15°Capitolo ◘ Studio

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15.Studio

Guardo il display del cellulare che sta vibrando tra le mie mani e compare il nome di Suga. Perché mi chiama se è nell'altra stanza?
-Sì? -chiedo accettando la chiamata.
-Hai intenzione di venire in studio o mi vuoi far aspettare natale?- chiede con voce scocciata.
-Mi scusi, non sapevo mi stesse aspettando. -dico facendo una voce da presa per il culo.
-Muoviti. -detto questo chiude la chiamata e metto il cellulare in tasca sbuffando.
-Chi era? -chiede una voce dietro di me, facendomi spaventare. Mi giro e mi ritrovo faccia a faccia con Taehyung, mezzo nudo e bagnato. L'occhio mi cade su l'unico asciugamano che riesce a coprirlo, legato attorno alla vita.
-Tae...perché sei mezzo nudo? -chiedo guardando poi i suoi capelli scompigliati e ancora umidicci.
-Sono appena uscito dalla doccia. -risponde prendendo per un lembo l'asciugamano che ha attorno al collo e sfregandolo contro il lato destro della sua chioma.
-V hyung... -lo chiama Jungkook comparendo da dietro il muro del corridoio degli studio. Oh mio Dio, pure lui è appena uscito dalla doccia.
-Vi siete fatti la doccia insieme? -chiedo guardandoli, facendo notare a Jungkook la mia presenza alzando i suoi occhi dal cellulare.
-C'erano anche Hobi hyung e Jiminie. -risponde il più vecchio tra i due.
-Ah. -tutto ciò che mi esce dalla bocca è questo. Per loro è così naturale che mi ha lasciato di spiazzo.
Mi fermo qualche secondo a guardare Jungkook. Ha la mia stessa età ma sembra il più grande di tutti. Ha dei muscoli spaventosi e le vene sul braccio sono più evidenti che mai; molto probabilmente l'acqua calda le ha fatte dilatare e risaltare ancora di più.
-Terra chiama TN. -mi chiama Taehyung schioccando le dita davanti a me. -Chi era prima? -
Tiro un sospiro di sollievo per non avermi chiesto cosa stessi guardando, anche se fosse ben evidente.
-Suga. -rispondo cercando di evitare di soffermarmi sulla loro pelle scoperta. Fanculo alla loro "pancia", scusa del cacchio per non svestirsi sul palco.
-Suga hyung? Ma non era nel suo studio? -chiede Jungkook avvicinandosi. Statemi lontano te e i tuoi addominali scolpiti.
-Infatti. -dico facendo finta di niente alzandomi.
-Ti ha chiamato per evitare di alzarsi? -chiede ridacchiando.
Annuisco mi fermo prima di andarmene.
-Comunque non se la beve nessuno la vostra scusa della pancia. -dico indicando con lo sguardo il loro corpi.
Guardano in basso poi si lanciano un'occhiata. -A te hanno già beccato. -punto un dito sul maknae. -A Tae...ci stanno provando.-
-Siete inquietanti. -commenta il secondo.
-Siamo ARMY, è diverso. -gli faccio l'occhiolino.
-Come avrebbero fatto a beccarmi? -chiede curioso il bruno. Sorrido divertita e prendo nuovamente il cellulare tra le mani. Ne avevo di quelle foto, a migliaia.
Mi avvicino di nuovo a lui e gli mostro alcune fan cam dove ingrandiscono sul suo addome nella parte di Blood Sweat & Tears, proprio nel momento in cui si alza la maglietta.
Si mette una mano sugli occhi e incomincia a ridere.
-Dove trovi ste cose? -chiede imbarazzato.
-Instagram, Twitter...dovreste seguire le vostre fan, ci sono cose inquietanti ma che fanno morire dal ridere. -
-Ne prendo nota... -commenta Tae.
Ridacchio divertita, poi però sento aprirsi improvvisamente una porta e un urlo. -PORCA TROIA TN TI MUOVI A VENIRE?! -
Mi irrigidisco di colpo mentre i ragazzi mi guardano completamente sconvolti.
Mi giro lentamente e lo vedo appoggiato allo stipite del suo studio, con le braccia incrociate e un cipiglio sulla fronte.
-E perché voi due deficienti siete nudi? -chiede rivolgendosi ai due ragazzi, che si raddrizzano completamente, spaventati dal suo tono severo.
-Doccia. -risponde velocemente Taehyung.
Intanto io mi sono affiancata all'albino, che sbuffa leggermente ed entra in studio.
-Vuoi un calmante? -chiedo sedendomi sul divanetto mentre chiude la porta. Mi lancia uno sguardo gelido e si va a sedere sulla sedia davanti al computer. -Quindi? Cosa volevi farmi sentire? -chiedo sistemandomi per bene.
-Questo. -clicca un pulsante all'improvviso e dalle casse parte un suono dolce, rilassante e poi la voce di Taehyung mi travolge.
Un sorriso compare sul mio volto automaticamente mentre guardo il vuoto, godendomi il suono della voce di Suga, che in questo momento sta rappando.
-È quella canzone dove ti ho aiutato... -dico finita la sua parte, sovrastando le voci dei ragazzi che continuano però a scorrere.
-L'abbiamo registrata, messa a posto ed è stata inserita nel prossimo album. -
Rimango nuovamente in silenzio, questa volta più a lungo, fino a quando non arriva Namjoon, con la voce più bassa e rilassante che abbia mai sentito provenire dalle sue corde vocali. I brividi cavolo, i brividi.
Mi passo una mano sul braccio per calmare quel leggero brivido che scuote il mio corpo insistentemente.
-Ti piace? -chiede una volta finita, cliccando nuovamente quel tasto per evitare di farla ripartire.
Mi alzo una manica e metto in mostra la pelle d'oca.
-Ti basta come risposta? -chiedo.
Sorride e guarda in basso, come per nascondere la sua reazione.
-Titolo? -chiedo all'improvviso, tirandomi giù la manica.
-Let me Know. -
(Ragazzi, lo so che è già uscita da tempo, ma mi era sembrato molto carino pensarla così per...determinate cose che poi capirete. Quindi fate finta che non sia ancora uscita :D)
-Bello, mi piace. -sorrido nuovamente. C'è un momento di silenzio, nel quale io mi alzo e mi affianco a lui, seduto sulla sedia.
-Hai fatto un ottimo lavoro, come al solito. -
-Ah, se non ci fossi stata te. -dice girandosi con la sedia verso di me e aprendo le gambe così che possa parlarmi da vicino.
Gli poso una mano sulla fronte e lui mi guarda stranito.
-Mi sa che lo svenimento di oggi ti ha fatto male. -dico seria.
-Ma che cogliona... e poi non sono svenuto. -
-Sei collassato. No seriamente, non è normale che tu dica ste cose. -dico sedendomi su una sua gamba per essere più comoda.
-Ho solo detto che il merito è anche tuo, non ho incominciato a dire cose smielate. -mi passa una mano dietro la schiena per tenermi meglio e mi avvicina leggermente a lui.
Sembro una bambina sulle gambe di babbo natale, la capigliatura tanto è dello stesso colore.
-Per te lo sono, fidati. -
-Ahh, smettila. -guarda in basso e, con la mano libera, incomincia a giocare con la cerniera della felpa nera che ho indosso. Io nel frattempo ne approfitto per portare la mano esattamente dietro il suo coppino e incominciare ad accarezzare i suoi capelli. Non so perché ma adoro farlo, sono troppo morbidi. È uno dei pochi che me lo permette al di fuori della preparazione prima di un concerto e se la gode pure.
Poggia la testa contro la mia spalla mentre io continuo a fargli le carezze. Non avrei mai pensato di poter diventare così vicina a Yoongi, ma proprio mai. Avevo pensato a tutti gli altri, ma a lui no. Sono riuscita a scoprire una parte di lui che solo io e gli altri 6 ragazzi presenti in questa casa sanno l'esistenza.
-Sei stanco, eh. -sussurro nel suo orecchio, poggiandomi a mia volta sulla sua testa.
-Se continui così mi addormento seriamente. -dice alzando la testa, trovandoci così a una distanza minima. Mi guarda inizialmente negli occhi, poi lo vedo guardare per qualche secondo più in basso, verso le mie labbra. Il mio cuore si è già fermato da qualche secondo mi sa.
Il campanello dello studio suona improvvisamente, spaventando sia me sia il ragazzo e allontanandoci di colpo.
-Vado...ad aprire. -dice facendomi spostare dalle sue gambe e andando verso la porta.
Intanto sento le guance arrossarsi e mi butto a pancia sotto sul divanetto, affondando la faccia su uno di quei bei cuscini sopra esso.
Sento la porta sbloccarsi e una voce, che riconosco come quella di Hobi.
-Che c'è? -chiede l'albino.
-Ero venuto a controllare se stessi bene, mi hai fatto spaventare oggi in sala prove. -
La voce stanca e bassa di Suga contrasta perfettamente con quella squillante ed energetica di Hoseok. La SOPE è una delle ship che preferisco.
-Sto bene, ora che ho mangiato sto bene. -dice.
-Bene, allora io vado a letto. -dice il rosso.
-Notte. -dice Suga.
-Buonanotte. -
Richiude la porta e sospira, tornandosi a sedere.
Non rialzo lo sguardo dal cuscino per paura di guardarlo negli occhi. Che cosa era stato quello di prima? No seriamente, che era? Sembrava quasi ci stessimo per baciare.
-TN. -sento i miei peli rizzarsi all'improvviso e mugugno un qualcosa come un "eh" per fargli capire che io sia ancora sveglia.
-Andiamo a letto? -
A primo impatto la mia mente pensa malissimo e mi va di traverso la saliva, facendomi incominciare a tossire come se non ci fosse un domani.
Mi alzo per non morire soffocata e mi siedo sul divanetto.
-Oi, tutto a posto? -chiede avvicinandosi.
-BENISSIMO. -dico con voce strozzata per via dei resti di saliva nella mia gola.
-Non mi sembra. -alza un sopracciglio mentre mi picchietta leggermente sulla schiena per aiutare a liberarmi.
-Andiamo a letto che è meglio. -dico dopo essermi calmata e uscendo per prima dal suo studio.
Perché io devo sempre avere la mente perversa nei momenti meno opportuni?
Saliamo le scale e lo accompagno fin dentro camera sua. Jin non c'è, molto probabilmente sarà a badare ai ragazzi o sarà nel suo studio.
Mi siedo sul suo bel letto nero pece mentre lui si cambia dietro la libreria di Jin.
-Ti vergogni? -chiedo facendo un ghigno mentre si infila la maglietta.
-Mettiamola così: non ho il fisico di Jungkookie. -dice comparendo all'improvviso e buttandosi direttamente sul letto, senza neanche preoccuparsi della mia presenza.
-Kookie è inumano. -dico ripensando a quello che ho visto prima. Altro che dopati.
-Vuoi dormire qua? -chiede.
Mi giro e lo guardo negli occhi. Me lo ha chiesto seriamente, senza nessun secondo fine.
-No, tranquillo. -
-Per me non è un problema. -alza le spalle.
-Domani mi devo svegliare presto... devo uscire con Jackson e Namjoon. -
-Ok puoi andare. -il suo tono cambia e diventa seccato. Si gira dall'altra parte per non guardarmi e si copre con le coperte.
-Yoongi... -gattono fino ad arrivare a lui e lo guardo dall'alto. -Sei geloso? -chiedo alzando un sopracciglio incuriosita.
-Pfft, ma vattene va. -
-Appena avrai un po' di tempo starò anche con te, ma sei sempre impegnato. -
-Infatti ti sto chiedendo di rimanere qua. -si gira e mi guarda. Uno sguardo strano, intenso, che mi trapassa da parte a parte per scrutarmi dentro. Brivido.
-E io ti sto dicendo che non posso perché ti sveglierei presto senza alcun motivo. -
-Fa quel che ti pare. -sbuffa per poi chiudere gli occhi e non calcolarmi più.
Sospiro e rimango qualche secondo a guardarlo. Gli passo una mano sul braccio, accarezzandola, augurandogli la buonanotte ed esco dalla stanza.
Bipolare. Bipolare.


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