47 ~ Mary

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Sono rannicchiata qui alla finestra in camera mia con una tazza di tisana ormai fredda in mano e non so più da quanto tempo, dimenticavo che Noemi fa chiusura stasera e sicuramente quando tornerà non avrà voglia di ascoltarmi.
Ho il sospetto che sappia già che cosa devo dirle, mi conosce bene oramai, un'amicizia come la nostra ci sa leggere dentro.
Per fortuna ho trovato Alessio oggi a pranzo ed ho iniziato a dirlo a lui, è stato comprensivo e non ha negato a Luca un'altra possibilità ma mi ha ribadito più di una volta di stare attenta in quanto è ben evidente il mio totale innamoramento e la mia scarsa indole a stargli lontano.
Questa giornata lontana dall'università mi sta facendo venire mille dubbi, mi sento così confusa, ho intenzione veramente di perdonarlo così? Quello che mi ha fatto è stato veramente un inganno ed io ne rimarrò marchiata per tutta la vita, la tua prima volta Mary, ma ti rendi conto?!
Mi odio perché quella lettera, che è sempre ben riposta tutta stropicciata nel primo cassetto del mio comodino, ha fatto dei danni enormi alla mia autodeterminazione e ha fatto sgretolare un muro appena costruito attorno a me.
Sento la porta di casa richiudersi, è arrivata Noemi, forza e coraggio Mary scendi le scale e dimostrati responsabile fino in fondo.
- Ah eccoti, volevi parlarmi Mary Jo... sono stanca e ti avverto che ho avuto un pomeriggio molto stressante e una serata in cui ho girato come una trottola tra un tavolo e l'altro -
- Mi spiace Noemi ma... non posso più aspettare, ti ruberò solo qualche minuto -
- Per parlare del fenomeno immagino... dei minuti ben spesi devo dire - come sospettavo Noemi ha capito tutto e non mi sfugge la sua immancabile ironia.
- Non è facile Noemi... non è facile per niente. Sarebbe stato molto più semplice dimenticarlo e lasciare questa orrenda storia alle spalle ma...-
- Ma cosa? Ti ha raggirata e si è preso la cosa tua più importante per una stupida scommessa poi! Che cosa avrebbe dovuto ancora farti per renderti conto che è un imbecille, il più cretino degli imbecillì... eh? Ammazzarti? È come se ti avesse violentata, si è preso la tua verginità per prenderti in giro con i suoi amici! Cazzo Mary Jo sveglia! - è dura e una lacrima scende sulla mia guancia, sono cose vere e soprattutto non è niente di nuovo ma fanno così male.
- Sono dura lo so, non posso farci niente, lo odio Mary Jo, lo odio con tutta me stessa. Per me sei come una sorella e non lo tollero più, se proprio vuoi che torni in questa casa tieni... questo è il numero di Sofia, chiamala e scusaci, le avevamo già fatto una mezza promessa, sarebbe stata un'ottima coinquilina -
Afferra il block notes e mi scrive velocemente il numero, non riesco a spiaccicare mezza parola, mi aspettavo la sua durezza e schiettezza ma sono pur sempre sua amica, non vede quanto sto soffrendo in questo momento?
Non mi degna di uno sguardo e sale le scale velocemente - Ah... per la cronaca Ale mi ha chiamata oggi per indorarmi la pillola ma... non ha fatto i conti con la giornata di merda che ho passato... notte -
Poche e amare parole, spossata e amareggiata mi avvio in camera, mi sarei aspettata una discussione, anche accesa ma non un arrendevole assenso con accuse che mi hanno solo fatto sentire peggio di quanto già non mi sentissi prima, mi hai deluso Noemi, veramente tanto.
La nottata passa girandomi e rigirandomi nel letto con una brutta sensazione di inquietudine e completa insoddisfazione per le mie ultime decisioni prese, dovrei essere sveglia e pimpante quando cerco di seguire i miei corsi al Politecnico dopo la mia pausa di ieri, invece.
Prendo pochissimi appunti e so già che dovrò confidare in Mario anche se ultimamente è piuttosto scostante, sono riuscita ad allontanare anche lui, complimenti Mary. Sicuramente aveva certe aspirazioni nei miei riguardi e quando ha visto l'abbraccio di Luca durante la nostra ultima uscita assieme avrà fatto 2 più 2.
Svogliatamente mi avvio all'uscita dell'Università e non ho neanche voglia di prepararmi da mangiare oggi, spero di non incontrare nessuno all'appartamento, voglio starmene da sola, io e i miei sbagli.
Devo aprire e chiudere più di una volta gli occhi per accorgermi di non avere le allucinazioni, Luca è appoggiato al muro vicino all'uscita e mi sta guardando, anzi fissando per l'esattezza. Vorrei esplodere in un sorriso di gioia ma mi costringo ad avvicinarlo con fare molto più contenuto - Buongiorno... potrei avere la sua compagnia per il pranzo? -
- Non lavori oggi? - mi accenna un no con la testa e soprattutto mi espone ad un sorriso veramente accattivante, ride anche con gli occhi Luca e come faccio io adesso a rimanere indifferente?
- Non posso... devo studiare tutto il pomeriggio ed è meglio che vada subito all'appartamento - mi dispiace spegnere così le sue false speranze ma devo tenere un certo distacco, ne ho bisogno.
- Neanche un panino al volo? Ti prometto che per accelerare i tempi ti riaccompagno a casa in macchina, solo mezz'ora Mary - mi guarda supplichevole e anche se distolgo lo sguardo non posso che accettare - mezz'ora Luca niente di più! - sono categorica.
Attraversiamo la strada mano nella mano, cavolo se l'è letteralmente presa la mia mano e non vuole più lasciarla andare, ho cercato di ritrarla ma è troppo salda la sua presa. Non mi sfugge il suo tocco caldo e il suo accarezzare in modo quasi solo accennato il dorso della mia mano, ecco io adesso come faccio a rimanere distante se è di una dolcezza così infinita. Come?

Luca sta cercando in tutti i modi di riconquistarla e manca veramente poco all'obiettivo 😉💞

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora