18°Capitolo ◘ Left Behind

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18. Left behind

-Vado a pagare. –mi alzo ma tutti mi placcano improvvisamente mentre Jimin si dirige verso la cassa. –Ma...che problemi avete?! -
-Volevi pagare sia a pranzo che a cena? Col cavolo che te lo permettiamo. –dice Namjoon.
-Volevo fare qualcosa per voi... -mi difendo.
-Hai già pagato a pranzo dove non dovevi neanche. –dice Suga. –E chissà quanto hai speso per questo Rolex. –aggiunge mostrando il suo polso sinistro.
Dopo aver salutato e ringraziato sia i genitori di Suga sia quelli di Tae, abbiamo fatto un giro in centro e i due ragazzi nati qua ci hanno mostrato alcuni dei posti più belli qui a Daegu. Ora, invece, stiamo uscendo dal ristorante giapponese.
-Finito, possiamo andare? –arriva Jimin.
Usciamo dal ristorante e incominciamo a passeggiare tra le vie della città illuminate dalle luci dei lampioni.
-A che ora abbiamo il treno? –chiede Jin.
-Alle dieci. –risponde Namjoon.
-E adesso che ora è? -
-Le nove e un quarto. –rispondo girandomi verso di loro.
-Ah, grazie TN. –mi scompiglia i capelli il maggiore.
Dietro di loro vedo Jungkook e Taehyung che camminano uno con il braccio sulle spalle dell'altro. Non so perché, ma li ho sempre amati in fondo. Prendo il cellulare e, senza farmi vedere, scatto una foto e la posto su Twitter con l'hashtag #Taekook. Mi uccideranno non appena vedranno la foto, mi godrò la vita finché posso.
Mi affianco nuovamente a Yoongi e mi rendo conto di essere di fianco ad un fiume.
-Ma...dove stai andando? –chiedo al ragazzo.
-Oggi ci saranno i fuochi d'artificio sopra il fiume, vuoi vederli? -
Mi si illuminano gli occhi e gli sorrido genuinamente. –Davvero? Si! -
Gli compare un sorriso per la mia reazione e come al solito non perdo tempo e lo guardo intensamente. Ah...prima o poi lo stupro di baci. Aspe cosa?
-Attenta! -
Nello scendere, inciampo in una radice uscente dalla terra dell'argine del fiume, ma prima di riuscire a cadere sento due braccia circondarmi la vita e mi ritrovo a un palmo di distanza dal volto di Suga. Il cuore mi balza in gola per qualche secondo e mi blocca il respiro. Non va bene, non posso reagire così a lui.
-Grazie. –riprendo a respirare mentre lui rimane zitto a guardarmi negli occhi premendo la sua mano destra dietro la mia schiena per tenermi su.
-Niente... -risponde allontanandosi da me, assicurandosi che io sia in equilibrio.
-Non ho mai visto Yoongi muoversi così velocemente. –commenta Jin ridendo. Tutti scoppiano a ridere mentre Suga li guarda male e io mi affianco a lui.
Si vede un gruppo di persone sedute sull'argine che aspettano l'inizio dello spettacolo e ci sediamo pure noi.
-Faremo in tempo? –chiede Jungkook sedendosi dietro di me e Suga, insieme a Taehyung. Quei due sono sempre appiccicati l'un l'altro.
-Sì, iniziano ora. –dice Suga. Detto questo, parte il primo razzo ed esplode nel cielo formando strisce verdi pistacchio.
-Woah! –dicono tutti in coro, compresa me, forse la più gasata e sorpresa di tutti.
-È la prima volta che li vedi? –chiede Yoongi.
-No, li ha già visti a Ilsan con me. –dice Namjoon.
-Non è vero. –controbatto sorprendendolo.
-Ma come no, quella volta in centro. -
-Mi hai abbandonato a casa per fare il figo con i tuoi amici. -
-Oh ̴- si sente dire mentre Namjoon rimane zitto.
-Che cattivo Namjoon ah! –lo sgrida Jin.
-Così piccola... -aggiunge Kookie accarezzandomi la testa e passando la mano tra i filamenti dei miei capelli.
-Anche io ero piccolo e stupido. -
-Almeno lo ammetti. –dico, provocando delle risa da parte dei ragazzi.
C'è qualche minuto di silenzio, dove osserviamo attentamente i fuochi e dove Tae prende il cellulare per fare delle foto, ritrovandosi la foto che ho postato su Twitter.
-TN... -ringhia prendendomi per il colletto della felpa e tirandomi di peso dietro con lui e Jungkook.
-Sì? –chiedo facendo un sorrisetto nervoso.
Mi mostra la foto e io ridacchio divertita. –Siete così carini... -commento pizzicando le guance a tutti e due e tirandoli verso l'un l'altro. –I miei piccoli Taekook. -
Tutto quello che mi ricordo dopo sono i fuochi d'artificio e poi buio. Ora sono qua, in stazione insieme a Suga, a guardare il tabellone dell'arrivo dei treni completamente e infinitamente ammutoliti.
Lo sento sbuffare pesantemente per poi prendere il suo cellulare e allontanarsi da me per fare una telefonata. Non so con quale logica ma ci siamo addormentati e quando ci siamo risvegliati non abbiamo trovato nessuno. Mi giro per guardarlo e lo vedo imprecare pesantemente. Molto probabilmente sarà Namjoon. Rimane al telefono per un paio di minuti poi compone un altro numero e, quando risponde, sembra improvvisamente più calmo. Dopo qualche secondo torna da me e sospira.
-Quindi? –chiedo spaventata dalla sua possibile reazione.
-Non passeranno più treni per tornare a Seoul, dovremo prenderlo domani mattina. –è seccato, molto infastidito, ma cerca di parlarmi in modo calmo. –Ho chiamato mia madre, ha detto che possiamo stare da lei. Ma se per te è un problema possiamo prendere una camera di hotel o-
-Va benissimo, non preoccuparti, se per tua madre non è un disturbo... -
-No, non lo è. –mi fa un sorriso sghembo e mi fa strada.
Per fortuna, casa sua non si rivela molto lontana e non appena entriamo sua madre ci accoglie preoccupata.
-Tutto bene? Non vi è successo niente di grave, vero? -
-Mamma, abbiamo solo perso il treno. –dice infastidito il ragazzo.
-Sempre il solito...e gli altri? -
-Heh, lo hanno preso. -
-Ma-
-Mamma, è una lunga storia, te la raccontiamo domani ora è tardi vai a letto. –la spinge delicatamente in camera sua sotto le parole contrariate della donna. Sento lo schiocco di un bacio e la chiusura di una porta.
Lo vedo tornare grattandosi la nuca e mi fa segno di seguirlo. Entriamo in camera sua e, diversamente da quel che pensavo, non la trovo spoglia. Il letto è già fatto ed è a una piazza e mezza, gli scaffali sono pieni di libri, dischi e spartiti per il piano che poggia di fianco alla scrivania dove c'è sopra una cornice di una foto con lui, i suoi genitori e suo fratello maggiore. Mi avvicino per guardarla meglio mentre Yoongi cerca qualcosa nell'armadio.
-Ah, che carini. –dico prendendo in mano la cornice. Si gira per guardare e sorride leggermente.
Prende una maglia e dei pantaloni e me li lancia. Li prendo al volo e li rigiro tra le mani confusa.
-Pigiama temporaneo, erano miei quindi ti staranno un po' larghi.- dice per poi alzarsi con in mano degli altri vestiti.
-Ti lascio cambiare. –dice dirigendosi verso la porta.
-Tranquillo, puoi rimanere. –mi guarda scioccato mentre io mi tolgo la maglia, facendogli automaticamente distogliere lo sguardo, girandosi dall'altra parte. Tanto ho l'intimo sotto, che problema c'è? Trattengo una risata e metto la sua maglia bianca a maniche corte con lo scollo a "V". Essendo piuttosto larga, la scollatura è ancora più profonda e mette in mostra quasi tutto il mio petto. Mi finisco di vestire e lo faccio girare.
