24°Capitolo ◘ RUN BTS

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24. RUN BTS

-Buonasera TN. –mi saluta il manager.
-Buonasera. –mi inchino leggermente e mi avvio verso la zona dei cameraman dove sono i ragazzi. Hanno registrato tutto il giorno la prima parte del cinquantesimo episodio di Run Bts, ora stanno registrando la seconda parte, a Lotte World.
-Buonasera. –sussurro per non disturbare la registrazione. Il direttore e i ragazzi del video e dell'audio mi salutano. Le ragazze hanno fatto tutto da sole nel preparare i ragazzi mentre io ho avuto una riunione insieme a Bang Sihyuk per l'organizzazione dell'imminente tour, visto che nessuna di loro aveva voglia di andare. In tutto ciò mi ha promossa capo delle Stylist, ben li sta.
-Run, Bangtan! –dicono in coro i ragazzi per passare alla scena successiva, la prima sfida.
Tutti i registi si spostano con le attrezzature verso il veliero dei pirati mentre i ragazzi parlano tra di loro o usano il cellulare.
Li raggiungo saltellando, contenta della promozione, e mi fiondo letteralmente su Namjoon, che mi prende al volo. –Ehi! Che ci fai qui? –chiede sorridendo.
-Ho finito la riunione e non potevo perdermi voi sulle giostre. In più ho una buona notizia. –sorrido dolcemente mentre alza un sopracciglio curioso.
-Sarebbe? –
-Bang Sihyuk mi ha promosso a capo Stylist. -
Vedo i suoi occhi espandersi e mi prende in braccio facendomi volare, come quando eravamo piccoli. –Ah! La mia piccola! –urla, facendo girare tutti verso di noi.
-Che è successo? –chiede curioso Kookie.
-L'hanno promossa a capo Stylist. –annuncia il Leader, facendosi sentire pure dai cameramen, regalandomi un lungo applauso.
Sento una mano scompigliarmi i capelli e mi giro incontrando gli occhi di Suga. Mi sta sorridendo. –Brava. –dice per poi allontanarsi.
Sono passate settimane da quella sera in studio ed è da settimane che ci parliamo poco o niente. Si è allontanato, forse per evitare che gli altri sospettassero qualcosa, forse per concentrarsi sul lavoro o forse perché semplicemente non gli piaccio, forse ero solo uno sfogo per lui e, quando ha visto che la cosa stava degenerando, ha deciso di smetterla prima che fosse troppo tardi.
Lo guardo allontanarsi, andando verso il veliero a testa bassa, senza dire alcuna parola a nessuno.
-Andiamo? –mi chiede Namjoon.
Lo guardo e annuisco. Prima o poi dovrò parlarci, seriamente. Tra di noi qualcosa c'è stato, per poco, per pochissimo, ma voglio mettermi l'anima in pace. E chiudere del tutto questa questione, sempre che la mia testa e il mio cuore ci riescano.
Una volta fatto tutti la sfida, aver rianimato Hobi da un infarto e aver constatato che gli unici veri maschi con le palle in questa stanza sono Jungkook e Taehyung, il manager li obbliga a fare un giro extra per fare alcune foto e per divertirsi vedendoli soffrire.
-TN, vuoi venire? –mi chiede Namjoon.
Scuoto la testa velocemente mentre mi sento alzare da terra all'improvviso e ritrovarmi una schiena davanti agli occhi. Alzo lo sguardo per controllare chi sia e mi rendo conto del fatto che Jungkook mi abbia appena preso in braccio come un sacco di patate e che mi stia portando verso il barcone senza pietà.
-Kookie! –urlo come un'isterica, mentre sento Hobi e Suga scommettere sul fatto che non si spaventeranno più per questa inutile giostra.
Il ragazzo mi appoggia di fianco a sé, tra lui e Taehyung, e mi sento improvvisamente al sicuro. Purtroppo però, siamo ai lati della barca insieme anche a Namjoon, seduto di fianco a Jungkook e gli altri ragazzi sono all'altro lato.
-Ah, veramente...Kookie ti odio. –dico quando le sbarre si chiudono per non farci volare nell'interspazio e il veliero incomincia a dondolare lentamente.
-E io in tutto ciò che cosa diavolo centro con lo shooting?! –dico quando uno dello staff incomincia a fare foto a me e agli altri.
-Niente, ma almeno ti diverti. –risponde Taehyung.
Non appena sento il vuoto di quando il barcone prende la spinta per scendere, mi percorre una scossa di paura e mi attacco al braccio del Maknae incominciando a urlare come una deficiente.
-Ti odio Jeon Jungkook! –urlo poco prima di arrivare al punto più alto. Le mie unghie stanno quasi trapassando la giacca di Jeans del ragazzo e le mie gambe sono attorcigliate alle sue. Sento le sue rida scuotergli il corpo e fargli contrarre i muscoli della pancia e del braccio. Oltre le mie grida, sento anche quelle di Hobi, Jimin e Jin. Strano che non senta Suga, ha gridato per tutto il giro di prima, possibile che si sia abituato?
Apro gli occhi per controllare e vedo Hobi abbracciato a Jimin e Jin completamente attaccato alla sbarra di ferro, ma come suo solito sempre Worldwide Handsome. Come fa ad essere bello anche sopra ad una giostra, che sembra più una trappola di morte che altro, col vento a seicento chilometri orari e la faccia completamente piegata in un'espressione di paura e di schifo. Passando oltre, vedo Yoongi serio, con gli occhi puntati verso di me e Jungkook in uno sguardo di fuoco che mi fa rabbrividire al solo contatto. Non appena se ne accorge, incomincia a guardare da un'altra parte, rimanendo però serio e pensieroso.
In questo momento, l'ultima mia preoccupazione è pensare a lui.
Mi aggrappo ancora di più, se possibile, al braccio del corvino e non so come non faccia a urlare dal dolore per le mie unghie conficcate ormai nella sua pelle.
-Quando cazzo finisce sto giro?! –urlo al cameramen e mi fa segno di due dita alzate. Cosa cazzo mi sta a significare? Due minuti? Due giri? DUE ORE?! SPIEGATI UOMO.
-Due giri. –dice Taehyung ridendo alla mia espressione completamente terrorizzata. Sono andata praticamente in braccio a Jungkook e in più non ho intenzione di lasciarlo andare fino a che questo coso non si ferma.
Come ha detto Tae, dopo le ultime due spinte, la nave incomincia a rallentare e, insieme a lei, allento la mia presa sul braccio di Kookie.
-Tutto bene? –mi chiede mentre la nave ciondola lentamente da una parte all'altra.
Annuisco leggermente. –Piuttosto te? Ti ho fatto tanto male? –chiedo indicando le mie unghie particolarmente lunghe.
-Nah, neanche più di tanto. –risponde facendo le spallucce.
La nave finalmente si ferma e vedo Jimin e Hobi schizzare fuori. Io, invece, mi lascio andare completamente sulla sedia su cui sono seduta mentre Namjoon e Taehyung si alzano e scendono.
-Altro giro? –chiede Jungkook.
-NO. –rispondo prontamente e a voce alta, alzandomi di scatto e filandomela pure io.
Sento le risate del ragazzo dietro di me e quando mi giro lo trovo col sorriso stampato in volto mentre mi passa un braccio attorno alle spalle.
(Nota: Ragazzi, ci sono stata per la prima volta pure io su quel coso qualche settimana fa, che era neanche la metà, e posso confermare che fa una paura cane quindi: Jimin, Hobi, Yoongi, vi capisco)
-La prossima qual è? –chiede eccitato Taehyung al registra mentre ci avviamo verso la prossima sfida per i ragazzi.
-Tronchi d'acqua. -
-Questa non fa paura. –commento prendendo il polso di Jungkook pendente dalla mia spalla e tenendolo tra la mia mano per assicurarmi che rimanga lì.
-Ci sei già andata? –chiede il ragazzo.
Annuisco ed entriamo nella struttura. Ho una strana sensazione, come se qualcuno ci stia fissando, ma la ignoro e finiamo per entrare nella sala dell'inizio. Io esco dall'inquadratura, sciogliendo la presa con Kookie e posizionandomi dietro le videocamere.
Una volta finito, entro nel tronco insieme a Taehyung e Jungkook senza farmi trascinare e incominciamo a parlare di come potremo posare per la foto.
-Ci saranno due foto. –dice lo staff.
-Due? –chiediamo in coro io e Taehyung.
-Una fatta da noi e una da quella della giostra. -
Alla fine decidiamo le due pose e ci fanno partire.
Nonostante le ripetute sgridate e avvertimenti da parte del manager e dello staff, non ci sediamo composti e parliamo tra di noi rimanendo mezzo in piedi.
Quando arriva la discesa, appoggio le gambe sulle spalle di Kookie e mi sdraio su di Tae, che invece si mettono tutti e due in una posa da veri uomini, rimanendo seri, mentre io mi mordo un'unghia facendo l'occhiolino. Sono completamente rincoglionita.
-Oh, la prossima. –dice Jungkook avvicinandosi a me, mentre mi giro verso la fotocamera che vedo già in lontananza. Passo le mie braccia sulle loro spalle mentre li tiro verso di me facendo la linguaccia e loro mi schioccano due baci sulle guance.
