21°Capitolo ◘ Our Lie

5.9K 409 70
                                    

21. Our Lie

È da più di dieci minuti che sto fissando Suga insistentemente. Mi sono svegliata al solito per prima e non riesco a fare a meno di fissarlo dormire beatamente, mentre dentro di me una marea di emozioni si stanno scontrando tra di loro.
Non avrei mai pensato che potessi provare anche una minima emozione romantica per uno dei ragazzi, specialmente per lui. Ieri sera qualcosa è cambiato, non so cosa, ma qualcosa si è mosso dentro di me. Ho come una specie di ansia buona addosso. Non è un'ansia che mi corrode, è un'ansia che c'è, rimane lì senza toccare la mia anima più di tanto e scompare ogni volta che mi allontano da lui e penso ad altro.
Dopo essere ritornata a letto ieri sera non è successo niente. Si è rimesso a dormire lontano da me e io lontana da lui. Quando mi sono svegliata però ho sentito la sua schiena poggiata alla mia, segno che durante la notte si era avvicinato e non di poco.
Si passa da un estremo all'altro.
Quando si smuove leggermente nel sonno, dentro di me si fa spazio la paura. Paura che non appena mi veda si allontani, paura che si rifiuti di parlarmi dopo l'accaduto, paura che mi ignori per giorni, paura che si penta. Io sinceramente non me ne pento, affatto. Sono a mente lucida e posso dirlo chiaramente, non me ne pento.
-TN? -sobbalzo e mi giro di scatto.
Vedo Jin appoggiato alla libreria che separa la sua parte da quella di Suga, con una mano premuta sulle tempie e l'altra sullo scaffale.
-Oh, buongiorno Jin. -saluto sorridendo. -Mal di testa? - Ha due occhiaia sotto gli occhi spaventose, i capelli spettinati e la postura curva. Altro che worldwide handsome, qua c'è qualcosa che non quadra.
-Agh, voglio morire. -dice trascinandosi verso la porta come un morto vivente.
-Le medicine che ho comprato ieri sono nel sacchetto bianco sull'attaccapanni. -lo avviso prima che se ne vada.
Lui annuisce e scompare chiudendosi dietro la porta.
Stranamente io non ho nessun tipo di mal di testa. Di solito anche se bevo poco mi viene anche leggero, ma oggi non ho nessun sintomo. Meglio così.
Mi guardo attorno, così staccando un po' gli occhi dal bel addormentato e i miei occhi cadono sullo specchio di fianco all'armadio, che riflette la mia immagine e quella di Yoongi. Da lontano posso vedere una macchia rossa/violacea sul mio collo nascosta parzialmente dai miei capelli. Ci è andato giù pesante ieri...poteva almeno farlo più lieve, sa che ci sono pure gli altri ragazzi in casa e devo pure fare il tragitto camera sua-camera mia per andare a prendere i trucchi e coprirlo. Anzi, chissà se riuscirò a coprirlo del tutto. Oh mio Dio, Namjoon mi uccide se lo vede. Anzi, ma che dico, CI uccide se viene a scoprire che l'artefice è Suga. Ok, sto andando in panico.
Il ragazzo si muove e sposto lo sguardo su di lui automaticamente, come se mi avesse chiamato, e lo trovo a guardarmi con gli occhi mezzi socchiusi per la luce del sole.
Trattengo il respiro sotto quello sguardo serio e penetrante mentre tengo una mano poggiata sul collo, nel punto che stavo analizzando prima.
-Yoongi... -soffio riprendendo a respirare improvvisamente. È serio come la morte e questo non fa che aumentare la mia ansia e la mia paura.
-Come stai? -chiede, sorprendendomi.
-Uh, Bene. Te? -chiedo di rimando, cercando di instaurare una conversazione con lui.
-Non ho mal di testa, è già qualcosa. -si gira poggiando la schiena sul materasso, facendo riposare il braccio che era stato sotto il suo peso fino ad ora.
-Neanche io ho niente... -commento facendo cadere pesantemente la mano che era sul collo sul materasso.
Lo vedo analizzarmi da cima a fondo, con uno sguardo attento e minuzioso. All'improvviso mi sento quasi spoglia sotto il suo sguardo indagatore e quando si siede e si avvicina a me rimango completamente congelata. Mi scosta lentamente i capelli e scopre il succhiotto. Inclina la testa da un lato per guardarlo bene e lo sfiora con il pollice, facendomi sussultare leggermente.
Lui lo nota e sorride divertito.
-Forse ho esagerato. -dice in tono divertito, alludendo al suo colore piuttosto intenso rispetto ai normali.
Sorrido pure io e lo copro nuovamente con i capelli. -Se mi becca Namjoon sono nella merda. -dico cercando di nasconderlo il più possibile.
-Digli che ti sei bruciata con la piastra. -
-Una bruciatura da piastra non è così visibile! -ribatto.
-Mettiti il correttore. -
Sospiro esasperata. -Me la paghi questa. -
Alza un sopracciglio sorpreso e mi lancia uno sguardo malizioso. -E in che modo? -
-Ah, pervertito. -gli do un calcio e lo faccio alzare dal letto.
-Dai su, andiamo a vedere come stanno gli altri.
Mi alzo di malavoglia e lo seguo fin giù in salone, dove troviamo Jin a sgridare Namjoon seduto sulla poltrona con le mani tra i capelli, Jimin e Hoseok bere un bicchiere di acqua, probabilmente con qualche medicina dentro, e Taehyung e Kookie mezzi sdraiati sul divano, totalmente K.O.
-Deficienti. -si avvicina Suga, facendo alzare lo sguardo a tutti. -Trattenetevi, Dio santo. -
I Taekook girano lo sguardo insieme verso di me e Kookie mi chiama disperato. -TN dimmi che hai qualcosa per il vomito. -mi avvicino a lui, che ha la testa appoggiata sulla testata del divano.
Scuoto la testa. -Non posso farci niente per il vomito, dovrai aspettare che finisca il dopo sbornia. -dico poggiandomi di fianco a lui e portando i suoi capelli all'indietro, sentendo la sua fronte imperlata di sudore.
-Chi ti ha fatto bere? -chiedo dando un'occhiata a Taehyung che, a quella domanda, cerca di evitare il mio sguardo. -Tae... -lo chiamo con rimprovero.
-Non ha mai bevuto! Volevo farglielo provare. -
Sospiro esasperata. -Tieni la testa all'indietro, se ne senti l'occorrenza corri in bagno e se hai bisogno di me io ci sono. -dico dolcemente togliendo dei ciuffi sulla sua fronte.
-Cos'hai sul collo? -chiede Taehyung guardando un punto fisso su di me.
Mi congelo sul posto mentre lancio una veloce occhiata a Suga, pure lui si è bloccato con gli occhi spalancati verso un punto imprecisato della stanza.
-Mi sono scottata ieri con la piastra...niente di che. -ridacchio innervosita mentre sposto i capelli cercando di coprire il possibile.
-Sicura? Non è un po' troppo rosso? -anche Kookie dà un'occhiata e mi allontano di qualche passo, scontrandomi contro il petto di qualcuno. Dall'altezza, sono più che sicura che sia Namjoon.
Mi giro e incontro il suo sguardo e mi sento morire automaticamente dentro. Sono nella merda, o trovo una scusa velocemente o qua ci muoio. Sto odiando Suga, e non poco.
-Fa vedere. -dice scostando i capelli e mettendo in bella vista il segno rosso violaceo sul mio collo.
-Mi devi dire qualcosa? -alza un sopracciglio. Il suo sguardo è diventato in pochi secondi di fuoco e io mi sto sciogliendo.
-Non è quello che sembra. -classica frase di quello che vuole scamparla dopo aver fatto la cazzata più grossa della sua vita, e ti pareva che io non la usassi.
