17°Capitolo ◘ Daegu

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17. Daegu

-Wah...era da un po' che non venivo a Daegu. -dice Tae guardando fuori dal finestrino, dove si può già vedere in lontananza i palazzi della prima periferia. Ho gli occhi mezzi chiusi ma riesco a vedere bene la sua figura in controluce. Sono in mezzo tra lui e Namjoon e sono rivolta verso Tae e appoggiata a Joon, dove mi sono addormentata prima del viaggio. Abbiamo deciso di prendere il treno e tutti si sono dovuti imbacuccare dalla testa ai piedi. Sento il ragazzo smuoversi sotto di me e mi giro per guardarlo. -Sei sveglio? -chiedo.
Mugugna in senso di assenso e passa il braccio destro dietro di me e appoggia la mano sulla mia pancia, probabilmente gli si è addormentato.
-Andrai a trovare tua madre, Tae? -chiedo con voce bassa e roca. L'unico veramente sveglio è lui.
-Ci aspetterà al ristorante della madre di Suga hyung. -risponde contento.
-Non vedi l'ora, vero? -sorrido addolcita dalla sua reazione.
Lui annuisce e poco dopo arriva l'annuncio dell'arrivo del treno alla stazione centrale in pochi minuti.
-Chi li sveglia? -chiedo indicando i 4 ragazzi davanti a me e dando un'occhiata a Jin, appoggiato all'altra spalla del leader.
-Kookie! Jimin ah, siamo arrivati! -si allunga Tae e li scuote entrambi, che si svegliano di colpo.
-Oddio Kookie è vivo al primo colpo. -dico divertita vedendolo più o meno sveglio.
-Jin hyung, siamo arrivati. -scuote la spalla Namjoon per svegliarlo e poi mi dà una gomitata al fianco indicando Suga dormiente, appoggiato a Jimin.
-Perché io? -chiedo seccata.
-Sei l'unica che non uccide quando lo sveglia. -
Sbuffo e allungo un piede dandogli un calcio allo stinco. -Sveglia! - dico mentre apre gli occhi e si guarda attorno infastidito fino a quando non si ferma a guardare me. -Siamo arrivati. -lo dico dolcemente per prenderlo in giro e guarda fuori dal finestrino sciogliendo l'incrocio tra le sue braccia e sistemandosi sulla sedia.
Il treno finalmente si ferma e scendiamo tutti, ritrovandoci nel centro di Daegu.
-Che ore sono? -chiedo.
Jungkook prende il cellulare. -Quasi le dieci. -dopo la risposta si affianca a me e si mette il cappello nero.
-Dormito bene? -chiede guardandomi ancora lento e assonnato.
-Mh, così così, Namjoon si muove un sacco nel sonno. -rispondo cercando di mettere a posto la coda che avevo fatto prima di partire. Mi cade l'elastico e mi fermo per raccoglierlo. Il Maknae però è più veloce di me e lo raccoglie.
-Te la faccio io. -dice per poi portarselo tra le labbra e prendere i miei capelli. Gli altri non si accorgono della nostra momentanea fermata e continuano a camminare.
-Tranquilla, li recuperiamo dopo. -dice il ragazzo pettinandomi i capelli con le dita per legarli nella coda. Mi lascia però due ciocche davanti e li lega con un elastico.
-Grazie Kookie! -dico tutta sorridente.
-Figurati. -riprendiamo a camminare, oramai però abbiamo perso gli altri in mezzo alla folla.
-Sai dov'è il ristorante? -
-Sì tranquilla, intanto facciamoci un giro. -mi posa una mano sulla schiena e mi porta verso una determinata strada.
Decidiamo di fermarci in un bar per mangiare qualcosa e finiamo subito dopo in un negozio di videogiochi. Si ferma a guardare un expansion pack di armi di Overwatch e mi sembra di rivedere il piccolo Kookie di 13 anni, nel suo primissimo periodo di trainee.
-Lo vuoi? -chiedo avvicinandomi per vedere bene la custodia del gioco.
-Yoongi hyung e Namjoon hyung mi uccidono se lo compro. -ridacchia nervosamente. Si vede lontano un miglio che è dispiaciuto di non poterlo prendere.
Non ci penso due volte e glielo prendo tra le mani, andando alla cassa per pagarlo.
-Prendo questo. -dico mentre infilo una mano nel mio zaino per prendere il portafoglio.
-Che vuoi fare? -chiede Jungkook comparendo dietro di me. Sembra preoccupato e infastidito.
-Ti compro il fioco, così non avranno nulla da dire. -dico trovando finalmente il portafoglio. In quell'esatto momento mi squilla il cellulare.
-Ma non-
-Tieni, rispondi a Yoongi. -ho già risposto alla chiamata e lui lo prende guardandomi male e allontanandosi per parlare, non prima di avermi sussurrato qualche maledizione contro.
Pago il gioco velocemente e lo raggiungo fuori dal negozio.
-Ah, eccola. -dice non appena mi vede. -Tieni. -mi dà il telefono e lo metto all'orecchio.
-Pronto?-
-Prima volta che rispondi al cellulare e mi risponde Jungkookie. -dice Suga evidentemente seccato dal tono di voce basso e fermo.
-Stavo pagando una cosa, è già tanto che ti abbia risposto. -rispondo mentre passo il sacchetto con dentro il videogioco al ragazzo. Mi fa un sorriso sghembo e lo prende.
-Dove siete? -chiede.
-Non lo hai chiesto a Kookie? -
Lo sento sospirare. -Posso chiederlo anche a te o mi è vietato? -
-Siamo davanti a un negozio di videogiochi, ora arriviamo. -
-Perché siete solo voi due? -
-Mi ha aiutato a fare la coda e ci siamo fermati mentre voi siete andati avanti. -
-Muovetevi. -e mi chiude la chiamata in faccia.
Guardo male il cellulare come se fosse lui e torno da Kookie, essendo che mi sono allontanata un po' camminando automaticamente.
-Tutto a posto? Mi è sembrato un po' incazzato. -mi chiede.
-Nah, tutto a posto. Andiamo? -
Lui annuisce e ci avviamo.
Durante il cammino ci fermiamo qualche volta a guardare alcune vetrine di negozi. All'inizio non mi sono attentata a fermarmi troppo per non dar disturbo a Jungkook, ma quando ho visto che a lui faceva più che piacere, ho incominciato a fermarmi ogni 10m.
Finalmente arriviamo al ristorante ed entriamo senza pensarci troppo. Appena dentro, un odore di carne e verdure mi travolge le narici e chiudo gli occhi mentre espando i miei polmoni più che posso per bearmi al meglio quel meraviglioso profumo. Solo quando li riapro mi accorgo di una donna che sta abbracciando Kookie dolcemente.
-Visto che non c'è Yoongi hyung gliela presento io. -dice il ragazzo. -Lei è TC TN, l'amica di infanzia di Namjoon hyung. -
Faccio un inchino in segno di saluto e lei mi sorride dolcemente muovendosi leggermente.
-Piacere, io sono la madre di Yoongi, strano che non mi abbia parlato di te. -
A quella frase mi congelo e rimango senza parole. Davvero Suga non le aveva parlato di me? Neanche accennato?
I miei occhi si spengono improvvisamente e il Maknae lo nota.
-Davvero, è strano. -parla il ragazzo.
Io, nel frattempo, sto cercando di rimanere più possibile nel mondo reale ma quella frase continua a ripetersi nella mia mente senza un preciso motivo. Perché mi rattristisce così tanto questa cosa? Perché mi sono completamente bloccata?
-TN, tutto bene? -mi chiede Jungkook, facendomi tornare alla realtà. Lo guardo per qualche attimo spaesata poi annuisco e gli faccio segno di farmi strada. Quando arriviamo al tavolo, troviamo i genitori di Taehyung al tavolo e la prima a raggiungermi è sua madre.
-Tu devi essere TN, Tae mi ha parlato molto di te. -dice dopo aver salutato Jungkook, che però rimane vicino a me nonostante le chiamate dei ragazzi.
Mi inchino presentandomi pensando al fatto che Taehyung abbia parlato di me e Yoongi no. Fatte le dovute presentazioni, finalmente mi siedo a tavola, in un posto riservato vicino a Suga, capotavola, e Jin alla mia destra. Mentre i rgazzi parlano tra loro, mi appoggio allo schienale con lo sguardo basso, fisso però verso il vuoto.
Sono amica con tutti, ma pensavo che con Yoongi fosse diverso, che si fosse costruita un'amicizia più profonda, simile a quella mia e di Namjoon, ma si vede che era solo una mia impressione.
Quando mi arriva il cibo, ci gioco con le bacchette fissando un punto imprecisato della stanza, ignorando completamente il mondo là fuori.
-Che hai? -chiede il soggetto dei miei pensieri. Scuoto la testa e comincio a mangiare. Sarà che lui parla poco al telefono, ma sono tre mesi che vivo con loro e ancora non ha fatto parola di me ai suoi genitori. Porto il cucchiaio alla bocca e solo ora mi rendo conto del buon sapore. Ero talmente tanto assorta nei miei pensieri che non ho sentito il sapore.
-Buono. -sussurro tra me e me attirando l'attenzione di Suga.
-Stai bene pettinata così. -dice Jin passando una mano tra i miei capelli CC legati nella coda.
Sorrido per il complimento che mi ha fatto e lo ringrazio. -Ti si vede di più il viso, sei più ammirabile. -scherza facendomi l'occhiolino. Ridacchio e vedo lo sguardo di Namjoon indurirsi.
-Hyung. -lo chiama, facendolo girare per fulminarlo.
-Non sto facendo niente, le ho fatto un complimento. -si lamenta scherzando.
-Siamo a tavola. -
-Ah, Namjoon non fare il geloso, mica l'ho baciato. -mi intrometto.
-Comunque è vero, stai bene. -dice Jimin.
-Sei bella. -Taehyung.
-È sexy. -Hoseok.
-HOSEOK! -alza la voce Joon, sbattendo un pugno sul tavolo.
I ragazzi si mettono a ridere divertiti dalla reazione del leader, anche io mi unisco e lo faccio volentieri, non tirata, ci penserò poi a questa cosa, ora sono con loro e non voglio sprecare tempo nel pensare a cose futili.
-Ma...hyung, hai visto l'ultima live che abbiamo fatto? -chiede Jimin.
Namjoon scuote la testa confuso. -Perché? È successo qualcosa?-
-Si è unita pure TN e...- non lo fa finire di parlare che ha già il cellulare in mano mentre va a cercare l'ultimo video pubblicato.
Non appena lo trova, lo avvia e rimane fermo per qualche secondo.
-SUGA! -si alza improvvisamente mentre il festeggiato alza lo sguardo sorpreso.
Volta lo schermo verso di noi e riesco chiaramente a vedere il frame dove io sono sulle gambe di lui e mi sta stringendo a sé.
-Ehh, eravamo stanchi e non c'erano sedie. -dice tornando a guardare il cibo.
I ragazzi cercano di calmare il ragazzo e la nostra parte cade improvvisamente nel silenzio.
-Dopo ti presento ai miei genitori. -dice Yoongi guardando il piatto ma rivolgendosi a me.
-Non ce n'è bisogno, lo ha già fatto Kookie. -rispondo fredda e con voce ferma, facendo sorprendere il ragazzo, che rimane a guardarmi ammutolito.
Lo guardo con fare di quasi superiorità e mi alzo sotto il suo sguardo scioccato.
-Dove vai? -chiede Jin.
-In bagno, dov'è? -chiedo.
-Quella porta di fianco a quella della cucina. -dice indicandomela con un dito.
-Grazie. -detto questo me ne vado e noto che ce n'è solo uno, sia per maschi sia per femmine, erano uniti. Apro la porta e mi ci chiudo dentro. Dopo aver fatto tutto, mi posiziono davanti allo specchio e mi appoggio al lavandino, mettendo le mani ai suoi lati. Sospiro pesantemente e apro l'acqua per lavarmi le mani. Una volta asciugate, riapro la porta ma ritrovo davanti Suga, con le mani in tasca e lo sguardo duro.
-Dobbiamo parlare. -
-Sto bene così grazie. -rispondo cercando di sgusciare fuori da quel bagno ma venendo presa subito per una spalla e spinta nuovamente dentro la stanzetta. Lui si posiziona davanti alla porta, che chiude con una mano girando la chiave e incrociando le braccia al petto subito dopo. Non gli dico neanche di aprire perché so che gli entrerebbe da un orecchio e gli uscirebbe dall'altro, quindi decido di mettermi comoda e mi siedo sul bordo del lavandino, guardando verso il muro ed evitando in tutti i modi il suo sguardo.
-Sei incazzata? - mi chiede guardandomi storto e con un cipiglio in fronte.
-No, cosa te lo fa pensare? -dico ironica, prendendolo pure in giro e facendolo innervosire.
-Non fare la cretina e dimmi che cosa hai o la chiudiamo qui e ti scazzi. -
Non mi sorprendo del suo improvviso alzo di voce, so quando gli dia fastidio il non essere chiari durante un litigio
-Non sono incazzata, sono delusa. -divento seria e lui si ferma per ascoltarmi.
-Che c'è? -
-In tre mesi che ci conosciamo, non ne hai fatto parola con tua madre.-
-Come lo sai? -alza un sopracciglio.
-Quando Kookie mi ha presentato tua madre, non sapeva neanche della mia esistenza ed è sembrata più che scioccata, diciamo che ci sono rimasta un po' di merda. -
-Ce-
-Ho capito che non hai tempo neanche di respirare ultimamente, ma non ci credo che non ci hai parlato per neanche 3 secondi in 3 mesi. -L'ho spiazzato e, sinceramente, mi fa piacere.
-Sì, li ho chiamati, e anche tante volte, ma non ho detto niente di te perché volevo presentarti di persona a loro, sai che odio parlare al telefono- lo dice tranquillamente, come se fosse la cosa più normale del mondo e ne rimango sorpresa.
Si avvicina a me e poggia una mano sulla mia testa, facendo un sorriso sghembo.
-Ora vieni con me che ti presento come si deve ai miei genitori? -
Arrossisco e annuisco lentamente.
Usciamo dal bagno e lo seguo fino in cucina. Oggi in ristorante ci siamo solo noi, quindi i cuochi stanno riposando, aspettando nuove ordinazioni dai ragazzi. Li salutiamo inchinandoci e raggiungiamo i suoi genitori.
-VI volevo presentare una persona... -dice per poi scostarsi e mostrandomi ai due signori.
-Ah, ma sei la ragazza che mi ha presentato Jungkook. TN, giusto? -dice la madre. Annuisco e sorrido leggermente.
-È la nostra nuova stylist, abita con noi visto che è una vecchia amica di Namjoon e ogni tanto mi aiuta a comporre. -
-Da quanto sei arrivata? Qualche giorno? -chiede il padre.
-Da tre mesi. -vedo la madre mettersi una mano sul petto e guardare male il ragazzo di fianco a me.
-Yoong, non mi hai detto niente! -dice ferita.
-Agh, pure te. -sussurra. -Volevo presentartela di persona, ok? -
-Dovevi avvisarmi, mi sarei presentata meglio! -lo sgrida. Cerco di trattenere le risate dopo aver visto la faccia infastidita del ragazzo.
-Va bene, ok, scusa, ciao! -m prende il polso e mi trascina via.
Troviamo i ragazzi che stanno ordinando il dolce e ci risediamo. Le luci si spengono improvvisamente e tutti incominciano a cantare la canzoncina di tanti auguri mentre i cuochi e i genitori del ragazzo escono dalla cucina con una torta piena di candele in mano. Vedo Suga sbiancare, più di quanto non lo sia già e si copre il viso con le mani, imbarazzata.
Io mi unisco ai cori e mi lancia un'occhiataccia, che mi fa ridere.
Gli posano la torta davanti e tutti applaudono. Finalmente si toglie le mani dalla faccia e se ne esce con un sorrisetto sofferente. Soffia sulle candele e si riaccendono le luci. I ragazzi gli saltano letteralmente addosso e si lamenta cercando di toglierseli. Nel frattempo, tiro fuori dal mio zaino il suo regalo e glielo poso di fianco alla torta. Tutti si bloccano e guardano il pacchettino.
-Ma...cosa è? -chiede guardando stranito il pacco.
-Un panino con tonno e cipolla. Ma secondo te? È il tuo regalo. -
-Ma perché, ti avevo detto di non comprare niente. -dice prendendo la scatola e incominciando a scartare il pacco.
-E io non ti ho ascoltato. -
Quando toglie la carta, si ferma per qualche secondo e poi alza lo sguardo serio su di me mentre i ragazzi cercano di vedere cosa sia.
-Sei seria? -chiede.
Sorrido e dico di aprirlo.
-Woah! -dice Jimin.
-Ma tu non mi hai ascoltato ma manco per il cazzo. -dice tirandolo fuori e mostrandosi in tutta la sua lucentezza.
Un bellissimo Rolex, il cosmograph daytona.
-Ma porca troia TN quanto minchia hai speso... - si lamenta prendendolo in mano.
-Non ti deve saperlo. -
Lo avevo comprato da un amico. Me lo aveva stracciato di prezzo ma era rimasto alto comunque.
-No dai seriamente, questo non lo accetto. -
-E quei soldi? Dove me li metto? No, ora tu lo infili e lo tieni. -dico.
Sbuffa e se lo mette al polso.
-Agh, vieni qua. -allunga una mano e mi alzo per avvicinarmi a lui. Mi tira a se e mi abbraccia per poi darmi un bacio sulla guancia.
-Grazie, cogliona. -

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now