Il giro finisce e scendiamo dalla barca ridendo come dei coglioni per le battute che faceva Jungkook mentre eravamo al buio.
-Tenete. –dice uno dello staff, porgendo un foglio lucido a Tae. Lui lo prende allungandosi e incomincia a ridere. Mi sporgo per guardare e mi metto a ridere anche io insieme al Maknae.
È la prima che abbiamo fatto e sembriamo fatti di droghe pesanti, o almeno, io lo sembro.
-Questa me la mandate? –chiede Tae prendendo in mano una fotocamera, alzando gli occhi verso lo staff. Loro annuiscono e me la porge per farmi vedere.
-La voglio anche io! –dice Kookie.
-Anche io. –sorrido dolcemente nel vedere la foto. La loro espressione è rilassata, gli occhi chiusi e le labbra che sfiorano dolcemente le mie guance. Io che lascio trasparire tutta la mia serenità e divertimento, mentre tengo stretti a me quei due ragazzi.
-Vogliamo vedere! –si allunga Jimin per poi rubare la macchina fotografica dalle mie mani.
-Aw! –si sente dire in coro dietro di noi non appena la fotocamera entra in loro possesso.
Mi giro ridacchiando e vedo tutti sorridere davanti alla nostra foto, tutti tranne Suga. Una volta vista, mi lancia un'occhiata di sfuggita e se ne va verso la prossima giostra da solo, utilizzando il cellulare come suo solito.
Che problemi abbia questa sera non lo so, ma poco mi importa. Vengo trascinata dai ragazzi verso l'ultima giostra che decido di non fare per il mio bene. Odio seriamente le montagne russe che fanno il giro della morte e riesco a convincere Kookie a lasciarmi a terra una volta finita la sfida.
Mi incammino verso l'uscita mentre sono ancora a metà giro ma la voce del manager mi fa fermare all'improvviso.
-TN, torni a casa? –chiede.
Annuisco. –Si sta incominciando a fare tardi, domani ho una riunione con le ragazze molto presto e non posso fare ritardo. Lo può dire lei ai ragazzi che sono tornata a casa? –chiedo.
-Va bene ma...vuoi un passaggio? Se vuoi-
-No, no. Tanto è qua vicino, mi faranno bene due passi a piedi. –sorrido.
-Sicura? È buio e non c'è della bella gente per strada. -
-Va bene, grazie. A domani! –spingo la porta dolcemente ed esco, incontrando l'aria fredda della sera.
Rabbrividisco leggermente e incomincio ad incamminarmi verso casa. Mi stringo nel mio cappotto, utilizzato per la prima volta oggi per via dell'importante riunione, e aumento il passo per arrivare il prima possibile.
Perché me ne sono andata prima? Beh, non lo so. Sinceramente avevo solamente voglia di pensare, di stare da sola per qualche minuto e non sentire nessuno intorno a me.
Ci ho pensato a lungo ed oramai non posso più mentire a me stessa, provo qualcosa per Suga, qualcosa che non posso, o forse non voglio, definire amore. Due amici non si baciano in quel modo, due amici non si marchiano in quel modo e soprattutto due amici non cercano sempre lo sguardo dell'altro. Siamo partiti come amici, poi siamo pian piano diventati migliori amici e alla fine...e alla fine? Una fine non c'è stata, forse non siamo neanche ancora arrivati allo stadio di amanti e forse non ci arriveremo mai. Sospiro pesantemente e mi fermo di colpo in mezzo al marciapiede, punto lo sguardo in alto, verso il cielo, e mi fermo a fissare quel nero. La luce delle stelle è offuscata dalle luci dei grattacieli di Seoul e si può vedere solo la forma circolare della bianca luna.
Il telefono squilla all'improvviso e lo prendo nelle mani. Guardo il display ma non ne ho salvato il numero. Decido di rispondere lo stesso e mi sorprendo riconoscendo la voce.
-Che ci fai tutta sola in mezzo alla strada? -
-Bhuwakul... -sussurro. –Come fai a sapere- mi blocco quando mi giro e lo vedo venire verso di me col telefono in mano. Questo qui è scemo...ha solo una camicia e dei pantaloni addosso.
Spengo la chiamata e rimetto il cellulare nel cappotto.
-Che ci fai qui? –chiedo una volta arrivato esattamente davanti a me.
-Giretto serale per Seoul. No dai, ero andato a comprare qualcosa da mangiare visto che gli altri hanno fatto fuori tutto il cibo che c'era in frigo. –fa le spallucce.
Alzo un sopracciglio –Così elegante? –chiedo sospettosa.
-Yugyeom ha completamente messo a soqquadro la stanza, meglio che non ci entri per le prossime ore. -
-E dove dormirai scusa? –chiedo ridacchiando.
-Divano...o romperò le palle a qualcuno. –scuote le spalle. –Te invece che ci fai qui? –chiede.
-Sto tornando a casa, sono andata a guardare la registrazione del programma dei ragazzi e ora vado a dormire. -
-Loro? Non ti accompagnano? –chiede guardandomi stranito.
-Non hanno ancora finito, non sanno neanche che me ne sono andata. –sorrido leggermente per fargli capire che non è assolutamente un problema tutto ciò ma lui mi guarda ancora non convinto.
-Bene! –dice prendendomi per una spalla e incominciando a spingermi in avanti.
-Cosa? –chiedo confusa.
-Ti accompagno a casa io allora. -
-Ma non c'è-
-Non rompere, e poi il Fast Food di fianco a casa vostra è buonissimo. -
Sospiro e mi arrendo dopo qualche metro. Impossibile smuoverlo, quindi evito di litigare con lui per una cavolata come questa. Con Suga avrei litigato, eccome se avrei litigato.
No, no, no, basta pensare a quello là. Sei con BamBam ora, non con lui quindi concentrati su BAMBAM.
Parliamo molto, più di quanto mi aspettassi e, prima di entrare nel palazzo, mi fermo e lo aspetto mentre prende qualche ala di pollo fritto.
Entriamo poi nel grattacielo e prendiamo l'ascensore. Durante la salita, mi offre del pollo e lo accetto volentieri, non avendo mangiato praticamente niente per via della riunione.
-Grazie per avermi accompagnato. –dico sorridente mentre guardo lui con la bocca piena di un pezzo di cibo.
-Di niente. –dice cercando di parlare nonostante il cibo.
Ridacchio e lo faccio abbassare prendendogli una spalla per dargli un bacio sulla guancia.
-Vuoi entrare? –chiedo.
Mi guarda ma finisce per abbassare lo sguardo verso il cellulare, che ha incominciato a suonare improvvisamente.
-Sono a casa dei BTS. –dice il ragazzo. –Sì. Ma non c'è bisogno...ma torno a pie. E va bene che palle. –chiude la chiamata e ficca il cellulare in tasca.
-Qualche problema? -
-Nessuno, Jaebum hyung viene a prendermi. -
-JB? Viene qui? –chiedo.
-Lo aspetterò di sotto. –dice incamminandosi.
-Non ci provare neanche Kunpimook Bhuwakul, hai solo una camicia addosso e c'è un freddo cane, tu aspetterai Jaebum dentro. –sottolineo l'ultima parola e lo tiro letteralmente dentro l'appartamento.
-Beh...grazie. –dice il ragazzo sorridendo.
Appoggio il cappotto e il resto sul divano e lo faccio accomodare in cucina, così che possa mangiare come una persona normale.
-Questa casa è in un ordine assoluto. –dice guardandosi in ordine.
-Solo perché c'è Jin, io sono un disordinato pazzesco. –ridacchio divertita di me stessa.
-Non ci credo. –sorride.
-La mia camera è un bunker, oramai neanche ci si entra più. –ridacchia divertito e io con lui.
Dopo alcuni minuti di chiacchierata, la chiave della porta scatta e fa entrare uno Yoongi assonnato e il resto dei ragazzi ancora eccitati per le giostre.
-Oh, TN! Eccoti. –dice Jimin notandomi per primo, facendo alzare lo sguardo a Suga, occupato a stropicciarsi gli occhi.
-Perché te ne sei andata così presto? –chiede Jungkook raggiungendomi.
-Ero stanca, non volevo rovinarvi il divertimento. –sorrido impacciata.
-Com- il maknae si blocca all'improvviso. –Che ci fai te qui? –chiede sorpreso riferendosi all'ospite.
-Mi ha accompagnato a casa e mi ha offerto del pollo fritto. –sorrido. –JB dovrebbe arrivare tra poco e l'ho fatto aspettare dentro visto che non ha neanche una giacca. Domani ti ammali, sappilo. -
Il ragazzo si alza e saluta Jungkook con un abbraccio e il resto dei ragazzi.
-Nah che non mi ammalo, sono forte. –mi dà un bacio in fronte e si dirige verso la porta.
-Dove vai? –chiedo.
-È arrivato Jaebum hyung, grazie per l'accoglienza. –dice salutandomi per poi chiudere la porta senza neanche darmi tempo di salutarlo.
Sospiro afflitta mentre Namjoon si avvicina a me. –Cosa era quel bacio? –chiede.
Alzo le spalle. –Gli piaccio. -
-E a te piace? –chiede il ragazzo rimanendo impassibile. Sento lo sguardo di Yoongi perforarmi da parte a parte ma lo ignoro.
-Mah. -




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