66°Capitolo ◘ Parents

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66. Parents

-Cosa vuol dire che siete scappati dai manager per venire qui? –chiedo completamente sconvolta non appena sento Tae accennare ad uno dei loro capi che continuava a chiamarlo senza sosta e ha dovuto mettere la modalità aereo per ignorarlo completamente.
Tutti cominciano a lanciarsi occhiate, come per accordarsi se raccontarmi la situazione o meno e mi fermo in mezzo alla strada, davanti a loro, con le braccia incrociate e lo sguardo di fuoco, trapassandoli uno ad uno.
-Quindi? –chiedo spazientita dal non avere una risposta.
-Beh... -mugugna Namjoon guardando Yoongi, sperando in un aiuto.
Il ragazzo, in tutta risposta, sospira e passa a guardare me.
-Vuol dire esattamente quello che hai sentito, non ci volevano far venire e ci siamo arrangiati. –risponde il mio ragazzo, guardandomi serio, per farmi capire che quello che sta dicendo è una cosa seria, da non scherzarci sopra.
-Ma siete impazziti? Volete che-
-Ci licenzino? Non penso proprio, siamo i principali produttori di profitto nella BigHit, senza di noi e senza un gruppo di Idol pronto, cadrebbe in un abisso, quindi non possono farlo. Massimo ci urleranno contro, ma non potranno fare molto. –è sicuro di sé e mi sorprendo particolarmente.
Il suo ragionamento ha senso, ovviamente, ma mi preoccupa che loro siano in giro per l'Italia accompagnati solo da me senza nessuna scorta o qualcuno che li possa proteggere in caso di emergenza.
La BigHit non è la JYP o la YG, non ha vari gruppi di Idol con cui potrebbe subito rimpiazzare un altro gruppo e poi i BTS sono famosi a livello mondiale e cacciarli provocherebbe una sottospecie di rivolta d'odio verso la BigHit e penso che i ragazzi comunque troverebbero subito un'altra casa pronta ad accoglierli in ogni caso.
-Non potevate aspettare il Bon Voyage? –sospiro affiancandomi a Yoongi, che mi prende la mano cominciando a giocare con le mie dita.
-Non potevamo aspettare, due settimane erano già troppe, sapendo soprattutto come stavi. -
Senza accorgermene, mi spunta un sorriso tra le labbra e sento i suoi occhi starsene puntati su di me per qualche minuto buono. Mi immagino loro uscire di casa di fretta, prendere la prima macchina a tiro e scappare come solo dei ladri sanno fare.
-Quindi? Dov'è casa tua? –chiede Jimin, posando le mani sulle sue mie spalle attirando la mia attenzione.
-Quella casa là. –punto il dito verso una casa a destra, di motivo antico ma ristrutturata da poco. Né troppo grande, né troppo piccola.
Sono voluta ritornare a Bologna per far rivedere Namjoon a mia madre e far conoscere tutti i ragazzi, annunciandole poi la presenza ufficiale di un ragazzo nella mia vita. Spero solo che ci sia pure mio padre, essendo domenica, e che non uccida o tempesti di domande Yoongi dalla gelosia.
Penso che Taehyung e Jimin andranno molto d'accordo con mia madre, Tae per il suo amore verso ogni tipo di arte e Jimin per la delicatezza e l'eleganza nei suoi modi.
Jin è uguale a mio padre, quindi penso che si fermeranno ore ed ore a parlare di qualsiasi argomento che potranno trovare. Spero solo che mio padre se la cavi ancora con il coreano.
Arriviamo finalmente davanti alla porta e, rimanendo mano nella mano con Yoongi, senza alcuna esitazione busso alla porta.
Mi viene ad aprire mia madre, come al solito è lei l'incaricata a rispondere al campanello, e quando realizza si fionda su di me, abbracciandomi e facendo sciogliere la presa tra me e Yoongi.
-Oh mio Dio, ragazzi! Finalmente vi conosco! –
Sì, come al solito non l'ho avvisata e ci siamo imbucati. Ho già prenotato un hotel a pochissimi passi da qua per i ragazzi, essendo che casa mia non è abbastanza grande da ospitarci tutti e 8.
Sposta velocemente lo sguardo verso ogni membro, fino a quando non riconosce il bambino che non vede da sei anni.
-Il piccolo Namjoon! Ma come ti sei fatto alto, tesoro mio. –lo abbraccia dolcemente e il ragazzo ricambia mostrando le sue due fantastiche fossette. Per un attimo mi viene l'istinto di toccarle, ma mi trattengo.
-Come sta? –chiede educatamente il leader.
La donna scioglie l'abbraccio e lo guarda storto. –Usi ancora il formale? La vuoi smettere? –gli pizzica una guancia e mugugna leggermente infastidito. Non gli piace molto essere pizzicato e mia madre lo sa bene, ogni volta che faceva una marachella lo uccideva di pizzichi alle guance. –Comunque sto bene. –dice, per poi girarsi verso gli altri.
-Beh, ragazzi, è un piacere conoscervi. Io sono NM. –
Tutti i ragazzi si inchinano più volte e sorrido alla faccia di mia madre. Sembra nostalgica. Essendo nata in corea, è stata a stretto contatto con tutte le abitudini del paese e, vedere tutti questi ragazzi comportarsi così come lei ha imparato, le rende questa situazione famigliare. –Come siete belli, tutti voi. Dai su, entrate. –ci invita dentro casa e, non appena metto piede in casa, la sento urlare per chiamare mio padre.
-NP, NP, TN è arrivata qui con i BTS. –lo avvisa.
Borbotta qualcosa e sento lo scricchiolio della poltrona.
-Come è carina tua madre. –commenta Hoseok sottovoce, sapendo che lei può sentire e, se lo facesse, potrebbe essere molto imbarazzante per lui.
Dal fondo del corridoio, compare una figura annerita per via del contro luce che si avvicina velocemente a noi, prendendo velocemente colore.
-Sei tornata con degli amici, eh. –mi dice in Italiano, una volta arrivato davanti a me.
Annuisco per poi sfoggiare un sorriso a trentadue denti non appena mi stampa un dolce bacio sulla fronte, posandomi una mano sulla spalla come fa sempre.
-Allora dimmi, chi tra di loro è il tuo fidanzato? –questa volta parla in coreano e i ragazzi si bloccano all'improvviso, diventando di marmo. Sento Suga al mio fianco irrigidirsi come non mai e mi tocca accarezzargli la schiena per fargli forza davanti ad un omone come mio padre.
-Hai intenzione di ucciderlo? –chiedo per sicurezza, sapendo della sua famosa gelosia verso ogni ragazzo che mi giri attorno. Quando mi sono messa con Namjoon era diventato iperprotettivo e, molto probabilmente, pure lui se lo ricorda essendo che sta guardando Suga completamente terrorizzato per lui.
Scuote la testa, guardandomi come se fossi impazzita e incrocia le braccia al petto.
-Voglio solo vedere se hai scelto bene, anche se so perfettamente che tutti loro sono dei ragazzi perfetti. –si ferma a guardare Namjoon, gli sorride e gli dà una pacca sulla spalla. –Veh, guarda chi c'è. -
-Buongiorno. –saluta il ragazzo con una pronuncia italiana mai sentita da lui, sorprendendo mio padre.
-Da quando hai imparato l'italiano? –chiedo scioccata, rivolgendomi verso di lui.
-Non pensare chissà che cosa, so solo questo. -
Ridacchio divertita, poi mio padre riprende il discorso del fidanzato.
-Tu chi diresti? –chiedo per pura curiosità.
Passa velocemente lo sguardo su tutti i ragazzi, per poi fermarsi a fissare un determinato punto dietro di me.
-Kim Taehyung, conoscendo i tuoi gusti. -
Mi giro verso il ragazzo, trovandolo completamente scioccato alle parole di mio padre, e comincio a ridere come un cogliona mentre Suga mi lancia un'occhiataccia.
-Cosa vorrebbe dire "i tuoi gusti"? –chiede, facendomi ridere ancora di più.
-Ah, ma allora hai scelto il piccolo genietto. Min Yoongi. Cazzo, ha vinto tua madre un'altra volta. -
Strabuzzo gli occhi all'ultima frase.
-NM! Avevi ragione te, si fa Min Yoongi. –
-Papà! –urlo diventando completamente bordeaux. Lo ha detto veramente?! Che problemi lo affliggono?!
Sento alcuni dei ragazzi tossire alle parole di mio padre, diventato improvvisamente fluente in coreano, sconvolgendomi completamente.
Alla fine di tutta la fiera, invita i ragazzi in salone e mia madre porta del cibo e delle bevande per fare merenda. Non mangiamo da oggi a pranzo e sono già le cinque del pomeriggio. I miei si siedono sulle due poltrone, mentre io e i ragazzi ci sediamo sul divano, risultando due in più, ovviamente io e Kookie, e ci sediamo rispettivamente su Yoongi e su Taehyung.
-Hai sentito? Lei e Min stanno insieme. –dice mio padre a mia madre, bevendo poi un po' di the dal bicchiere.
Vedo il viso di mia madre illuminarsi e sento già le milioni di domande farsi avanti verso di noi. Do una pacca alle gambe di Yoongi, cercando un aiuto prima che questo finisca nel trash, ma mia madre non diventa neanche troppo invadente.
-Oh, complimenti! Vedi? Avevo ragione. –dice rivolgendosi a mio padre.
-Avete fatto una sfida? –chiedo divertita.
-Sì, pensavamo tu avessi un ragazzo perché non ci chiamavi più e vedevamo tutte le ARMY sospettare. Tuo padre ha scommesso Taehyung o Namjoon, io ero impuntata su Yoongi. Poi ti sei presentata con BamBam e pensavo che ti fossi messa insieme a lui, visto come ti guardava. -
Sento Suga sbuffare dietro di me e mi giro leggermente verso di lui, trovando una faccia scazzata e innervosita.
-Ma preferisco lui. –ammette mia madre.
-Grazie. –sussurra Yoongi, facendosi sentire solo da me e da Jimin, seduto di fianco a lui, che comincia a ridere.
-Da quanto state insieme? -
-Eh... -mi giro verso Yoongi non sapendo che rispondere.
-Facciamo circa due mesi e mezzo. –liquida velocemente.
-Non tanto! Che carini che siete. –ridacchio nervosamente e cerco di nascondermi dietro Suga nonostante sia proprio davanti a lui e seduta sulle sue gambe.
La conversazione continua così, pacificamente, fino a sera. Jin, come sospettavo, è rimasto a parlare molto con mio padre insieme a Namjoon; la Maknae Line, Hobi, io e Suga abbiamo speso l'intero tempo a parlare con mia madre del Bon Voyage, di come andassero le prove per il concerto, il prossimo album che uscirà tra poco e i vari posti che potremmo andare a visitare prima di essere vincolati dalle schedule.
Ovviamente abbiamo omesso il fatto che i ragazzi siano letteralmente scappati dalla BigHit e che siano qui abusivamente o mia madre non avrebbe finito di sgridarli per l'ora di colazione del giorno dopo.
Alla fine, abbiamo cenato assieme e ho accompagnato i ragazzi in hotel.
Mia madre però ha insistito che almeno Suga rimanesse a dormire a casa nostra. Risultato? Dorme da me. Ha unito i due letti, redendolo un unico matrimoniale, e ci ha lasciato tutta la privacy del mondo.
So che pensa male dentro di lei.
Fa bene.
Yoongi si sdraia di fianco a me, dopo aver chiuso la porta a chiave, e mi abbraccia da dietro come sin dalla prima volta che abbiamo dormito assieme ha fatto.
-Dopo tanti mesi e ancora sono un pupazzo. –dico ridacchiando, girandomi verso di lui e incontrando il suo viso a pochi centimetri dal mio. Mi guarda senza dire niente, osservandomi e analizzandomi per un minuto buono, poi mi lascia un lento bacio casto sulle labbra.
-Mi sei mancata. -
-Anche te, Yoongi. -
Dopo aver sorriso, mi bacia nuovamente, rendendomi conto però che quelli a seguire non saranno baci tanto casti.
Per comodità, mi metto sopra di lui, sedendomi sui suoi fianchi. Le sue mani cominciano a vagare lungo tutto il mio corpo. Con i denti, mi morde il labbro leccandolo subito dopo, facendomi aprire la bocca e approfondire il bacio, rendendolo più lussurioso. Ci sta andando piano, anche se sento dal suo respiro accelerato, dalle sue mani che vagano lentamente sul mio corpo, dai morsi che mi dà alle labbra che vorrebbe passare subito al sodo.
Poso le mie mani sul suo petto, cominciando a slacciargli la camicia da notte mettendo in bella mostra il suo petto, le lascio scorrere seguendo le linee del suo corpo e sento la sua pelle rabbrividire e diventare d'oca.
All'improvviso, si contraggono tutti i suoi muscoli e stringe tra le mani il mio sedere, facendomi rabbrividire e aumentare l'eccitazione dentro il mio corpo.
Inverte le posizioni con un colpo di schiena e si posiziona in mezzo alle mie gambe per aver migliore accesso ovunque.
Incomincia a palpare un seno mentre si sofferma con la bocca sul mio collo, lasciando dei lenti morsi, succhiando per poi soffiare sopra il punto, provocandomi dei brividi lungo tutto il corpo.
Mi era mancato tutto questo.
Mi toglie la felpa con un movimento secco e deciso e slaccia il reggiseno con una facilità vista da pochi.
Si lecca le labbra per poi fare la stessa cosa con il mio capezzolo, stringendo nella mano libera l'altro seno.
Butto la testa all'indietro mentre sento le sue mani dedicarsi completamente a me e la sua erezione premere sulla mia gamba.
Mi scappa un gemito e lui, per sentirne altri, fa scivolare la mano sulla mia intimità ancora coperta dai pantaloncini e comincia a massaggiare lentamente facendomi appesantire il respiro e aumentare la frequenza dei gemiti.
Mi toglie i pantaloncini e le mutande insieme, tornando poi alla parte superiore, lasciando una serie di baci umidi a partire dal seno fino a finire vicino alla mia intimità.
Torno poi a dedicarsi alle mie labbra, mentre una mano scivolò fino a sfiorare con le dita la parte più sensibile del mio corpo.
Dopo aver dato abbastanza attenzioni, si allontana per raggiungere il suo portafoglio appoggiato sul comodino e prendere un profilattico.
Sempre armato.
Con veloce movimento si toglie pantaloni e boxer, buttandoli successivamente sul pavimento e strappando con i denti la bustina, posizionando il contenuto sul suo membro eretto.
Deglutisco, non riuscendo a staccare i miei occhi dai suoi movimenti e da quel corpo diventato leggermente muscoloso.
Si avvicina nuovamente a me, guardandomi negli occhi come per cercare un consenso, che finisce per essere un sorriso da parte mia.
Entra dentro di me, cominciando subito a muoversi.
Inizio a seguire i suoi movimenti, facendo scontrare i nostri bacini, procurandomi un intenso piacere. Degli ansimi da parte mia riempiono la stanza e, preso dall'eccitazione, decide di aumentare le spinte, facendomi urlare. Urla che blocca immediatamente lui con la bocca, per evitare che qualcuno ci senta.
La mia schiena si incurva, aderendo di più al corpo del ragazzo, sentendo la sua presenza farsi sempre più spazio dentro di me.
Delle scosse elettriche cominciano a vagare per il mio corpo in cerca di scaricarsi in un unico colpo e comincio a sudare.
Il piacere mi pervade non appena trova il punto più sensibile e dei gemiti incontrollati cominciano ad uscire dalla mia bocca, facendomi impazzire completamente sotto i suoi movimenti.
Anche dalle sue labbra, cominciarono ad uscire degli ansimi e dei gemiti mai sentiti, portando la mia eccitazione a livelli estremi e sentendo un calore pervadere improvvisamente tutto il mio ventre.
-Y-Yoongi. –gemo.
Aumenta ulteriormente la velocità, chiaro segno di essere al suo culmine e, dopo quattro spinte decise, raggiungiamo entrambi l'orgasmo.
Le scariche elettriche nel mio corpo pervadono il mio corpo di brividi, scaricandosi assieme al ragazzo, che rimane in quella posizione per qualche secondo, dando modo sia a me che a lui di riprendere fiato e di calmarsi.
Poco dopo si accascia di fianco a me, togliendosi il preservativo, per poi rivolgere tutta la sua attenzione su di me.
Dopo minuti indecifrabili a guardarci, posa una mano sui miei capelli accarezzandoli dolcemente prima di sussurrarmi un "ti amo" e accoccolarsi a me, tirando su le coperte.

Ok, come al solito non sono brava a scrivere le scene smut, ma molti l'avevano richiesta e quindi almeno per il "semifinale" dovevo farla.
Ci sentiamo in questi giorni, spero prima di lunedì (inizio scuola), con l'ultimo capitolo.
Non ci sarà il sequel, per motivi che capirete da soli, e niente. Subito dopo questa uscirà la nuova storia che ho già in mente. Quindi, aspettatevela :D

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now