38°Capitolo ◘ Preparation

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38. Preparation

-SO WHAT. –urlo per tutta la stanza mentre prendo un ombretto decente da mettere a Suga. Sì, questa volta nel giro di scommesse e di sasso, carta e forbici per decidere chi sarebbe venuto sotto mano mia, ha vinto lui. Jungkook ci è rimasto particolarmente male perché, essendo un'esibizione molto importante, non sarò io a truccarlo ma una delle nuove arrivate. E non è solo per rallegrarlo che sto cantando, ma anche perché ho deciso di attaccare il mio cellulare alle casse e mettere a tutto volume il loro nuovo album. L'ho sentito tutto recentemente, ma mi sono rifiutata di sentire l'Outro, facendomi rimanere un'ansia abbastanza fastidiosa nell'animo.
Sento Jungkook ridacchiare al mio tentativo di imitare la sua voce, fallendo miseramente, come ci si sarebbe dovuto aspettare.
La canzone si ferma e non avanza all'ultima canzone, facendo rimanere tutti sorpresi.
-E l'outro? –chiede Hoseok, guardandomi dalla periferia della sua visuale per via della sua costrizione al totale congelamento del suo volto per via del lavoro preciso della stylist.
-Non l'ho ancora ascoltata e non ho intenzione di ascoltarla in tempo breve. –rispondo, posizionandomi poi davanti al volto di Suga per poi incominciare a passare leggermente l'ombretto marroncino sulla riga dei suoi occhi, cercando di rimanere particolarmente leggera.
-Ma perché? –chiede Suga parlandomi con tono da farmi sembrare una completa deficiente.
-Perché so che è una bomba, esattamente come Fake Love, e ho intenzione di sentirla Live. Quindi mi dispiace ragazzi, la ascolterò durante uno dei vostri concerti che ci saranno a settembre. –sarà una delle sofferenze più atroci della mia vita, ma quando la sentirò Live sarà una delle esperienze più belle della mia vita.
-Certo che te non sei proprio normale. –commenta il ragazzo guardandomi male con il solo occhio aperto in quel momento, visto che l'altro era occupato a stare completamente immobile per via del pennello che passava velocemente sulla palpebra, colorandola.
-La normalità è per tutti, la pazzia è solo creatività. –rispondo semplicemente passando all'altro occhio. Sono in modalità turbo per via dell'ansia dei Billboard e ho preparato dei vestiti per i ragazzi che sono un tocco di classe.
-Sei molto concentrata oggi, sei in ansia o cosa? –
-Sì che lo sono. –rispondo.
-Non dovrebbe essere il contrario? Siamo noi quelli che saliranno sul palco. –dice sorridendo leggermente.
-Sono molto empatica. –faccio una pausa, nella quale lui sospira esasperato. –E poi sono io che vi faccio belli, quindi il vostro aspetto dipende anche da me. -
-Ma noi siamo belli di natura. –alza le sopracciglia e apre gli occhi, facendomi allontanare col pennello e intanto controllare cosa io gli stia facendo agli occhi.
-Sì, sì, comunque ho finito. –chiudo la scatoletta che conteneva l'ombretto. –Ah no, il burro cacao. –mi giro da ogni parte. Lo trovo in un beauty appoggiato di fianco a Jungkook e mi avvicino per prenderlo, controllando intanto come se la sta cavando la nuova stylist.
-Bel lavoro, Vahan. –sorrido dolcemente, facendole l'occhiolino, mentre sistema delicatamente e minuziosamente i capelli di Jungkook. È molto brava, dovrebbe solamente velocizzarsi un po', ma essendo una delle prime volte va benissimo così, abbiamo tempo.
Vahan, ovviamente, non è coreana, è Thailandese ed è stata presa insieme alla sua migliore amica, Deng. Sono tutte e due delle ottime Stylist, anche se i tre rapper hanno incominciato a scrivere una canzone ispirata a Deng, chiamandola appunto Ddaeng. Non si sa come ma li ha ispirati.
-Di che state parlando? –chiedo curiosa sentendoli parlare tra di loro di un argomento abbastanza strano.
-Del suo nome. –dice la ragazza. –Cosa significa Jungkook. -
-So solo che Jung vuol dire silenzioso e Kook nazione, ma il nome Jungkook... -penso ad alta voce.
