58°Capitolo ◘ She still loves you

4.1K 354 143
                                    

58. She still loves you

POV SUGA

-Ok, dove siamo? –chiede Hoseok guardandosi intorno completamente spaesato, cercando una risposta in Namjoon, che sta guardando il telefono altrettanto confuso.
-In teoria in Italia. –risponde distrattamente girando e rigirando con le dita la mappa virtuale sul suo cellulare.
-E in pratica? –chiede Jin, sperando che la risposta sia uguale alla precedente.
-A 332,9 Km da TN. -
Tutti sbuffano, compreso io, e ci guardiamo attorno sperando in un miracolo. Siamo ancora all'aeroporto di Milano e da quel che sto vedendo, non abbiamo intenzione di spostarci. Tanto vale che mi metta comodo.
Mi siedo sulla mia valigia e aspetto che il suo quoziente intellettivo superiore alla media faccia il suo lavoro.
Trecento chilometri e passa sono tanti nonostante noi ne abbiamo appena fatti otto mila.
-Non dovevamo prendere un treno? –chiede Taehyung avvicinandosi al leader per sbirciare sul suo cellulare e capire cosa stia facendo di così tanto difficile e mistico.
-Sì, ma quel treno è cambiato e dobbiamo prenderne un altro. –risponde per poi prendere la valigia in mano e cominciare a camminare verso l'uscita dell'aeroporto totalmente a caso.
Non che mi fidi particolarmente di uno che prende e se ne va così di punto in bianco, ma non ho moltissime scelte quindi deciso di riporre la mia fiducia in lui.
Mi alzo velocemente e lo incominciamo a seguire fino all'uscita, dove chiama due Taxi facendoci dividere in due macchine, dirette verso la stazione principale dei treni, da quello che ho capito. Ha parlato tutto il tempo in inglese e nonostante non sia totalmente ignorante in materia come Jimin o Jin, non sono così tanto bravo da sapere tutte le parole che ha usato con il conducente, che sa l'inglese quanto me e avrà capito solo la destinazione.
-Qualcuno ha acceso il cellulare? A parte Namjoon hyung. –chiede Jimin girandosi leggermente, essendo nel posto del passeggero di fianco all'autista.
-Lo sto accendendo ora. –dice Hoseok.
Abbiamo deciso di spegnerli tutti non appena partiti per evitare le chiamate dei nostri Manager. Di sicuro dovremmo rispondere o si scatenerà il panico più totale, ma volevamo rimanere tranquilli almeno per il viaggio.
Sinceramente, farei anche a meno di dirgli dove siamo, giusto per fargliela pagare per avermi detto di no, ma è mio dovere non far andare in panico l'intera azienda.
-Allora accendo pure io. –dico ravanando nella tasca dei miei Jeans per trovare il mio cellulare.
-A me non ha chiamato nessuno. –dice Hobi rigirando il telefono tra le mani, quasi deluso dal fatto che i manager non abbiano chiamato lui per primo.
-Perché stanno chiamando ora me. –rispondo non appena vedo la schermata del cellulare illuminarsi con la scritta del manager Sejin. Sospiro profondamente mentre alzo gli occhi quasi per trovare un consenso da parte dei ragazzi, che annuiscono lentamente. Perché tutte a me?
Accetto la chiamata e poso il telefono all'orecchio.
-Pronto? –chiedo in modo svogliato. Non ho voglia di parlare con lui e litigare in questo momento, anche perché sono in uno stato di dormiveglia, colpito in pieno dal Jet Lag.
-Yoongi dove cazzo siete. –la voce ferma e adirata, mai sentita in bocca a lui, mi fa partire un brivido lungo tutta la schiena e ingoio la saliva rumorosamente mentre sento gli occhi di tutti i ragazzi presenti in macchina puntarsi su di me. Taehyung lancia un'occhiata a Jimin, impaurito, e io cerco di respirare.
Improvvisamente sono in panico.
-In giro. Perché? -
-Siete completamente scomparsi, le valigie non ci sono più e la macchina di Jungkook è scomparsa, spiegazioni? -
-Voi non ci avete dato il permesso di andare in Italia... -
-Non dirmi che siete in aereo. –il suo tono si fa preoccupato.
-No. –lo sento sospirare sollevato. –Siamo già atterrati e siamo in macchina. -
-Siete completamente impazziti?! –per via delle urla, sono costretto ad allontanare il cellulare dal mio orecchio per evitare di compromettere il mio udito, cosa che non sarebbe molto vantaggiosa per un produttore di musica e rapper.
-Abbiamo un mese di vacanza, siamo grandi e vaccinati, possiamo anche andare qualche volta dove ci pare senza i nostri scagnozzi dietro. –la mia voce è talmente fredda che i ragazzi sono completamente seri e mi guardano senza far trasparire nessuna emozione, quasi spaventati dalla mia reazione verso il nostro manager. Di solito sono sempre molto rispettoso, ma in questo momento ho già perso la pazienza.
-Siete completamente impazziti, veniamo a prendervi. -
-Solo se sapete dove stiamo andando. Jimin, chiama Namjoon e digli di far spegnere a tutti il GPS. -
-Non lo farai... -mi chiede in tono di sfida.
-Vuoi provare? –gli chiudo la chiamata in faccio e spengo il GPS nel mio telefono, rendendolo completamente irrintracciabile. Il resto fanno tutti gli altri e da quel momento diventiamo invisibili da tutti i nostri capi.
Finiremo nei guai per questo, ma non potranno mai licenziarci, siamo i loro raccoglitori di denaro e fama più importanti e grandi.
Non ci vuole molto prima che il Taxi si fermi davanti alla stazione e raggiungiamo il gruppo di Namjoon.
-Avete disattivato tutto? –chiedo sistemandomi il cappello.
Tutti annuiscono ed entriamo in stazione.
Namjoon prende i biglietti del primo treno che trova e dopo dieci minuti siamo già su di esso, verso Rimini. Ci metteremo due ore e un quarto per arrivare.
Prendiamo due posti da 4 con il tavolino uno di fianco all'altro e appoggiamo le nostre valigie sotto di esso e gli zaini sopra.
Mi siedo di fianco al finestrino, con Hobi alla sinistra, Jimin davanti e in diagonale Jin. Poggio la testa sul vetro e guardo il paesaggio passare velocemente e solo ora noto quanto sia vasto e colorato, totalmente diverso a quello che si può vedere in Corea. Dopo che mi sarò messo il cuore in pace, penso che tutto questo sarà un'ottima fonte di ispirazione per il nostro prossimo album.
-Non vedo l'ora di rivederla, sono passate quasi due settimane. –commenta Jimin.
-E ti manca così tanto? –chiede Jin ridacchiando.
-A te no? –chiede lui invece molto serio.
-Sì che mi manca, ma secondo me quelli a cui manca di più sono Namjoon e Yoongi. -
Lo sguardo di Jimin cade su di me e si raddrizza sulla poltroncina per guardarmi meglio. Lo fa per alcuni minuti, come se stesse preparando la frase da pormi nella sua testa, ed effettivamente lo fa.
-Come pensi di convincerla? -
-Sinceramente non penso lo farò. –rispondo con un sospiro, mutando l'espressione di Jimin in una completamente confusa. –L'ho ferita e ho aspettato troppo tempo per scusarmi, non penso riuscirò a convincerla. –sento la gola farsi più stretta tutto d'un tratto al solo pensiero di aver rovinato per sempre il nostro rapporto e di aver perso una delle persone più importanti della mia vita. Lo so che è così, ci ho pensato più volte, ma ogni volta lo realizzo sempre di più ed è una pugnalata in più. –Semplicemente le parlerò, le dirò come sono andate seriamente le cose per farle sapere la verità, e me ne andrò via per sempre dalla sua vita. -
-Perché dici così? Lei non vuole di sicuro questo. –dice Hoseok, come se leggesse il pensiero della ragazza.
-L'ho ferita troppo, l'ho letteralmente distrutta, come posso anche solo pensare che lei mi rivoglia nella sua vita dopo quello che ho fatto? -
-Ma non sa la verità ancora, conoscendola potrebbe riconsiderare i fatti, lo farebbe. –dice Jin, guardando gli altri membri, che annuiscono non appena incontrano il suo sguardo, completamente d'accordo col suo pensiero.
-Hyung, ho visto quanto ti ama, non ci penserebbe due volte a perdonarti. –si intromette Taehyung nella conversazione. Sa quello che è successo tra noi due da molto più tempo degli altri, si è avvicinato a TN più di tutti e sta parlando con la mentalità di lei.
-No, non mi ama più. –dico in un soffio sperando che la mia voce non si spezzi tradendomi. Non ci credo, non dopo aver sentito le sue urla, la sua voce spezzata e distrutta.
La mano di Jimin si posa sul mio braccio, facendomi alzare lo sguardo verso di lui.
-Non ti preoccupare hyung, ti ama ancora. –

POV TN

-Sei da sopprimere, cazzo. –butto nella spazzatura quello che poco prima aveva tra le mani BamBam, mentre lui mi guarda completamente sconvolto dopo la sfuriata che gli ho fatto.
L'ananas sulla pizza surgelata, questo non doveva proprio farlo. Ma io dico, perché tutto ciò.
-Ma in Corea la mangio sempre così! –ribatte.
-Siamo in Italia! Se lo chiedi ad uno chef quello te la ficca su per il culo! –continuo ad urlare, fregandomene altamente di essere in Hotel e che siano le tre di pomeriggio, orario dove ancora alcune persone dormono.
-Ok. Mi spiace. –si ammutolisce tutto d'un tratto, abbassando lo sguardo come un cane bastonato.
-Almeno non l'ha toccata. –sospiro alludendo all'ananas, mentre gli porgo lo scatolone con la pizza dentro, cotta senza essere contaminata da altro.
Mi siedo sul divanetto di fianco a lui e accendo la televisione per guardare qualcosa di interessante mentre mangio. -Cosa vuoi fare oggi? –chiede riprendendo l'uso della parola.
-Per me va bene tutto. –alzo le spalle, indecisa su cosa fare.
-Vuoi fare un giretto per la città? -
Annuisco per via della bocca piena e sorride divertito, per poi scompigliarmi i capelli in modo scherzoso.
-Ehy! –mi lamento, cercando di metterli a posto con la mano libera.
-Sei carina. –mi sorride.
Sbuffo e distolgo lo sguardo, posandolo sulla mia amata pizza.
Sì, in questi giorni non facciamo altro che mangiare pizza ma non la mangiavo da troppo tempo quindi devo saziarmi prima di ritornare in Corea.
-La tua foto ha fatto successo, sia su Instagram che su Twitter. –dice prendendo il cellulare in mano.
-Immaginavo. –dico.
-Tutti pensano che siamo fidanzati. -
-Io lo avevo detto... -commento facendo le spallucce.
-Non ti dà fastidio? -
Scuoto la testa. –Sono abituata a queste cose. -
Mi hanno messa con tutti i Bts, con Jackson e con Mark. Prima o poi farò il giro pure dei GOT7.
-Hanno messo Like pure i Bts. -
La pizza mi va di traverso e comincio a tossire per evitare di morire soffocata.
-Chi è che ha messo Like?! -
-I Bts. –ripete, sconvolto dalla mia reazione.
Allora Yoongi l'ha vista, l'hanno vista tutti.
Chissà che cosa ha pensato...
Ma che dico? A lui non frega niente di me, ha fatto finta per tutto quel tempo e di sicuro non si preoccupa se tutti pensano che io e BamBam stiamo insieme.
Finiamo di mangiare in silenzio, senza più dire una parola, lasciandomi completamente chiusa nei miei pensieri.
Mi mancano i ragazzi, ho voglia di abbracciarli uno ad uno, e dentro di me so per certo di voler rivedere Namjoon e Yoongi. Mi manca tutto quello che eravamo, nonostante fosse tutto programmato, nonostante fosse tutto per soldi. Io li ho amati, più di ogni altra cosa al mondo, e questo sentimento non penso se ne andrà mai via.
Sparecchiamo velocemente e decidiamo di uscire.
Scendiamo le scale e non facciamo in tempo ad uscire che la ragazza della reception ci ferma. Dice velocemente una cosa all'orecchio della sua collega, che se ne va a passo veloce, e ci raggiunge.
-Scusate del disturbo... -dice rivolgendosi specialmente a me, visto che sa sono l'unica in grado di parlare in italiano.
-Si figuri, mi dica. –rispondo molto gentilmente.
-Un ragazzo oggi è passato a cercarla, assieme ad un gruppo di altri ragazzi. Mi hanno chiesto di fermarla in caso di incontro. Vuole vederla. -
E ora chi è che mi vuole?
-Certo, chi e dove sarebbe? -
L'altra ragazza, andata via prima, entra nuovamente in stanza, seguita da un ragazzo dai capelli biondi, coperto da un cappellino bianco.
Quando lo toglie, mi rivolge un sorriso rettangolare e da lì mi si ferma il cuore.
-Taehyung... -sussurro.

╠ SUGA ╣○ Looks ○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora