34°Capitolo ◘ Request

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34. Request

-Cosa leggi? -sobbalzo dalla sorpresa e mi volto dietro, alzando lo sguardo sopra la mia testa, incontrando i buchi neri che sono gli occhi di Yoongi. Mi guarda con un sorrisino sulle sue labbra, il viso tirato e gli occhi appesantiti. Deve essere stanco per tutte le ore che è stato rinchiuso in studio oggi, dovrebbe uscire un po' di più anche solo per mangiare o prendere un bicchiere d'acqua.
-Che paura! Da dove sei spuntato fuori? -metto una mano al petto sospirando. Ho notato la sua particolarità nell'essere completamente silenzioso nel muoversi. Peggio di un gatto.
-Dal mio studio. - Lo seguo con lo sguardo, soffermandomi sulla sua canottiera che mette in mostra la parte superiore del suo petto e scopre le sue braccia pallide ma con un accenno di muscoli, mentre fa il giro del divano e si siede di fianco a me. In questi giorni, non si sa come e con che forza mistica, ha seguito Jungkook e Jin in palestra. Ho seriamente pensato di portarlo all'ospedale quando li ho visti rientrare a casa insieme.
-Hai finito di lavorare? -chiedo alzando un sopracciglio, non credendo neanche a me stessa. È impossibile che a quest'ora smetta già di lavorare o che abbia finito il nuovo testo. Ok, ha scritto una intera canzone in quaranta minuti, ma non penso che succeda così spesso.
-No, ma sono a buon punto e sono venuto a vedere cosa stessi facendo. -mi guarda incuriosito mentre fa scorrere i suoi occhi su tutto il mio profilo.
-Ah, capito. -sorrido leggermente al pensiero che abbia messo in sospeso la sua adoratissima musica, la sua prima priorità su tutto, per vedere me. Da quando ha scartato la sua idea mia come sua stylist è diventato improvvisamente più attento e generoso nei miei confronti. Controlla ogni mio minimo movimento con estrema minuziosità e non perde tempo a cogliere ogni occasione per rimanere solo con me, anche solo per darmi la buonanotte alla sera, maggior parte delle quali passo insieme a lui.
Si avvicina per guardare il display del cellulare e vedere cosa stia facendo rispondendo alla sua domanda di prima.
-Min Yoongi, Fake Love? -legge, confuso dal titolo del libro. -Sei su Wattpad? -
-Sì. -sorrido divertita dalla sua espressione corrucciata confusamente. È sconvolto perché sto leggendo una sua fanfiction, ma poco importa visto che è scritta bene e l'autrice merita.
In tutto ciò, decide di prendermi le spalle scostandole dallo schienale del divano per posizionarcisi lui e facendomi appoggiare al suo petto, mettendo il suo mento sulla mia spalla.
-Yoongi, se ci vedono-affermo andando in ansia per paura che qualcuno passi in salone totalmente a caso e fraintenda la scena.
-Non ti sto violentando, stai calma. -mi interrompe, scocciato. Questo è vero, ma i ragazzi possono essere molto maliziosi se vogliono, soprattutto Namjoon, Hobi e Jimin.
-Se poi pensano male è colpa tua. -già posso immaginare il ghigno di Jimin mentre indietreggia scusandosi per averci "interrotto" per poi correre urlando il nome di Namjoon raccontandogli la situazione ingrossandola più del dovuto.
-Sì, non rompere. -
Continuo a leggere mentre lui mi scosta i capelli da una parte, scoprendo il collo e posando le sue labbra subito dopo, facendomi rabbrividire. Lascia lentamente dei baci da appena sotto l'orecchio per poi arrivare fino alla spalla. E proprio in questo momento sto leggendo l'esatta scena in quella fanfiction. Molto realistica.
Mette le mani sui miei fianchi per avvicinarmi di più a lui, senza però staccare le labbra dalla mia pelle. Il suo respiro è caldo e veloce, totalmente opposto ai baci lenti e umidi che mi sta lasciando sul corpo. Vuole essere stuprato seduta stante su questo divano, lo deve ammettere.
Lo fermo e mi giro verso di lui. -Sei serio? -gli chiedo, non riuscendo a nascondere un sorriso. Mi guarda serio, quasi sognante, con la bocca semi aperta, poi prende fiato. -Usciamo? -chiede all'improvviso.
-Dove vuoi andare? - chiedo sorpresa dalla sua richiesta. Di solito sono io o i ragazzi che lo obblighiamo ad uscire solo per divertimento e non per lavoro. Ogni volta si rifiuta e ci tradisce col letto.
-Boh, a fare un giro. -
-Da quando ti piace andare in giro? -
-Da quando mi sono reso conto che non abbiamo ancora avuto un appuntamento. -spalanco leggermente gli occhi e sento sobbalzare il cuore nel mio petto, peggio di un'adolescente. Non me lo aspettavo, seriamente. -Quindi vestiti bene, chiama Taehyung se hai bisogno. -
-Grazie per credere a me e al mio gusto nel vestire. -sorrido. Sempre molto incoraggianti, tra lui e Taehyung non so chi è il più stronzo in questo campo. Forse Tae visto che odia quando mi vesto con i vestiti che non mi compra lui. -A che ora usciamo? -chiedo per regolarmi con la preparazione. Devo fare un mucchio di cose, soprattutto togliermi i peli OVUNQUE visto che sta incominciando a fare caldo e di sicuro i jeans lunghi invernali non sono di molta comodità.
-Tra un'oretta. Che ore sono? -chiede alzando poi il polso per guardare l'orario.
-Sette e mezza. -dico.
-Vai a prepararti, su. -mi spinge leggermente per farmi alzare ma, prima di mettermi in piedi mi allungo verso di lui gli do un bacio veloce sulle labbra, lasciandolo sorpreso. -Poi sono io quello che deve fare attenzione. -ribatte con un leggero sorriso sulle labbra per il bacio.
Gli faccio la linguaccia in tutta risposta e salgo le scale. -Taehyung ah! -lo chiamo ad alta voce aprendo la sua camera e non trovando nessuno. Forse è da Kookie. Busso ma non mi risponde nessuno e, anche aprendo la porta, non trovo nessuno. Dove minchia si è cacciato? No seriamente, ogni volta che mi serve scompare. Secondo me lo fa apposta, predice il futuro e si nasconde per non farsi rompere le palle dalla sottoscritta.
Sbuffo e torno giù, andando nella zona degli studio.
-Taehyung! -urlo nuovamente. Nessuna risposta. Ok, ora tiro giù la casa. -KIM TAEHYUNG! -
La porta dello studio di Namjoon si apre, rivelando il ragazzo con i capelli tutti scompigliati e lo sguardo assonnato. Potrebbe essere interpretato benignamente o malignamente, decido la prima strada per non perdere tempo a farmi pare su pare. Ho un appuntamento con Yoongi, non con il primo tipo trovato per strada, quindi devo concentrarmi solo su di lui e sul mio aspetto per sorprenderlo.
-No, ma buongiorno, ti sto chiamando da 5 minuti e le mie corde vocali stanno agonizzando, ragione in più per obbligarti ad aiutarmi a scegliere il vestito per il mio appuntamento. -
Vedo i suoi occhi spalancarsi improvvisamente e la sua bocca aprirsi leggermente. -APPUNTAMENTO?! -grida all'improvviso, facendo uscire pure Namjoon. Ok, forse detta così è stata un po' troppo diretta ma ho fretta e non me ne frega molto di quello che possa passare per la loro testa.
-Appuntamento? -
-Era per dire! Esco con Mark. -dico facendo le spallucce, cercando di essere il più naturale possibile. Sono brava a trovare scuse e poi mettere in mezzo i GOT7, sempre se non si tratti del maknae, riesce sempre a sviare la loro mente a pensieri perversi.
-Mark hyung? -piega la testa di lato. -E BamBam? - trattengo il fiato a quel nome, per poi sospirare. Non ci ho ancora parlato da quando sono tornata in corea con i ragazzi, non mi ha telefonato o mandato un messaggio. Ho solo sentito Jackson qualche volta, sono molto impegnati col tour e forse è anche per quello che non ci siamo ancora sentiti. Dopo tutto quello che è successo con Yoongi, mi sono sinceramente e brutalmente scordata, e fino a qualche secondo fa stavo benissimo senza lui per la testa.
Tutto d'un tratto mi sento in colpa, aiuto.
-Non ci siamo ancora sentiti. -ripeto ad alta voce i miei pensieri.
Tae gira la testa verso lo studio dicendo qualcosa di incomprensibile alle mie orecchie e viene verso di me, poggiando una mano sulla mia schiena incitandomi ad andare.
-Dovresti parlargli, sai? -mi dice mentre ci avviamo verso camera mia, non accennando a togliere la sua mano che ora si è spostata sul mio fianco. Ha una presa forte e decisa, tutto ciò che non mi aspetterei mai da lui.
-A BamBam? -chiedo.
Annuisce leggermente salendo il primo gradino.
-Mh, lo so ma è impegnato col tour e parlandogli disturberei la sua concentrazione. - sospiro pensando a cosa possa succedere nel caso gli andassi a parlare sul serio durante la preparazione del concerto.
-Secondo me è molto più disturbato in questo momento che è in un limbo. Io direi di risolvere la questione definitivamente, così si mette il cuore in pace. - in effetti ha ragione. Di sicuro ha più cose per la testa ora che non sa effettivamente la mia decisione definitiva. Se invece gliela dessi lui sarebbe molto più tranquillo nonostante l'esito negativo e potrebbe andare avanti con la preparazione normalmente.
-Mh, forse hai ragione. -apro la porta di camera mia facendolo entrare. Non perde tempo a buttarsi direttamente sul mio letto, sdraiandosi come se fosse il suo.
-Ah, il tuo letto è troppo morbido, vergognati. -mugugna con la faccia attaccata direttamente alla stoffa del cuscino.
