36°Capitolo ◘ Explanations

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36. Explanations

Lo guardo completamente travolta dalle sue parole. I suoi occhi luccicano per via della luce che viene irradiata dal palo dietro di me, davanti alle altalene. Mi accarezza delicatamente la schiena, facendo scontrare i ciondoli dei braccialetti e provocando un suono per me a dir poco rilassante.
-E no, non sto esagerando. Lo so, Ti amo è una parola grossa, ma per quello che provo io non ce altra frase che possa descriverlo. Ora come ora, non posso dire che tu mi piaccia solamente, forse anche solo un mese fa potevo dirlo, ma in questo momento so per certo che non mi piaci. -
Vado avanti e indietro con lo sguardo tra le sue labbra e i suoi occhi che puntano i miei con così tanta forza da farmi rabbrividire. Non posso fare altro, visto che la mia bocca è chiusa dalla sua voce e i miei occhi incatenati alla sua figura.
Alza una mano e la posa vicino al mio orecchio, accarezzando col pollice la mia guancia lentamente, osservando ogni mio piccolo dettaglio.
-So perfettamente che Namjoon non accetterebbe questa nostra relazione, forse neanche la nostra agenzia, ma nonostante io abbia provato con tutte le mie forze a starti lontano, non ci sono riuscito. Vederti avvicinare a Jungkook nei giorni di lontananza mi ha provocato una tale rabbia interiore che è esplosa nello stesso momento in cui lo hai baciato. -
Il mio sguardo diventa improvvisamente più serio e le mie mani percorrono lentamente la linea della sua spalla, risalendo fino a toccare i capelli nel coppino e stringerli dolcemente tra le mie dita.
-Non mi tradirai mai, vero? -chiedo.
-Dovresti conoscermi, TN, come potrei tradire una delle persone che più amo al mondo? -
-Non mi racconterai bugie, vero? -
-Piuttosto che farlo rimarrò zitto. -
-Tutto questo rimarrà segreto ai ragazzi? -
-Fino a quando non ti sentirai pronta. -
Risponde a tutte le domande senza un attimo di esitazione, senza alcun tremore nel tono e senza staccare lo sguardo dal mio. Questo è quello che chiamano parlare col cuore.
Rispondere immediatamente, parlare senza pensare e guardare dritto nell'anima di una persona.
Parlare col cuore è qualcosa che solo i pochi che stanno sperimentando il vero amore possono praticare. E Yoongi lo sta facendo esattamente davanti a me.
Lo resto a guardare, col suo volto tra le mie mani e il suo cuore davanti a me.
-Yoongi. -lo chiamo.
-Hm? -mi guarda interrogativo, gli occhi lucidi risplendono nel buio della notte, illuminati dal lampione dietro di me.
-Sono completamente e infinitamente fottuta. -
Corruga la fronte e mi guarda stranito. -Co-
-Ti amo anche io, non sai da quanto e, sinceramente, nemmeno io. Da quando ti vedevo dalle videochiamate di Namjoon, da quando ti vedevo ballare sul palco, da quando apparivi e incominciavi a buttare fuori la tua intera vita attraverso le canzoni che scrivevi, da quando rimanevi semplicemente lì, fermo, davanti alla telecamera, e mi fissavi negli occhi senza nemmeno saperlo. Lì è stata la prima fase, mi sono innamorata della tua prima metà. Suga.
La seconda fase è quando ho conosciuto la tua seconda metà, Min Yoongi. Quando ti ho stretto la mano, la prima cosa che ho pensato è di diventare tua amica, di avvicinarmi a te. Pian piano ci sono riuscita e, ad ogni tua parola, ad ogni tua mossa sincera, sono lentamente caduta completamente ai tuoi piedi.
Posso dire di amare due persone, Suga, l'idol, e Min Yoongi, il ragazzo di Daegu. -
Mi guarda.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Le catene dell'altalena tintinnano sotto le mie mani quando sono costretta ad aggrapparmici per evitare di cadere mentre i grilli conducono un mini concerto negli alberi e nei cespugli del parco.
-Andiamo, i ragazzi si staranno chiedendo dove siamo andati. -dice sciogliendo il bacio.
Annuisco e scendo dalle sue gambe. Nel frattempo, lui si alza dall'altalena e mi prende per mano, incominciando ad incamminarsi verso casa.
Chiudo gli occhi, fidandomi della guida della mano di Yoongi, e mi beo del venticello che investe dolcemente le nostre figure ingoiate nel buio della notte, con come punti di riferimento alcuni lampioni sparsi in giro per la stradina un po' lontana dai grattacieli di Seoul.
-Ti sta squillando il cellulare. -mi avverte il ragazzo.
Apro gli occhi e li punto sulla borsetta che mi sono portata appresso per evitare di tenere tutto in mano e perdere potenzialmente qualcosa.
Lo tiro fuori e leggo nel display il nome di BamBam. Sento Suga sospirare più forte del normale, facendomi così capire che ha letto il nome.
-Rispondi pure. -dice con una calma quasi allarmante. Non c'è seccatura nel suo tono, quindi decido di rispondere e di non rimanere in conversazione troppo a lungo.
-Ehi. -rispondo titubante aspettandomi un tono serio e stanco, ma ritrovando invece un tono dolce e calmo.
-Girati. -
Lascio di istinto la mano a Suga e mi giro di scatto per guardare dietro di me, riconoscendo da lontano i capelli scuri del ragazzo e gli occhi neri penetranti.
-Non ci hai ancora parlato, vero? -chiede il ragazzo di fianco a me, con un tono piuttosto serio.
Lo guardo di sottecchi mentre vedo BamBam avvicinarsi. -Direi di no, hanno il concerto e sono impegnati. -rispondo a tono.
Sbuffa e si gira pure lui verso il ragazzo, che adesso si trova davanti a noi.
-Buonasera, TN, Yoongi hyung. -fa un leggero inchino.
Suga fa un sorriso sghembo e forzato per poi inumidirsi le labbra e guardare me.
-Che ci fai qui? -chiedo dolcemente.
-Facevo un giro prima di ritornare a casa. È da qualche settimana che non esco, sai, per via del tour. -
-Come stanno andando le prove, tutto bene? -
-Sì, siamo prontissimi per il tour che ci sarà dopo domani qui. -
-Dovrete essere molto emozionati, Jackson sta mangiando? -
Annuisce e fa sprofondare le mani nelle tasche, scuotendo la testa per togliere il suo ciuffo dagli occhi.
-Vi lascio continuare la vostra passeggiata, ti volevo salutare. -si rivolge a me.
-Ok, ah poi ti dovrò parlare. -dico fermandolo prima che possa fare qualsiasi passo.
-Di quella cosa? -chiede asserendosi improvvisamente.
Annuisco e lui sorride leggermente.
-Ok, va bene, aspetterò una tua chiamata allora. -
-Buonanotte BamBam. -lo saluto e lui mi fa cenno con la testa, ritornando sui propri passi e prendendo un vicolo portante verso la strada principale di Seoul.
-Dovevi parlarci prima. -dice serio, quasi infastidito. Mi guarda nella periferia del suo campo visivo, mentre tiene la testa volta avanti a noi.
-Te l'ho già detto, stanno preparando il tour, non posso distrarlo, è troppo importante. -
Sospira distoglie lo sguardo da me.
Io mi piazzo davanti a lui per fermarlo e parlare, prima che tutto questo si trasformi in una litigata. Di sicuro litigare è l'ultima cosa che voglio in questo momento. Voglio godermi questo momento con lui, finire questo appuntamento nel migliore dei modi e andare a dormire insieme in tranquillità, come facciamo da mesi oramai. Gli prendo le mani e le porto vicino al mio petto, per appoggiarci qualche secondo le labbra, sentendo la loro particolare freddezza.
-Glielo dirò domani, prima di partire per Los Angeles lo farò, io ti amo Yoongi, non pensare che cambierò idea neanche per un secondo. -
Mi guarda negli occhi. -Io mi fido di te, TN. -
-Bene, allora prenderai come per certo che io amo te, soltanto te, e dopotutto quello che ho passato in questo mese dove tu mi ignoravi e facevi avanti e indietro tra me e Suran, non cambierò di certo idea. Ti amo troppo per fare una cosa del genere. -
-Ora come ora, se mi lasciassi, potrei morire. -sussurra dopo un momento di silenzio.
-Non lo farò. Te lo giuro. -

Entro nella sala prove a passo lento ma sicuro, provocando uno scricchiolio sul pavimento sotto i miei piedi.
Il primo a girarsi è Jackson, che mi corre incontro, interrompendo l'allenamento, e prendendomi in braccio di peso al volo.
-Jackson! -caccio un urletto di sorpresa sorridendo, sentendo le sue braccia forti tirarmi sopra la sua testa.
-Sei venuta a salutarci! Pensavo non venissi. -dice rimettendomi giù per poi accarezzarmi dolcemente i capelli.
-Non sparisco per due settimane senza dirvi nulla, ma non sono qui solo per questo. - tutti si avvicinano a me e lancio un'occhiata a BamBam. -Devo parlare con lui. -lo indico col mento. -Però prima vi saluto tutti. -sorrido abbracciando per primo Jackson e per ultimo Mark, prendendo poi da parte BamBam in una stanza dove nessuno ci possa sentire.
-Non penso siano buone notizie, vero? -mi chiede direttamente. In tutta risposta scuoto la testa abbattuta e lui fa un sorriso sghembo.
-Non ti preoccupare, non cambierà nulla tra di noi. -mi rassicura, poggiando una mano sulla mia spalla.
-Ti ho imparato a conoscere, sei un bravissimo ragazzo, simpatico, gentile, pazzo, ma non riesco a staccarmi da-
-Suga hyung, immaginavo, tranquilla, capisco. -ha gli occhi lucidi, ma sta cercando di fare il forte. Quello che prova per me è reale?
Poso una mano sulla sua guancia e sorrido.
-Ti voglio bene, molto bene, guarderò il concerto da Los Angeles, in qualche modo ce la farò, sono sicura che sfonderete. -
Annuisce poggiando la mano sulla mia e scostandola dolcemente, avvicinandola poi al suo petto.
-Ti voglio bene anche io, stammi bene e goditi il viaggio. -
Annuisco. -Meglio che tu ritorni alle prove, ci vediamo tra due settimane. -Lascia scivolare la mia mano tra le sue dita e mi sorride.
-Ciao bellissima. -

╠ SUGA ╣○ Looks ○Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz