63°Capitolo ◘ We have to talk

3.9K 356 174
                                    


63. We have to talk

POV TN

Non faccio in tempo a realizzare ciò che sta accadendo che mi sento tirare all'improvviso all'indietro, finendo addosso a qualcuno, di schiena. Chiudo gli occhi per il leggero impatto e non appena li riapro, vedo Yoongi sfrecciare davanti alla mia visuale, andando contro a BamBam, ancora seduto sul letto.
Vedo il ragazzo cercare di coprirsi il volto, per evitare i pugni, ma il più grande lo fa stendere sul letto a forza, bloccandoli immediatamente gambe e, con più difficoltà, le braccia.
-Yoon –una voce che pronuncia sussurrando il mio nome mi fa bloccare.
Non serve girarmi per capire chi sia alle mie spalle, la statura e il profumo che emanano i suoi vestiti sono riconosciuti dalla mio cervello come qualcosa di talmente tanto familiare che è impossibile non riconoscere.
Le mani di Namjoon si posano per pochi secondi sui miei gomiti, giusto il tempo per spostarmi più indietro e farsi spazio per andare incontro ai due litiganti che si stanno nuovamente picchiando.
Questa volta però è diverso, molto diverso da prima, posso sentire la furia del ragazzo dalla parte opposta della stanza e potrei seriamente dire di poter riconoscerla come furia omicida. Potrebbe ucciderlo a suon di pugni e, da quel che vedo, non mi sorprenderebbe se lo facesse veramente.
BamBam, da parte sua, lo ha voluto istigare. Ha acceso completamente la fiamma e il gas è esploso, arrecando danni inimmaginabili.
-Brutto stronzo, come hai osato?! –urla il più grande, cominciando a puntare al suo viso e alla testa in generale, i punti in cui il danno è maggiore.
Namjoon prova a prenderlo per le spalle, tirandolo verso di lui, ma Yoongi lo spinge via con una forza tale da farlo sbattere violentemente contro il comò, facendo cadere un vaso, e scricchiolare la schiena del ragazzo.
-Nam! –mi chino sul ragazzo, che scivola lentamente per terra tenendosi una mano sullo stomaco. Nell'allontanarlo, gli ha dato una gomitata dritta sulla bocca dello stomaco facendogli mancare il fiato e, di conseguenza, perdere le forze con l'incontro avvicinato schiena e spigolo.
-Lo hai fatto apposta, vero?! Hai visto che ero sulla porta, sapevi vi avrei visto! –la voce di Yoongi si alza sempre di più e, quando vedo le condizioni di BamBam, un brivido percorre la mia schiena. Mi alzo senza esitazione e prendo il braccio che in questo momento ha alzato, tirandolo verso di me cercando di fermarlo.
-Yoongi! –lo chiamo. –Basta ti prego. –dico con voce ferma, sperando che mi ascolti e smetta di prendersela con lui.
Strappa violentemente il suo braccio via dalle mie mani e utilizza quella forza per direzionarla tutta sul Maknae, che attutisce il colpo con un mugolio di dolore che mi spezza il cuore.
È impazzito, uscito completamente fuori di senno. Non mi ascolta, la mia voce non lo raggiunge neanche lontanamente. Tutto quello che dico è inutile, non lo fermerà, e provare ad allontanarlo con la forza, è impossibile fisicamente per me.
Per un momento penso di andare a chiamare i ragazzi, ma nel tragitto Yoongi potrebbe arrecare troppo danno al ragazzo e rendere quell'aggressione veramente grave. Rimango imbambolata a guardare la scena completamente in panico, non sapendo cosa fare e come comportarmi, sentendo i lamenti di BamBam farsi sempre più strozzati e dolenti, fino a quando non mi balena in mente un'idea.
Mi avvicino nuovamente e riesco ad intravedere in uno spazio creato tra il braccio e il petto del ragazzo, del sangue sgorgare dalla bocca e dal naso del più piccolo. Questo mi porta ad agire in pochissimi secondi e spingo via con tutta la mia forza dalla parte libera del letto, facendolo ricadere contro la testata. Lo vedo per un momento in uno stato di confusione, poi si riprende, alza lo sguardo, lo vedo iniettato di sangue. Per un momento un senso di terrore mi pervade per tutto il corpo, come se potesse veramente farmi male da un momento all'altro, saltarmi addosso e prendermi a cazzotti come ha fatto con il ragazzo che ora sto proteggendo dietro il mio corpo. Potrebbe farmi male psicologicamente e moralmente, ma non penso riuscirebbe mai a picchiarmi. Anzi, non lo farebbe mai.
Do un'occhiata a BamBam e, per mia fortuna, lo trovo ancora cosciente. Un'altra la rivolgo verso Namjoon e lo vedo alzarsi lentamente e avvicinarsi al ferito.
-Pezzo di merda... –ringhia Yoongi, provando ad avvicinarsi ma fermato, come poco prima, da me.
Poso le mani sulle sue spalle, per spingerlo lontano, ma lo sento far forza. Non è però abbastanza da spostarmi e le sue mani si appigliano violentemente sui miei avambracci, stringendo talmente tanto forte da farmi quasi male cercando di spingermi via.
-Yoongi, basta. –mi guarda dritto negli occhi ma non sembra quasi riconoscermi.
Allungo le mie mani e accarezzo dolcemente il suo viso, inutilmente dovrei dire visto che non lo vedo cambiare sguardo. Mi soffermo per un po' sulle sue labbra, spaccate da uno dei pugni tirati precedentemente, l'angolo della bocca sanguinante e il viso sporco. Quasi non lo riconosco.
Mi mordo il labbro inferiore, non sapendo seriamente come fare a farlo tornare in sé, quindi decido di non pensarci più e di agire come mi dice l'istinto.
Peccato che il mio istinto sia ancora completamente ed infinitamente innamorato di lui.
Avvicino il suo viso al mio e poso le mie labbra sulle sue. Lo colgo totalmente di sorpresa, sentendole prima in tensione sulle mie per poi sciogliersi pian piano sotto il mio tocco delicato che è incominciato a scorrere velocemente lungo tutto il suo corpo. Sembra quasi risvegliarsi improvvisamente e le sue mani, staccandosi dai miei avambracci, si spostano dietro la schiena, premendo urgentemente per avere più contatto.
Posso sentire la nostalgia e il dolore in questo bacio mentre un leggero sapore ferreo raggiunge i miei sensi e capisco essere la causa lo spacco che ha sul labbro inferiore in un angolo.
Picchietta con la lingua sulle mie labbra per approfondire il bacio, ma mi stacco subito dopo, valutando che la situazione non sia proprio delle migliori.
Non appena sciolgo quell'unione così piacevole a parere mio, mi accorgo di avere il fiatone e il cuore che batte all'impazzata, quasi avessi corso una maratona.
Mi tocco le labbra con un dito, metabolizzando a poco a poco la mia azione presa totalmente senza preavviso. Per quel momento, mi sono sentita completa. Ho sentito tutte le mie preoccupazioni e i miei dolori andare via, scacciati da quello che è diventato l'uomo che ho più amato nella mia vita, battendo pure Namjoon.
Alzo lo sguardo, incontrando quello sgranato di Yoongi, provato dal bacio, presentando chiari segni di fiatone. Sembra completamente stravolto, ma almeno è ritornato in sé stesso.
-Yoongi... -sussurro posando nuovamente una mano sulla sua guancia, accarezzando dolcemente tutti i lividi, che ancora non sono ma presto lo diventeranno. Posa la mano sopra la mia, mentre si appoggia con tutto il peso della testa. Ingoia la saliva rumorosamente, mentre mi guarda come se stesse per mettersi a piangere, ma non lo fa.
-TN, bisogna portarlo all'ospedale, gli si è rotto il naso. –comunica Namjoon improvvisamente, che nel frattempo è rimasto a controllare e medicare tutte le ferite possibili.
-Cosa... -mi giro e vedo le effettive condizioni di BamBam. Il suo viso delicato, magro e di un roseo pulito, ora è gonfio, sporco, livido e grondante di sangue da tutte le parti.
-Mio dio, Bam. –mi avvicino, lasciando la presa dalla mano di Yoongi e posandola sul viso del più piccolo, che sta producendo solo smorfie di dolore. –Cosa diciamo ai medici? –vedo il ragazzo guardarmi per qualche secondo, per poi chiudere nuovamente gli occhi.
Suga nel frattempo si allunga leggermente e non proferisce parola o muta la sua espressione.
-Prima di tutto direi di chiamare Jin Hyung. –mi porge il suo cellulare e io lo prendo, cercando automaticamente il nominativo di Jin per chiamarlo. Finalmente lo trovo e, nel frattempo poso il cellulare all'orecchio, Yoongi me lo prende e ci pensa lui alla chiamata.
Prendo questo suo gesto come un voler rimediare a quello che ha fatto in stato di pura "incoscienza" se così si può chiamare.
-Appena arriverà, io e Jin Hyung lo porteremo in ospedale. Tu pensa a Yoongi Hyung e...cercate di parlare. -
Annuisco leggermente e, mentre Suga restituisce il telefono a Namjoon, Seokjin è già alla porta, seguito a ruota da Jungkook.
-Che cazzo è successo qui? –chiede il più grande, entrando a passo pesante nella stanza.
-Hyung, ti avevo detto di venire da solo. –si lamenta Yoongi.
Il più grande, lancia uno sguardo prima al povero BamBam, nel frattempo fatto sedere, poi al rossiccio, che sta cercando in qualche modo di nascondersi dietro la mia schiena.
-Tu hai fatto questo? –chiede indicando il povero viso del ragazzo, mentre Jungkook guarda la scena completamente sconvolto, incredulo dal fatto che Yoongi, il suo hyung, abbia potuto fare talmente tanto male a qualcuno.
-Possiamo rimandare la ramanzina? Sta perdendo molto sangue e il suo naso non è messo benissimo, hyung. –si intromette Namjoon.
Jin esita qualche secondo, poi ordina di farsi buttare addosso il medikit e di lanciare a Jungkook le chiavi della macchina. Non chiedetemi quale, manco io sapevo avessero la macchina qui.
-Mentre andiamo all'ospedale, cercherò di medicare più ferite possibili. Evitiamo di ingigantire il danno, Jungkookshi, tu guidi. -
Il più piccolo annuisce leggermente e segue i ragazzi, che nel frattempo hanno preso sotto braccio BamBam per portarlo via, lasciandomi completamente da sola con Yoongi.
Rimango qualche secondo a guardare la porta, totalmente in un mezzo stato di trans per quello che è appena successo così velocemente, poi sento le mani del ragazzo circondarmi la vita e stringersi dolcemente attorno a me.
Mi giro subito verso di lui, sciogliendo quel contatto, e lo vedo per qualche attimo ferito da quella mia azione.
-Devo medicarti le ferite. –dico con un fil di voce, ritrovandomi da sola con lui dopo un po' di tempo e dopo tutto quello che è successo.
Prendo quello che mi ha lasciato Seokjin per Yoongi e comincio a disinfettare quelle delle mani. Le nocche sono completamente spaccate e sanguinanti, facendo sì che ad ogni pressione con l'acqua ossigenata su quelle ferite aperte, il ragazzo sussulti e cerchi di ritirare le mani nel vano tentativo di scappare.
-Basta muoverti, o ti ficco un paio di forbicine per le unghie su per il retto. -
-Ma come sei fine. –commenta sarcasticamente.
Mugugno qualcosa di incomprensibile e mi concentro sul mio lavoro, facendo calare per qualche minuto un silenzio alquanto imbarazzante.
-TN... - mi chiama sussurrando con voce roca, facendomi partire un brivido lungo tutta la mia schiena.
-Dimmi. –rispondo come se tutte quelle sensazioni non fossero accadute.
-Ti amo così tanto. -
Mi blocco a quelle parole per qualche secondo poi, dopo qualche attimo di pensamento, appoggio il cotone sopra un fazzoletto e alzo lo sguardo su di lui.
-Dobbiamo seriamente parlare. -

Instagram: min_lety

Ragaazzi, la storia è quasi al termine :(

╠ SUGA ╣○ Looks ○Where stories live. Discover now