-Cambiamo maglietta. –dice tornando verso l'armadio. Lo blocco e mi metto a posto la maglietta, coprendo il necessario.
-Cambiati pure, non sono così impressionabile. - Oh sì che lo sono, ma questo non lo deve sapere. –Ho visto Jungkookie mezzo nudo. -
-Smettila di ricordarmelo. –dice girandosi e togliendosi i Jeans, mettendosi i pantaloni della tuta per poi rimanere a petto nudo.
-Oh mio Dio, quanto sei dimagrito. – mi siedo sul letto a gambe incrociate.
La leggera pancia che aveva è completamente scomparsa e ha fatto spazio a degli addominali. Si tira giù la maglia e mi guarda male.
-Dormo sul divano. -
-Ma dormi qua...che problemi ti fai. –dico.
-Non è matrimoniale come il tuo o come il mio. –risponde indicandolo con il braccio.
-Ma tanto mentre dormi mi stai appiccicato comunque, che sia matrimoniale o a piazza e mezza non cambia niente. -
Distoglie lo sguardo imbarazzato e si morde un labbro cercando di trovare un modo per scappare ed evitare il mio sguardo.
-Dai vieni qua e non fare storie. –dico tirando il lenzuolo verso di me per farlo andare sotto le coperte. Prima lo scalda lui, poi arrivo pure io.
Sospira e mi raggiunge senza pensarci troppo. Si sdraia e io gli rimbocco le coperte.
-Tu non dormi? –chiede guardandomi posando una mano sui capelli portandoli all'indietro, scoprendo tutta la fronte.
-Aspettavo che scaldassi il letto. –dico con un sorrisetto in faccia, che si trasforma in risata non appena vedo la sua reazione completamente esasperata.
Decido di mettermi anche io sotto le coperte perché incomincio ad avere freddo essendo in maniche corte ma, invece che poggiare la testa sul cuscino, la poggio sulla testata del letto.
Yoongi lo nota e mi guarda stranito. Allungo una mano e gli accarezzo i capelli dolcemente, facendogli chiudere automaticamente gli occhi.
Mugugna qualcosa e si smuove, si volta verso di me e passa un braccio sopra la mia pancia a mo' di abbraccio e poggia la testa poco sotto il mio seno.
-Potrei addormentarmi così tutti i giorni... -sussurra con voce roca mentre si gode i movimenti della mia mano sui suoi capelli.
-Perché no... -rispondo sorridendo. Spero non senta i battiti leggermente accelerati del mio cuore, perché in questo momento sto andando in apnea pur di farlo rallentare in qualche modo.
Un brivido percorre la mia schiena e scuote tutto il corpo, facendolo notare al ragazzo. Mi passa una mano sul braccio e apre gli occhi solo per guardarmi in volto.
-Hai freddo? –chiede.
-Poco. -
-Ma vieni qua sotto. –dice indicando le coperte.
Faccio quello che mi dice e sento un calore improvviso avvolgermi. Ah, adoro l'inverno solo per questo.
-Sei gelata. –si avvicina e mi fa girare dalla parte opposta alla sua, trovando il suo petto attaccato alla mia schiena e le sue mani accarezzare velocemente il mio braccio libero. Pelle d'oca, dico solo questo. Alla fine poggia una mano sul mio fianco e la testa esattamente dietro il mio collo, facendomi sentire il suo respiro caldo e regolare.
-Hai un buon profumo. –commenta prendendo un bel respiro e annusandomi il collo, poggiando inizialmente il naso, poi le labbra. Oramai l'apnea non serve più a una minchia, il mio cuore è completamente in fase di esplosione. Sono paralizzata e non so neanche perché vorrei di più.
Sento un bacio schioccare, poi un altro, poi un altro ancora. Me ne lascia in tutto quattro sul collo e poi mi avvicina a lui e si addormenta beatamente, senza dire più niente.
Non so se sarò più in grado di dormire, sto avendo un attacco cardiaco.

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now