Ridacchio divertita dal ragazzo mentre apro l'armadio, diventato pieno di vestiti per colpa di questo essere fissato con la moda e Gucci. Magicamente il 70% dei miei vestiti ha provenienza Gucci, in un modo o nell'altro. Non che non mi piaccia, anzi, è una marca particolare e quello che sceglie per me è sempre tutto molto bello, ma vorrei anche altre marche nel mio armadio e non spendere l'ira di Dio anche solo per aver comprato un braccialetto.
-Cosa metto? Qualcosa di Sexy. -dico incominciando a scorrere i vestiti tra le mie mani per trovare qualcosa.
Il ragazzo si tira a sedere di scatto e mi guarda serio.
-Che c'è? -chiedo mettendomi una mano sul fianco e spostando il peso su tutta una gamba.
-"Qualcosa di Sexy?"- mi chiede alzando un sopracciglio guardandomi male.
-Sì...- non capisco cosa ci sia di male volersi vestirsi sexy ad un appuntamento.
-Sicura che tu debba uscire con Mark Tuan? -
Oh. Giusto. Non gli ho detto la verità. Sono nella merda, come mio solito.
-Sì, ma ha detto di vestirmi bene perché saremo ad una festa. -
Sospira chiudendo gli occhi dopo avermi guardato per qualche secondo insistentemente, si alza dal letto e si affianca a me incominciando a ravanare dentro il mio armadio per trovare qualcosa di carino. Mi sa che non ci ha creduto molto a questa scusa, ma ha fatto finta di crederci per non incominciare a discutere. Mi spiace un casino mentirgli in questo modo, ma finché Suga non decide di dirlo agli altri io starò completamente muta. Il problema sarà Namjoon, potrebbe avere due reazioni: Una sarebbe il genitore apprensivo, incominciandosi a preoccupare di noi, della nostra situazione, incominciando a farci domande facendo trasparire la gelosia. E, in questo caso, sì sarebbe abbastanza rompi palle ma poi smetterebbe e accetterebbe la situazione.
L'altra invece sarebbe terribile. Incazzarsi immediatamente con me e col ragazzo incominciando a urlarci contro, di come una stylist e un idol non possano stare minimamente insieme per via delle regole della BigHit, facendo poi di tutto per separarci.
Un brivido percorre la mia schiena alla seconda opzione e smetto di pensarci solo quando Tae mi sbatte a dosso la gruccia che tiene appeso il vestito scelto da lui.
Un vestitino rosa madre perla senza maniche con la scollatura alle clavicole fatta a collana di ferro dorato, la cintura nera attorno alla vita e la gonna qualche spanna sopra il ginocchio, coprendo il necessario.
Mi sbatte poi addosso un paio di tacchi fatti a sandalo dello stesso colore.
No, i tacchi no, non ha capito un cazzo. Mi uccidono i piedi quei cosi, lui vuole la mia morte.
-Mi stai prendendo in giro? Io i tacchi non-
-Hai detto sexy, ho evitato il vestito nero con la scollatura enorme perché non è un appuntamento. Questo va più che bene per una festa e non pensare minimamente di metterti delle All Star che ti uccido. - Sembra incazzato, sia dal tono serio e seccato con cui mi parla, sia dal cipiglio che ha in fronte e dal suo sguardo tagliente.
Sbuffo e butto il vestito sul letto, incominciando a togliermi la maglietta.
-Sei arrabbiato o cosa? -gli chiedo diretta senza troppi giri di parole.
-Sì, lo sono. Lo sono perché mi stai raccontando delle grandissime cazzate, non mi dicevi tutto prima, TN? Cos'è cambiato? Non mi sembra di meritare tutte queste bugie, o sbaglio? -
Mi si mozza il fiato. Il suo tono è un misto di rabbia, delusione e tristezza. Mi fa male vederlo così ferito, ma non posso dire nulla di quello che è successo con Yoongi.
-Tae... -
-Non raccontarmi più cazzate, ti prego. -mi guarda quasi disperato e non so più cosa dire. Quindi, decido di dirgli tutto.
-La verità?- sospiro subito dopo. -La verità è che devo uscire con Yoongi. Ho un appuntamento. -
Lo vedo spalancare leggermente gli occhi sorpreso. -Suga hyung?- chiede per essere sicuro di aver capito bene.
Annuisco leggermente. - Ti spiegherò tutto, te lo prometto, ma tra un'ora devo essere pronta. Quindi... -
Mi strappa il vestito rosa tra le mani e lo butta dentro l'armadio malamente, quasi fosse spazzatura.
-Passiamo alle maniere forti, dove hai messo quel vestito nero? -
Mi passa alla mente quel vestito sicuramente poco casto che mi ha obbligato a comprare. Ovviamente era in caso "Di necessità".
-Non vorrai... -
-Dove lo hai messo? -mi chiede nuovamente con tono fermo.
-Dentro il cassettone. -mi copro con una mano la faccia, completamente disperata e cosciente sul fatto che a Taehyung, io, non riuscirò far cambiare idea.



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