57°Capitolo ◘ Travel

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57. Travel

POV SUGA

-Suga Hyung, dai, aspettiamo una settimana. –mi dice Jimin, evitando che la porta di ingresso sbatta, poggiando una mano su di essa. Mi dirigo a passo veloce in cucina, dove si trovano tutti i ragazzi e apro il frigo di scatto, facendo stridere il gancio.
-Ehi, ora ti calmi o ripaghi tu il frigo. –dice Jin, facendomi girare e lanciargli una occhiataccia. Non è il momento, proprio non è il momento.
-Che ha? –chiede Jin a Jimin, che è appena entrato in cucina con uno sguardo piuttosto serio e preoccupato.
Prendo della birra e richiudo violentemente il frigo, sentendo nel frattempo le occhiatacce di Seokjin trapassarmi da parte a parte.
-I manager non gli hanno dato il permesso di partire per l'Italia, di nuovo. -
Sbatto il bicchiere di vetro sul bancone, sbeccando uno dei lati e comincio a versare la birra, fregandomene pienamente.
Non ci posso credere che non me lo abbiano permesso. Cosa costa a loro? Posso anche andarci da solo, tanto abbiamo finito le esibizioni e queste settimane non faremo niente, soprattutto quando la prossima partiremo per fare il Bon Voyage in Italia.
Però, una settimana, io non la posso aspettare.
Prendo il bicchiere tra le mani e butto giù tutto il liquido giallastro presente dentro esso in un fiato.
Quando riappoggio malamente il bicchiere sul bancone, sento la mano di Jin legarsi al mio polso.
-Ho detto di calmarti. Siediti Yoongi. –la sua voce è bassa, seria come mai e sembra pronto a urlarmi addosso se necessario.
Lo guardo negli occhi per qualche secondo, confermando i miei pensieri, e obbedisco andandomi a sedere di fianco a Hoseok, che mi guarda preoccupato.
-Sto bene, che hai da guardarmi così? -
Distoglie lo sguardo da me senza dire niente e lo posa su Jin, che poggia le mani sulla tavola e si gira per guardare a Jimin.
-Jimin, ti siedi anche te? -
Si vede il ragazzo scattare sull'attenti e correre al suo posto, rischiando di scivolare per terra come suo solito.
Una volta tutti seduti, Jin comincia a parlare. –Da quello che ho capito, ti hanno detto di nuovo di no. – si rivolge a me.
Annuisco leggermente. –Esatto. -
-Non è che possiamo fare molto, dovremo aspettare una settimana. –incrocia le braccia al petto e fa qualche passo indietro, appoggiandosi alla penisola della cucina.
-Io non posso aspettare una settimana, Jin Hyung. –intervengo, picchiettando l'indice sulla dura superficie del tavolo.
-Ma dovrai, se ti hanno detto di no ci sarà un motivo. –ribatte.
-E se ci andassimo da soli, senza manager? –si intromette improvvisamente Taehyung.
-Ma sei impazzito? E se ci riconoscono? –dice Hoseok.
-Basta non mettersi la mascherina e gli occhiali. Mettiamoci un cappello e basta, attiriamo meno l'attenzione. –Dice Jungkook.
-Abbiamo già preso l'aereo da soli una volta, possiamo farcela anche questa volta. –Jimin sembra più convinto di questa soluzione.
-Quando partiamo? –chiede Namjoon, deciso a far funzionare questo piano.
-Fermi tutti, avete veramente intenzione di fare questa pazzia? I manager ci uccideranno. Non possiamo aspettare una settimana?-
-Abbiamo aspettato fin troppo, TN ora è la nostra priorità assoluta, prima dei nostri manager e di tutti gli altri. –dico guardando bene negli occhi Seokjin sperando che, facendo così, lo convinca almeno un po' ad unirsi con noi.
Ci pensa su per qualche secondo, poi annuisce. –Va bene, ci sto. Preparatevi, io prenoto i biglietti online per perdere meno tempo possibile. -
Una scarica di adrenalina attraversa tutto il mio corpo quando le mie orecchie sentono il consenso di Jin nell'andare.
Mentre tutti gli altri si precipitano alla velocità della luce nelle loro camera, io mi alzo lentamente dalla sedia, ancora incredulo, e raggiungo il più grande che nel frattempo aveva tirato fuori il suo portatile e stava già cercando dei biglietti aerei.
-Non ti vai a preparare? –chiede distrattamente, troppo concentrato sul monitor per darmi la sua completa attenzione.
-Grazie, Jin hyung. –dico semplicemente.
Per me è sempre stato molto importante avere il suo sostegno, per la maggior parte delle cose che faccio. È un fratello maggiore per me, quindi il suo consenso e sostegno è di vitale importanza.
-Tutto per voi, e per TN. –

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