-E cosa? Sei allergica al tuo nuovo profumo? -chiede ironico, con un tono serio, che non ammette bugie. Però, in effetti, mi ha fatto venire un'idea geniale.
-In effetti sì. -interviene Suga, mani in tasca e sguardo sicuro di sé. -Le ho fatto provare un profumo di mia madre e visto che le piaceva così tanto, per scherzare, glielo ho spalmato su quel punto dove c'è il rosso e si vede che, essendone allergica, ha fatto questa reazione esagerata. -dice. Sa recitare in un modo spaventoso, questo glielo devo riconoscere.
Namjoon rilassa finalmente lo sguardo e tiro un sospiro di sollievo, se l'è bevuta alla grande.
Mi dispiace mentire al mio migliore amico, ma se sapesse ciò che è successo ucciderebbe prima me e poi Suga.
-Yah, per un momento ho pensato che ti avesse fatto un succhiotto. -dice indicando con la testa il ragazzo davanti a lui. -Visto che ieri siete stati tutto il giorno insieme. -continua.
Ridacchio divertita. -Ma secondo te! -ok, sto morendo.
-Però lo sembra veramente. -si sporge Hobi comparendo dal nulla per guardare meglio. -Guarda! C'è pure il segno dei den-viene fermato da una gomitata allo stomaco da parte di Yoongi, impassibile come al suo solito.
-C'è il segno di che?! -
Maledetto lui e il momento in cui me lo ha fatto. Appena siamo da soli vedi cosa ti faccio.
-Oh, devo parlare un attimo a Suga, SCUSATE! -prendo per il polso il ragazzo e lo trascino via con me. Mi chiudo insieme a lui nel bagno principale e mi appoggio alla porta, esausta.
-Dimmi che hai del trucco. -dico per poi sorpassarlo e andare a cercare nei cassetti del fondotinta o del correttore da qualche parte.
-Perché ti scaldi così tanto? Stai tranquilla, o quelli là lo noteranno. -
Uno. Due. Tre.
-Non sei tu quello che ha un succhiotto enorme sul collo! -incomincio ad alzare la voce senza neanche accorgermene e lui se ne sorprende
-Cosa urli? -dice infastidito.
-Potevi anche andarci un po' piano ieri sera, dovevi pensare che conviviamo con altri sei ragazzi! E tra di loro uno è il tuo potenziale assassino in caso tu mi faccia qualsiasi cosa che a lui non vada a genio. -controbatto mentre prendo tra le mani il correttore e lo apro cercando di rimediare qualcosa.
-Di sicuro non mi metto a pensare a certe cose mentre sono occupato a fare quello. -
Cerco di ignorarlo e continuo nella mia titanica impresa di coprire quel coso. La prossima volta vedrà, oh sì che vedrà.
-E poi è colpa tua. -
-MIA?! -sbotto girandomi verso di lui, con il pennellino del correttore in mano.
-Sei tu che mi provochi, anche te devi pensare alle conseguenze.-
Prendo fiato per ribattere ma non trovo niente di sensato da dire che mi possa parare il culo. Effettivamente però ha ragione. Io sono stata la prima a provocarlo, lui ha reagito di conseguenza e sotto l'effetto della birra.
Torno a concentrarmi sul mio riflesso mentre lui rimane a guardarmi, senza mai distogliere lo sguardo.
-Viene via? -chiede dopo qualche minuto sentendomi imprecare come uno scaricatore di porto.
-Si è un po' schiarito, almeno questo. -
-Fa vedere. -si avvicina e mi scosta i capelli con una mano. -Può andare. -
Rimetto a posto la boccetta di correttore, ringraziando la BigHit e i suoi buoni prodotti estetici, e mi rimetto a posto la capigliatura.
-La prossima volta me la paghi, oh sì che me la paghi. -dico pochi secondi prima di aprire la porta.
Lui alza un sopracciglio sorpreso e ghigna. -Ah, ci sarà una prossima volta? -

╠ SUGA ╣○ Looks ○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora