14°Capitolo ◘ Concern

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14.Concern

-Fanno schifo, non fanno niente dalla mattina alla sera e sono amati alla follia, i nostri ragazzi non si riposano quasi mai mentre loro non fanno altro che ricevere premi non muovendo neanche un dito. -
Alzo gli occhi dal foglio e le squadro una ad una. Stanno parlando dei GOT7 da quando siamo arrivate e ci siamo chiuse in questa stanza.
Mi sono seduta per terra in un angolo a fare le mie cose, intenzionata a non ascoltarle, ma non ne ho potuto fare a meno.
-Secondo me cantano in Playback. -dice un'altra.
Ho voluto rifiutare di imparare i loro nomi, inutile spreco di memoria preziosa. Oddio, sto diventando come Suga.
-Secondo me comprano le loro canzoni. - un'altra ancora e poggio di colpo la penna. Le altre incominciano a ridere per l'affermazione della loro amica.
-Siete proprio deficienti per fare delle considerazioni del genere, direi quasi cavernicole. -commento poggiando il blocco di fogli che avevo in grembo sul pavimento. Tutte si girano di colpo verso di me e mi guardano male.
-Come scusa? -chiede la prima che ha parlato.
-Li giudicate e non li conoscete, siete patetiche, a 23 anni dire ste cose, bambine. -
-Lo hai detto pure tu che non fanno niente in questi giorni. -
-Si stanno riposando prima di iniziare le prove del loro concerto, anche i ragazzi settimane fa erano in riposo. -
-Loro non lavorano come i nostri. -
-Ripeto: che ne sapete voi? -
-Abbastanza per giudicarli. -ride una, seguita da tutte le altre. Che cacchio si ridono? Seriamente.
-Non mi sembra che voi entriate in contatto con altri ragazzi al di fuori dei BTS, anzi, neanche con loro parlate. -continuo a stare seduta, guardandole dal basso. Nonostante sembri in una posizione svantaggiata, so per certo che le coglione siano loro. Rimangono in silenzio ma io continuo. -Per caso conoscete Mark? Jackson? Bhuwakul? Mi sembra di no. Non penso siate mai andate a casa loro a vedere quanto si allenino e quanto lavori Jae Bum per produrre nuove canzoni insieme agli altri. -
-Ma te da che parte stai? Se pensi questo di loro perché non vai a lavorare per i GOT7? - si fa avanti una che non aveva ancora parlato. Oddio santo, ma che discorsi fanno? Hanno segatura al posto del cervello?
-Non è una questione di parte, è questione di realismo. I GOT7 stanno lavorando e hanno quello che si meritano, stesso per i ragazzi. Non parlate se non sapete niente, non sprecate ossigeno visto che già non ne arriva abbastanza al vostro cervello. -
-Stronzetta, seriamente co -
Viene fermata da un tonfo improvviso proveniente dalla sala prove e da delle voci accalcate l'una sull'altra.
Un brivido percorre la mia schiena e mi alzo di scatto aprendo la porta ed entrando in sala prove.
Vedo i ragazzi accalcati verso un unico punto e non perdo tempo ad infilarmici anche io.
-TN... -dice Hobi col fiatone, mentre mi fa spazio per passare. Vedo a terra Yoongi, con gli occhi chiusi e il respiro molto irregolare, quasi come se avesse una crisi respiratoria.
-Yoongi... -la voce mi esce spezzata per la sorpresa mentre mi inginocchio di fianco a lui, che sposta la testa da una parte all'altra e con gli occhi stretti con forza.
-Portate dell'acqua! -dico a Namjoon e Hobi. -E fate spazio, ha bisogno di respirare. -tutto ciò ce facevo era automatico, la mia mente era scombussolata e il mio cuore batteva talmente tanto velocemente che era venuto il fiatone pure a me.
-Yoongi -gli poso una mano sulla fronte imperlata di sudore e gli scosto i capelli, portandoli indietro e togliendogli automaticamente il capello dalla testa. Lo prendo per le spalle e gli faccio appoggiare la testa sulle mie gambe cercando di farlo stare nella posizione più comoda possibile e nella quale sarebbe stato più facile per lui respirare.
Si china alla mia altezza Tae, anche lui con le sembianze di uno che avesse appena fatto una maratona. -Che è successo? -chiedo mentre cerco di fargli vento con un cartoncino trovato totalmente a caso di fianco a me.
-Stavamo provando ed è collassato all'improvviso a terra, stamattina si è rifiutato di mangiare ed è uscito direttamente, anche a pranzo non ha voluto toccare cibo. -
Ecco perché stamattina mi sono risvegliata da sola. Era già andato via per evitare che lo obbligassi a mangiare qualcosa.
-Ecco l'acqua. -dice Jin porgendola a Tae, porgendola poi a me. La apro e la porto verso la bocca dell'albino.
-Yoongi... -dico dolcemente per l'ennesima volta, nonostante sia arrabbiata marcia con lui per ciò che ha fatto.
Prende un bel respiro e schiude le labbra. Faccio scivolare a piccole quantità l'acqua nella sua bocca e dopo un po' mi ferma. Apre leggermente gli occhi e l'ansia che fino a pochi secondi prima avevo scompare del tutto. I ragazzi, che nel frattempo si erano seduti esattamente dalla parte opposta alla mia per stare vicini al loro compagno, si animano all'improvviso e si avvicinano di colpo.
-Hyung! -lo chiama Jimin.
Lui lo guarda e sorride leggermente, poi passa lo sguardo verso di me e richiude gli occhi.
-Coglione... -sussurro in modo che lo sentisse solo lui. -Perché non hai mangiato? -
Non mi risponde e fa finta di dormire beatamente, mentre so perfettamente che è sveglio.
Mi giro verso le ragazze, che erano rimaste impalate a guardare la scena e scuoto la testa. Ma io dico, se si fosse sentito male mentre io non c'ero, loro sarebbero state a guardarlo intensamente sperando che il loro aiuto visivo lo avrebbe aiutato?
-Che spavento... -commenta Namjoon posando una mano sopra il suo cuore.
-Non pensare di dormire qui così. -dico all'albino.
-Non mi sembra che la mia presenza sia di disturbo. -commenta aprendo nuovamente gli occhi. Lo guardo interrogativa e alza lo sguardo verso i suoi capelli.
Avevo ancora la mano tra i suoi capelli e li stavo accarezzando lentamente, senza neanche accorgermene.
Tolgo di scatto la mano mentre mi lancia un'occhiata di disapprovazione.
-Ora stai meglio, no? -chiedo incrociando le braccia e sentendo leggermente le guance arrossarsi. -Puoi anche alzarti. -
-Ha, ti sei imbarazzata. -dice alzando un braccio e pizzicandomi la guancia destra.
-Ahi! -scosto la sua mano prendendolo per il polso e lui ridacchia.
Torna però improvvisamente serio.
-Che c'è? -chiedo preoccupata.
Porta una mano sopra gli occhi. -Mi gira la testa. -
-Ragazzi, avete del cibo? -quasi tutti scuotono la testa, poi mi fermo su Jungkook.
-Kookie, hai del cibo? -chiedo nuovamente.
-Ho delle merendine, ma non so se... -
-Vanno benissimo, puoi portarmene due? -chiedo. Lui annuisce e si alza per andarle a prendere.
Intanto riesco a far sedere Suga e poggio la sua schiena contro la parete.
-Da quanto è che non mangi? Da ieri pomeriggio? -chiedo cambiando il tono della mia voce da dolce a severo.
-Da ieri mattina... -
-Ieri mattina si è mangiato solo un morso della mia barretta energetica. -commenta Hobi, ricevendo un'occhiataccia dal più grande.
-Ma sei deficiente?! -ho alzato il tono di voce e tutti si sono girati verso di me spaventati.
Mi guarda annoiato. Se non fosse stato per il suo stato lo avrei già schiaffeggiato. Stupido menefreghista.
-Devo perdere peso, presto avremo una serie di concerti qui a Seoul e a Tokyo per il nuovo album, non posso rimanere indietro.-
-Bene, e hai intenzione di svenire sul palco allarmando tutti?! -
Jungkook torna con un sacchetto di plastica in mano, probabilmente pieno di merendine, e si blocca qualche secondo non appena mi sente urlare.
Mi giro verso di lui mentre sbuffo e cerco di rivolgergli un sorriso per ringraziarlo quando mi porge il cibo.
-Prova a non mangiarle e lo svenimento sarà l'ultimo dei tuoi problemi. -gli allungo la prima merendina scartata. -Oddio, ma sono tutte merendine italiane. -dico guardando quella che avevo appena scartata, poi le altre dentro.
-Eh, ne ho ordinate un po'. -dice il maknae grattandosi la nuca colpevole.
-Ottima scelta. -sorrido. Ha preso il buondì al cioccolato, il mio preferito tra tutte quelle schifezze.
Yoongi lo prende di malavoglia e se lo mangia schifato. Lo so che ti piace in fondo, non fare l'attore.
Dopo una ventina di minuti, i ragazzi finiscono di provare la coreografia mentre Yoongi si riposa, sdraiato nuovamente con la testa sulle mie gambe.
-Ci hai preso gusto, eh? -dico sorridendo alla sua espressione rilassata mentre passo lentamente le mie unghie tra i suoi capelli.
Le ragazze sono tornate dentro quello stanzino dopo aver ricevuto una strigliata da parte del manager avendole viste impalate a guardare la scena mentre Suga stava male.
Mugugna in segno di approvazione.
-Stai meglio? -chiedo.
Apre gli occhi e mi guarda intensamente per qualche secondo.
-Sì, grazie per prima. -dice.
-Ah sono obbligata. -dico scherzando.
-Potevi lasciar fare a una delle ragazze. -
-Neanche per sogno. -rispondo prontamente. -Ci penso io a te. -
Mi rendo conto solo quando mi guarda con un sopracciglio alzato di quello che ho detto. Guardo da un'altra parte, evitando il suo sguardo a tutti i costi per evitare di arrossire nuovamente come un peperone. Ma che mi prendeva ultimamente?
-Ultimamente arrossisci spesso. -commenta.
-Tu dici? -chiedo lanciandogli una veloce occhiata, rendendomi conto del suo sguardo fisso su di me. -Sarà il freddo. -
-TN. -mi chiama. Lo guardo titubante. -Siamo a marzo. -
-E continuiamo a portare le giacche, quindi c'è freddo. -
-Tsk, che discorsi. -chiude gli occhi esasperato.
Gli tiro una ciocca di capelli per dispetto e mi pizzica la coscia per ripicca.
-Stronzo... -sibilo mentre fa un sorrisetto compiaciuto.
C'è un momento di silenzio tra noi due: dove lui si limita a dormire, mentre io guardo i ragazzi muoversi nella nuova vecchia coreografia di No more Dream. Sì, faranno sia le nuove canzoni sia riproporranno quelle vecchie.
-Stasera vieni nel mio studio? -chiede all'improvviso.
Lo guardo sorpresa. Era da un po' che non ci mettevo piede per via del loro lavoro, in effetti le serate erano diventate monotone senza di lui.
-Certo. -sorrido.
-Bene, perché devo farti sentire una cosa, ti piacerà. -
-Sono molto curiosa signor genio. -
-E non solo...- continua.

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now