-Vuol dire creativo e originale. –mi interrompe il mio coetaneo.
-Yah, e il tuo Vahan? -
-Il mio è molto semplice, vuol dire dolce. -
-Aw, proprio come te Vahan. –dico con una vocina di qualche tono più alto del normale.
Sorride divertita, mentre il maknae mi guarda sconvolto per la mia voce alterata.
-È inutile che mi guardi così, tu canti con questa voce. –dico ritornando da Suga, che si mette a ridere come un cretino, mentre Jungkook mi guarda tra l'offeso e il sconvolto. Rido sotto i baffi mentre giro il ragazzo verso di me e mi chino aprendo il lucidalabbra, mettendoglielo poi sulle sue labbra già rosee.
-Almeno la ascolterai Ddaeng? –chiede.
-Prova a parlare un'altra volta e ti castro, mi hai fatto sbavare, coglione. –dico prendendo un fazzoletto e togliendo la sbavatura dalla sua pelle. –Comunque sì, quella sì. –
Una volta finito, mi alzo e mi guardo attorno, per controllare che tutto stia andando perfettamente. Yoongi si va a cambiare, e io faccio una passeggiata dietro ogni postazione dei ragazzi. Le ragazze stanno facendo un lavoro a dir poco perfetto, addirittura migliore di quello delle precedenti, e i ragazzi sono veramente bellissimi.
Vahan finisce Jungkook e lo manda a cambiare, porgendogli i vestiti che ho deciso io. Per la fretta e la paura, ho deciso di scegliere i vestiti di tutti senza consultare le nuove ragazze, scusandomi poi subito dopo ma avendo il loro consenso sulla scelta.
Si butta sulla sedia a fianco la mia, aspettando il ragazzo insieme a me, e sospira pesantemente.
-Tutto bene? –chiedo ridacchiando divertita dalla sua espressione distrutta.
-Ah, io sì, ma che ansia. –risponde buttando la testa all'indietro, completamente distrutta mentalmente.
-Ti capisco, anche se oramai ci ho fatto l'abitudine -
-La loro allegria però ti toglie tutti i mali, sono dei ragazzi d'oro. -
Annuisco, completamente d'accordo con le sue parole. Li guardo uno ad uno, facendomi catturare da uno dei sorrisi di Namjoon e dalle sue fossette. Lo fisso per un po', fisso quel sorriso che mi ricorda tanto quel ragazzino goffo e timido, quel ragazzino che mi ha aiutato a crescere e a superare le difficoltà della vita, quel ragazzino che era innamorato pazzo di me. Sì, Namjoon era innamorato di me e io di lui, nonostante la nostra differenza di età, mi ha voluto talmente tanto bene da trasformarlo in qualcosa di enorme, in qualcosa che noi due non potevamo neanche immaginarci. Poi se ne andò, venne preso da un manager della BigHit e non lo vidi per tempi lunghissimi. Ogni volta che ci chiamavamo, ogni volta che ci vedevamo, sentivamo che quel sentimento fattosi più piccolo col tempo di lontananza, si ripresentava più forte di prima. Poi io me ne andai dalla Corea e lì ci separammo. Continuammo a sentirci, ma quel sentimento si affievolì, fino a quando non divenne un ricordo talmente tanto prezioso da metterlo in una parte del cuore e tenerlo lì, fermo, prima che potesse sparire del tutto.
-Oh, eccoli. –Vahan si alza andando incontro ai due ragazzi appena usciti dai camerini. Mi alzo pure io per andare a controllare i vestiti di Suga. Metto a posto la camicia leopardata sotto infilandola per metà nei pantaloni e per metà lasciandola fuori. Sistemo il colletto del bomber nero e dorato e gli sciolgo il nodo tra i suoi capelli e l'orecchino pendente che si era messo.
-Perfetto. –dico posando le mani sul suo petto e sorridendogli. Mi sorride di rimando e mi picchietta con la mano la testa.
-Hai fatto un ottimo lavoro, brava. -
Con la coda dell'occhio, vedo Vahan mettere la camicia bianca di Jungkook dentro i pantaloni, ma la fermo e gliela rimetto fuori.
-Deve mostrare la sua merce qua. –dico alzandogliela e picchiettando sui suoi addominali, alias muro vivente, facendolo sobbalzare e ritirare toccandosi la pancia sorridendo. –Ti ho fatto solletico? –chiedo sorpresa. Non sapevo soffrisse il solletico.
