54 ~ Noemi

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Il Maresciallo Puglisi vi aspetta da questa parte, dopo mezz'ora di attesa il carabiniere che ci aveva accolto e fatto accomodare in sala d'attesa ci sta portando nell'ufficio preposto per sporgere denuncia. Quanto vorrei che ci fosse una donna ad accoglierci, mi sento tremendamente a disagio, Mary continua a tenermi la mano e mi lancia uno sguardo di incoraggiamento ma io mi sento così fuori posto, e se avessi esagerato? Andrea potrebbe arrivare a tanto?
L'ufficio è grande e due sedie ci attendono al di là della scrivania, il Maresciallo Puglisi ci viene incontro e si presenta con una stretta decisa, è un ragazzo giovane e quando capisce che sono io a sporgere denuncia non mi abbandona neanche un attimo, il suo sguardo mi scruta e mi legge dentro.
- Si rilassi Signorina Marra, di solito è il luogotenente Fabrizi a prendere questo tipo di denunce ma quest'oggi è in malattia, una donna, lo so, l'avrebbe fatta sentire più a suo agio ma... mi dia una possibilità, la ascolto -
Mary mi tocca il braccio destro e con un sorriso rassicurante mi invita ad incominciare.
Sono un fiume in piena e racconto sia dell'Andrea premuroso e amorevole dei tempi della nostra relazione, sia dell'Andrea freddo e distaccato che mi ha tradito e mi ha fatta allontanare e per finire dell'Andrea che non riconosco più, ossessionato da me e da una storia che appartiene al passato, morta e sepolta.
- Ascolto spesso storie come la sua, ex fidanzati che ritornano agguerriti sia per rivendicare un loro possesso e sia per ritrovare un amore mai assopito, a volte i casi di cronaca nera portano alla ribalta storie purtroppo finite male, tante volte invece si tratta di casi che si dissolvono come bolle di sapone e spero proprio Noemi, sia il caso suo -
Lo guardo avvilita, se solo potessi entrare in nella testa bacata di Andrea e sapere che cos'ha in mente.
- Gradite un caffè signorine? - accettiamo tutte e due e il Maresciallo si dilegua - Noemi stai andando alla grande! - Mary mi cinge un braccio sulle mie spalle ed è sempre così rassicurante.
Stiamo ancora bevendo il caffè quando noto il Maresciallo osservarmi pensieroso - Riflettevo sul motivo per il quale il suo compagno non sia qua con lei Noemi, d'altronde le minacce sono indirizzate in egual misura anche a lui. Non faccia lo sbaglio di affrontare tutto questo da sola Noemi, non metta a rischio una nuova e da quanto ho capito felice relazione per colpa di un uomo che non la merita. -
Rifletto su quelle parole e sia io che Mary annuiamo in contemporanea, dovrò parlarne a Lucio, il prima possibile.
Nel salutarci il sorriso del Maresciallo è rassicurante e molto caloroso - Appena sarà notificata la denuncia al Sig. Iorisi le reazioni potrebbero essere contrastanti e inaspettate, non si faccia alcun problema a contattarci -
Il mio sorriso è tirato e molto preoccupato, ci congediamo e Mary non perde occasione per rincuorarmi - Non sei sola Noemi, questa denuncia vedrai gli farà cambiare idea, se ne farà una ragione - quanto vorrei che tu avessi ragione Mary Jo.
Nel pomeriggio riesco a distrarmi con il turno massacrante al bar, pochi pensieri e poche riflessioni, i clienti sono esigenti e mi fanno correre come una matta, per una volta ne sono contenta. Lucio si presenta a sorpresa a fine turno, è sempre una visione con il suo sorrido coinvolgente e il suo look casual ma terribilmente sexy.
- Buonasera signorina! Non ti sei fatta sentire per niente oggi... sono venuto a vedere se eri ancora viva - mette il broncio ed io non resisto alla tentazione di saltargli al collo per baciare quelle labbra carnose e così invitanti - Beh accoglienza niente male devo dire, sbrigati che ti devo portare in un posto -
Lo guardo incuriosita ma non faccio domande, ho solo voglia di lui e della sua piacevole compagnia. All'uscita dal bar mi stupisco che iniziamo a camminare senza prendere la macchina, ma dove mi deve portare?
Ci fermiamo vicino alla Gran Madre, in uno stabile piuttosto elegante, Lucio ha le chiavi e mi porta fino al secondo piano, non gli sfugge il mio sguardo incuriosito e sorride di sottecchi.
- Eh voilà! Ti piace? - davanti a me c'è un open space enorme, con un salone e cucina all'orizzonte, un appartamento moderno e molto accogliente - Lucio... è tuo? Ma tu non vivi con i tuoi? -
- Vivevo vorrai dire, non ho più l'età per vivere con i miei, l'ho preso in affitto da un mese e... ho finito di sistemarlo ieri. -
Si avvicina guardingo e sento il suo fiato sul mio orecchio mentre mi abbraccia da dietro
- Sei mia ospite stasera e tutte le volte che vorrai e... mi farebbe immensamente piacere tu vivessi qua con me, in una vera convivenza -
Mi giro sgranando gli occhi - Lucio! Io ho già un appartamento e... chissà quanto costerà l'affitto qui, siamo in pieno centro! -
Mi inizia a dare tanti piccoli baci dall'orecchio fino ad arrivare alla mia bocca, poi mi morde il labbro inferiore e mi fa sussultare - Pagheresti la stessa cifra che paghi ora, al resto ci penso io... andresti a lavorare a piedi, te ne rendi conto? -
Mi prende in braccio all'improvviso facendomi scappare un urletto di sorpresa e mi porta con molta calma in camera da letto, la nostra camera da letto.
- Avrei voluto sperimentare quell'interessante penisola in cucina ma avremo tutto il tempo di conoscere ogni superficie di questo spazioso appartamento, ora ti voglio nel nostro letto ed ho tutta la notte per venerarti - inizia a baciarmi appassionatamente ed io non capisco più niente, non esistono minacce e non esistono ex fuori di testa , solo Lucio e l'immenso amore che provo per lui.

Una convivenza 😍 Lucio non ha paura di bruciare le tappe 😉

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang