca la fulmina con uno sguardo corrucciato poi arriva a me - Per le 3 ti voglio pronta e.. mettiti qualcosa di comodo ecco.. scarpe da ginnastica -
Si alza e si avvia in camera, perché dovrei essere comoda?
Durante il tragitto verso il supermercato è piuttosto silenzioso e tamburella le dita sul volante, sarà nervoso almeno la metà di quanto lo sono io?
Entrati nel supermercato lo vedo quanto è spaesato, ha proprio l'aria di non aver mai fatto la spesa in vita sua. Io non sarei da meno, ci aveva sempre pensato mamma che si portava papà dietro per portare tutte le borse e nel perdersi nella scelta dell'articolo meno caro lo faceva ammattire sistematicamente.
Fortunatamente la scorsa settimana ho accompagnato Noemi e so abbastanza muovermi, non per niente ho scelto lo stesso supermercato.
Vado avanti per prima ed istintivamente prendo Luca per il braccio, si irrigidisce a quel tocco, forse non se l'aspettava, arrossisco di rimando, maledetta timidezza quando andrai via?
Si riprende in fretta e lui che timido non è mi prende per mano e le sue dite si uniscono alle mie in modo stretto e indissolubile. È difficile far la spesa tenendosi sempre per mano e alquanto imbarazzante quando una vecchietta ci dice - Oh che bella coppia.. siete così carini! -
Luca rafforza l'immagine abbracciandomi da dietro e dandomi un veloce bacio sui capelli, mi scosto avvicinandomi al banco dei formaggi, improvvisamente interessata ad una mozzarella gigante.
- Fai presto Mary.. non abbiamo tempo da perdere su.. andiamo alla cassa - Ma che fretta ha?
Arrivati in macchina noto che cambia traiettoria e ci avviamo verso la parte alta di Torino - Ma dove stiamo andando? -
- In un posto che ti farà restare a bocca aperta e che ti farà amare questa splendida città.. non ci vorrai più tornare al Sud - sorride malizioso.
Arriviamo ad una piccola stazione ferroviaria - Non mi dire che questa è la stazione di Torino??-
Si piega in due dalle risate - Ma sei fuori? Questa è la stazione Sassi dove parte un trenino d'altri tempi che ci porterà in collina.. alla Basilica di Superga e.. non ti dico altro - eccolo un altro occhiolino, ma non sa fare altro?
Ci accomodiamo e gli interni in legno ti fanno vivere in un'altra epoca, addirittura alla partenza c'è un fischio assordante.
Passiamo gallerie ed è spesso in pendenza, Luca ne approfitta per sfiorarmi anzi accarezzarmi la gamba senza vergogna.
All'arrivo un percorso in mezzo al bosco ci attende, ecco spiegate le mie scarpe da ginnastica. C'è un silenzio ed una pace che mi fanno completamente dimenticare il traffico e il chiasso della città, vedo l' imponente Basilica finalmente. Mi avvio verso l'entrata ma Luca mi ferma per un braccio - Non ti ho portata qua per visitare una noiosa chiesa.. chiudi gli occhi, ti guido io -
Si mette dietro di me e sento il suo alito sul mio collo, mi chiude la visuale con le sue mani e mi guida camminando dietro di me, siamo completamente spalmati uno sull'altra.
- Ora puoi guardare -
Davanti a me, ai miei piedi una Torino da sogno contornata dal Po e dalla Dora che scorrono indisturbati, la Mole altissima che la prevarica e.. dritto di fronte a me le Alpi a mostrarmi la loro imponenza.
- Wooooow - mi volto estasiata veramente senza parole e.. non ne ho bisogno, Luca si avventa sulle mie labbra, la lingua che non tarda a farsi strada tra le mie labbra.
Glielo permetto e soprattutto mi permetto di avere il bacio che avevo sempre sognato, subito è timido e lento ma presto diventa passionale e senza freni. La mia lingua si muove senza problemi con la sua, mi godo ogni istante. Passano secondi e forse anche minuti e completamente accaldata mi stacco per respirare, ci guardiamo, ci osserviamo ed è innegabile quello che sta nascendo tra di noi.

Il primo vero bacio non si scorda mai 😍

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now