Annuisce ridacchiando e io riparto all'attacco, incominciando a solleticarlo ovunque e facendolo ridere come un malato. Smetto quando delle grosse lacrime rischiano di scendere e rovinare il suo meraviglioso trucco.
-Kookie, sei rovinato, quando torniamo all'hotel vedrai. –dico prendendolo in giro.
-Non sono l'unico che lo soffre qui. –dice raggiungendomi in una falcata e prendendomi i fianchi, solleticandoli velocemente e con forza, facendomi scoppiare a ridere.
-A-Aiuto! –dico cercando di scappare o scivolare via dalle sue grinfie, riuscendoci per poco se non fosse per Jimin che mi ricaccia indietro tra le braccia di Jungkook.
-S-Sei morto Jimin-ah! –dico tra le risate.
-Dai su, basta. –dice Jin posando una mano sulla spalla di Jungkook. Il minore si gira e annuisce per poi lasciarmi libera e finalmente prendere fiato. Asciugo delle lacrime ai lati dei miei occhi e mi butto su una delle poltrone, precisamente sopra Taehyung, che stava guardando tranquillamente un video.
-Che figo che sei. –commento toccandogli i suoi capelli lunghi fino al collo.
Alza le sopracciglia e mi fa l'occhiolino, prendendomi poi di peso e posizionandomi bene sulle sue gambe per evitare di fargli male. –Aspetta, così Suga Hyung non si ingelosirà? –chiede guardandomi con un'aria abbastanza preoccupata.
Sventolo una mano davanti alla mia faccia. –Dai, impossibile. Non sto facendo niente di che e poi, non dirlo così forte, sei l'unico a saperlo. –abbasso alla fine un po' il tono di voce e lui si tappa la bocca con una mano.
-Tae! Il lucidalab... - gli tolgo la mano dalla faccia e mi blocco quando vedo il trucco più sulla sua mano che sulle sue labbra. -...bra. No dai non ci credo. KyungMi! – chiamo la stylist che si è occupata prima di Taehyung e compare esattamente da dietro Yoongi, che finisce a guardare me e il ragazzo.
-Tae è un coglione, puoi per piacere passarmi il lucidalabbra che gli hai dato prima e anche una salvietta per la sua mano? –chiedo gentilmente.
Lei annuisce e va a prendere velocemente quello che ho chiesto. Intanto io mi occupo di mandare occhiatacce al ragazzo, che mi guarda con due occhioni da cucciolo. Ah, prima o poi lo uccido.
-Eccoli. –mi porge la ragazza. La ringrazio e passo a Tae la salvietta per pulirsi mentre io mi occupo delle sue labbra. Passo velocemente il pennellino su di esse, concentrandomi sulle linee precise e sulla loro forma.
-Ragazzi, pronti? 15 minuti e si inizia. –entra uno dello staff. Tutti annuiscono e, quando chiude la porta, si scatena il caos. Tutti ricominciano a fare gli ultimi ritocchi e io, dopo essermi occupata di Tae, vado da Suga a sistemargli i capelli con un po' di lacca prima che i suoi ricci possano sciogliersi.
-Si va in scena. –dice Namjoon, seguito dalle urla degli altri ragazzi e dagli applausi di me e le ragazze. Rimarremo qui a guardarle nello schermo posizionato qui nel camerino, pronte a supportarli.
Billboard Music Award, noi siamo pronti.

IMPORTANTE

Come ho già detto su Instagram (min_lety) , devo dirvi una cosa riguardante alla storia. Niente di che, tranquille.
Stanotte partirò per andare in vacanza per due settimane ma, non preoccupatevi,WIND È LA NOSTRA SALVEZZA. Mi ha regalato 20Gb di internet quindi continuerò a postare tranquillamente ma forse in tempi o più lunghi o con capitoli più corti del normale. Questo non vuol dire capitoli lunghi 3 parole, intendo che invece che 2000 parole come al solito, ce ne saranno sulle 1500 circa.
Per il resto, potete trovarmi su Instagram, dove posto spesso anche varispoiler della storia, io vi risponderò tranquillamente anche per parlare dicazzate.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto, presto la storia cambierà completamenteverso, e ci avvicineremo alla fine. Ma tranquille, mancano ancora un po' dicapitoli heheh.
Statemi bene!
CIAU    

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now