63 ~ Luca

185 26 30
                                    

- Dormirà per almeno un paio d'ore e poi sarà sicuramente debole e intorpidita... stalle vicino Luca - la dottoressa Ariola mi dà una pacca sulla spalla e mi sorpassa dirigendosi verso la porta.
Non sapevo chi chiamare, quando Mary ha iniziato a dare di matto e urlare tremando come una foglia ho pensato alla mia dottoressa di famiglia, non sapevo come gestire la situazione. Le ha somministrato una puntura di tranquillante e lei si è assopita quasi istantaneamente e rimarrei a cullarla e ad accarezzarla fino al suo risveglio ma devo andare.
Il Maresciallo è sotto che mi aspetta con la postura rigida e quello sguardo fisso sulla finestra, Alessio è stravolto e continua a piangere seduto sull'ultimo gradino delle scale - Come sta? -
- Sta dormendo, Ale sali a riposarti anche tu, mettiti vicino a lei, voglio che ci sia qualcuno al suo risveglio, non so per quanto ne avrò -
- Luca... grazie! Io non ce l'avrei mai fatta - Ale mi abbraccia e continua a singhiozzare.
- Pronto? - il Maresciallo si gira e adesso lo vedo il suo sguardo che di inflessibile ha ben poco, negli occhi una patina di lacrime che non può permettersi di far fuoriuscire ma è sconvolto, anche lui.
- Si è mai pronti a una cosa del genere? -
- No... mai - si avvicina e mi indica la strada con un cenno della testa.
Non sono mai salito su una gazzella dei carabinieri e forse sarei più felice di andare al patibolo, di andare in carcere e restarci per il resto dei miei giorni, invece mi tocca e proprio a me che ironia della sorte sono la persona più lontana dal cuore di Noemi.
- Lucio? L'avete chiamato? -
- Non ancora - e tocca proprio a me, della famiglia non abbiamo neanche il numero e il suo cellulare è introvabile.
Arriviamo in un lato del Po, una parte così nascosta e così solitaria di cui non ne sapevo neanche l'esistenza e non è neanche così distante da casa nostra.
Ci sono carabinieri e anche qualche curioso, noto un lenzuolo bianco ben esteso vicino alla riva del fiume e tremo, io non so se ce la faccio, potrei vomitare da un momento all'altro.
- L'ho trovata stamattina, sono solito portare il mio cane a fare i bisogni in questa zona tutte le mattine. Ho notato un qualcosa galleggiare non lontano dalla riva e quando ho capito che poteva essere un corpo di una persona ho chiamato subito i carabinieri. Coraggio - un'altra pacca sulla spalla e neanche una lacrima esce dai miei occhi, sono sotto shock, pietrificato.
Si fanno tutti largo ed un carabiniere alza un pezzo del lenzuolo e la vedo, bianca cadaverica con le labbra violacee, i capelli bagnati lunghi e appiccicati al suo viso. È bagnata Noemi ed è inconfondibile il suo tatuaggio sotto al braccio, il suo unico tatuaggio colorato, il papavero rosso, è lei ma non vorrei che fosse lei.
Chi può averti fatto una cosa del genere? Hai sofferto Noemi? Non è possibile, non me ne rendo ancora conto.
Le lacrime iniziano a sgorgare quando meno me l'aspetto, mentre firmo tutta una serie di fogli che si bagnano delle mie lacrime e mentre il Maresciallo di cui non ho ancora imparato il nome mi spiega le possibili dinamiche che hanno portato al suo decesso.
E ci sarà l'autopsia, Noemi e il suo corpo così perfetto non posso credere a quello che dovrà subire. Sento parlare di denunce e di un suo ex che la perseguitava, Mary sapeva e l'aveva anche accompagnata a denunciare ed io non ne sapevo niente, troppo preso a ricucire il mio cuore e a riconquistare un posto nel cuore della mia amata.
È ora di tornare, non ho più le forze e adesso servirebbe a me un sonnifero o un tranquillante per chiudere gli occhi e dimenticare l'ultima immagine di Noemi sotto quel lenzuolo così bianco, al freddo e non era lei, no non era lei.
Lei era una strega e la peggiore delle coinquiline, non si faceva mai i cazzi suoi, mi chiamava il fenomeno e mi odiava ma... in fondo mi voleva bene ed in fondo io gliene volevo  a lei. Ed io una cosa buona l'ho fatta, sono andato da lei e le ho chiesto una tregua, per Mary. È forse l'ultimo ricordo che ho con lei ma lo custodirò per tutta la vita, guardo il cielo dal finestrino della gazzella che mi sta riportando a casa e te lo prometto Noemi che mi guardi da lassù io alla tua Mary Jo non farò più del male e la proteggerò e la amerò, sempre.

Non mi odiate... -3 alla fine 😢

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Where stories live. Discover now