Capitolo 12

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POV'S NINA

Mi svegliai con il fastidioso rumore assordante di quella maledetta sveglia, avrei voluto tanto sbatterla nel muro, mi scocciavo di andare a scuola quella mattina, ma non potevo abbandonare Tosca anche perché se lo avessi fatto mi avrebbe ammazzato, mi alzai dal letto con grande fatica e andai in bagno incominciando a lavarmi  e fare i miei bisogni mattutini, dopodiché mi feci una doccia rinfrescante e lavai anche  miei lunghi capelli.

Dopo dieci minuti uscì dalla doccia e avvolsi il mio corpo all'interno di un morbido asciugamano e lo stesso feci con i miei capelli, intanto presi lo spazzolino con il dentifricio e incominciai a lavare i denti, una volta finito pulí la bocca con dell' acqua fresca. Infine passai su tutto il mio viso la crema idratante.

Mi tolsi l'agiugamano e indossai un semplice intimo, successivamente incominciai ad asciugare i miei lunghi capelli, prima con in phon e dopo feci una lunga piastra per renderli di un liscio perfetto.

Una volta finito con i capelli passai al trucco, molto semplice, mascara rossetto e blash, una volta finito mi recai nella mia stanza per vestirmi. 

Apri l'armadio e presi un pantalone a vita altra militare e una maglia a mezza manica di colore nero e per finire come scarpe le converse nere.

Una volta finito di prepararmi presi la cartella preparata già la sera prima e il telefono, contollai per vedere se qualcuno mi avesse scritto e....

Da Stefan:
Ciao Nina, spero che tu oggi venga a scuola perché vorrei parlarti di ciò che è successo ieri ...

<<Oddio e adesso di cosa vorrà parlarmi ? Vabbè meglio che vada>> scesi le scale di corsa, avevo il cuore che batteva all'impazzata dentro di me. Una volta arrivata in cucina, vidi mio fratello di spalle che stava preparando la colazione, ero ancora troppo arrabbiata con lui per ciò che è successo ieri, non avevo voglia di vederlo, non oggi....

<<Buongiorno>> gli dissi,tanto per educazione, non volevo essere io quella maleducata, ma sopratutto non volevo che me lo potesse rinfacciare.

<<Buongiorno Nina >> mi disse girandosi verso di me, il suo sguardo era diverso dal solito, sembrava quasi dolce, insolito per Damon.

<<Damon io vado altrimenti farò tardi>>gli dissi, stavo per andarmene quando lui avvicinandosi mi disse...

<<Dove credi di andare, senza aver fatto colazione>> ora si preoccupa che non faccio colazione ma fammi il piacere brutto idiota. Stamattina la tua faccia non la voglio vedere.

<<Non preoccuparti mangerò un cornetto al bar>> mentì ovviamente, dovevo uscire da quella casa.

Stavo per andarmene quando si mise Damon davanti per non farmi procedere oltre, quando si comportava così era ancora più fastidioso.

<<Nina sei una pessima bugiarda, ora ti siedi e mangi a scuola ti ci accompagno io>>mi disse prendendomi per un braccio e mi fece sedere, non avevo altra salta. 

Una volta seduta Damon mi portò quattro frittelle piene di nutella, beh almeno la cosa positiva era che Damon era un ottimo cuoco e che in tutti questi anni non mi ha fatto mai mancare nulla. Nonostante il suo carattere freddo e scontroso, lui si è preso cura di me, e mi ha aiutato quando i nostri genitori sono morti, è stato presente quando gli altri membri della nostra famiglia non c'erano, perché troppo occupati dalle loro vite, non potevano consolare due adolescenti che avevano appena perso tutto, due adolescenti che avevano appena subito un grave lutto.

Incominciai a mangiare quelle deliziose frittelle e l'inebriante  profumo mi faceva venire l'acquolina in bocca.

<<Allora ti piacciono? >>Mi domandò Damon aspettando in modo impaziente una mia risposta 

<<Si Damon, sono deliziose>>dissi in un sorriso a 32 denti, e per la prima volta, dopo tanto tempo anche Damon sorrise, era bellissimo. Uno di quei sorrosi che mi faceva quando eravamo bambini e stavamo sempre insieme, lui sorrideva proprio come ora...Ma che cavolo sto dicendo, Nina riprenditi.

Mi ripulí le labbra sporche di nutella, mentre mio fratello era andato nella sua stanza per indossare i suoi abiti da lavoro, intanto presi il cellulare e messaggiai con Tosca.

Per Tosca:
Tosca 10 minuti e vengo

Da Tosca:
Nina ma come fai che mancano 10 minuti all'inizio delle lezioni.

Per Tosca:
Tranquilla mi accompagna mio fratello.

Da Tosca:
Ah ora capisco 😏😏 ok salutami Damon ti aspetto a tra poco

<<Allora vogliamo andare>> a risvegliarmi dai miei pensieri fu la figura di mio fratello, ed era semplicemente stupendo, i suoi capelli nero corvino e i suoi occhi azzurri e quella belle rosea lo rendevano molto affascinante, per non parlare del fisico scolpito che aveva fatto in quegli anni, ero completamente incantata.

<<Nina tutto ok, ti senti bene?>> Mi disse con voce divertita.

<<Si, si tutto bene ora andiamo>>

Una volta usciti di casa, salimmo nella macchina di Damon e partimmo.
<<Damon ma non farai tardi a lavoro>> gli chiesi d'un tratto anche per rompere il ghiaccio tra di noi, eravamo fratelli eppure alle volte non sapevamo di cosa parlare.

<<Tranquilla accompagnare te a scuola è più importante e poi si tratta solo di qualche minuto>>

<<Grazie Damon>> gli dissi ma non ricevetti alcuna risposta.
Dopo 10 minuti arrivammo fuori al mio edificio scolastico.

<<Ciao Damon io vado ci vediamo oggi a casa>>gli dissi, ma quando stavo per scendere lui mi fermò
<< primo si saluta per bene>> così gli diedi un bacio sulla guancia
<< e secondo ti passo a prendere io dopo la scuola, ora vado>> disse con tono compiaciuto.

La reazione di Damon mi aveva stupita non me lo sarei mai aspettata, anche se non diedi peso più di tanto alle sue parole, sentì una voce che mi stava chiamando...
<<Nina>> disse la mia migliore amica, avvolgendomi con le sue braccia in un forte abbraccio. 

<<Buongiorno anche a te Tosca>>gli dissi staccandomi.

<<Nina ho una splendida notizia per te>>mi disse molto euforica, ecco ora ero diventata molto curiosa.

<<Su spara sono curiosa>>

<<Stefan prima mi ha fermata e mi ha detto che voleva parlarti>>fece una piccola pausa<< mi ha detto che era importante>> allarme rosso, allarme rosso ODDIO STEFAN VUOLE PARLARMI, cosa vorrà mai dirmi.

<<Nina tutto bene sei pallida>> e grazie al cazzo non so come comportarmi quando lui arriverà e ne tantomeno come comportarmi.

<<Si tutto bene>>mentì, ma non potevo dirle la verità, ad interrompere la nostra discussione fu proprio la voce di Stefan. <<Ciao ragazze, Nina possiamo parlare un momento in privato perfavore>> disse Stefan, guardandomi dritta negli occhi. I suoi erano così grandi e lucidi, di un verde unico e meraviglioso.

Tosca si allontanò da noi così io e Stefan potremmo parlare da soli, non ero molto a mio agio, quando ero sola con lui, poiché Stefan mi piaceva, e anche tanto, ma non sapevo se stavo  facendo la scelta giusta, avevo come uno strano presentimento come se lui non fosse quello giusto, non fosse colui destinato a me, forse non è con lui il collegamento del mio filo rosso, forse è un'altra persona, non so più nulla non ho nessuna certezza. Chissà cosa succederà adesso.

Innamorato di mia Sorella Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