Capitolo 21

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POV'S DAMON

Quando arrivai fuori scuola, trovai mia sorella avvinghiata a quell'idiota del suo ragazzo, ah com'è che si chiamava...Stefan si proprio lui Stefan  Salvatore il ragazzo che mi sta letteralmente rovinando la vita perché mi sta portando via l'unica luce brillante della mia esistenza.

Ero alquanto infastidito da quella scena, ma cercai di apparire il più rilassato possibile, non avevo la minima intenzione di iniziare un'altra lite con mia sorella...

Lei prese la sua borsa, che era appoggiata sul cruscotto dell'auto di quel fanatico e gli stampò un bacio sulle labbra, in quel momento il mio cuore si spezzò, una forte fitta avvolgeva il mio cuore  per me era dura vederla con un altro uomo che non sia io, ma con quale coraggio le dico la verità... lei non capirebbe né i miei sentimenti né perché glielo tenuto nascosto, potrei essere felice con lei, ma dove trovo il coraggio di dirle la verità? Non mi guarderebbe più, potrebbe addirittura odiarmi ed io non voglio questo, anzi è l'ultima cosa che desidero. 

Tutto ma non il suo odio, non potrei sopportarlo. Una volta salutato l'idiota, da oggi in poi lo chiamerò così, per facilitarmi le cose, Nina entrò in macchina e mi salutò con
un bel bacio sulla guancia, e un sorriso smagliante a trentadue denti.

<< Ciao Damon come stai? É andato tutto bene a lavoro?>> mi domanda lei, io ero già partito e mi stavo dirigendo verso la nostra adorata villetta. 

<< Bene, come sempre del resto>> feci una piccola pausa<< Ti vedo stranamente felice oggi è successo qualcosa?>> le domandai infine.
Non so nemmeno io cosa speravo, che mi dicesse la verità, quindi domande molto ferito, oppure una bugia ma almeno così non avrei sofferto.

<<Assolutamente nulla, non so deve essere un motivo specifico per essere felice>> quella risposta mi sembrava sincera, il mio cuore ne fu felice.

Io non le risposi continuai a guidare finché non arrivammo alla nostra graziosa villetta, con il giardino pieno di rose, bianche, gialle, rosa e rosse

Quelle erano le rose di nostra madre, lei se ne occupava, era la sua passione coltivare quelle rose, voleva sempre che il nostro giardino risplendesse di mille colori e profumi, coltivava ogni rosa di un colore diverso perché lei diceva che ogni colore di una rosa è un emozione e un sentimento.

Le rose bianche sono il simbolo della purezza, le gialle della gelosia, quelle rosa è il sentimento dell'amicizia, infine quelle rosse è il sentimento dell'amore...

Ora mi occupo io delle rose della mamma, non voglio che tutto quel lavoro durato anni e anni venga buttato così nel nulla.

Una volta arrivati scendiamo dalla macchina, mia sorella apre il cancelletto della villa, io la seguo ma non va oltre, si ferma ad ammirare e ad annusare le rose, ed io in quel momento non posso non pensare a quanto sia bella la scena davanti a me.

Mi avvicino<< Tutto bene Nina?>> le domando, lei aveva gli occhi chiusi e solo in quel momento quando si girò verso di me e li aprì potevo vedere i suoi occhi traboccanti di lacrime.
Quanto sono stato stupido a non accorgermi prima del suo improvviso cambio d'umore.

<<Ehi piccola va tutto bene>> le dico tenendola stretta tra le mie braccia, una sensazione unica e indescrivibile il mio cuore sta esplodendo di gioia, ma quando sento le sue braccia che mi si avvolgono e stringono dolcemente il mio collo una sensazione di brividi percorre la mia colonna vertebrale.

<<Damon mi mancano tantissimo, mi manca la mamma...>> mi disse all'orecchio. Tanta sofferenza per nulla... Tutto questo dolore, ma alla fine non resterà più nulla perché sarà solo un ricordo.

<<Nina anche se noi non li vediamo, loro sono con noi in ogni momento, la mamma è lo spirito di queste rose di questo giardino e papà è lo spirito di questa casa...>> gli dissi cercando di calmarla, non sopportavo vedere Nina in questo stato, era da tempo che non piangeva. Sono due anni che non versa più una lacrima per loro, dal giorno della loro morte e del funerale.

Era da tempo che non vedevo mia sorella così fragile e debole, avevo persino paura di stringerla un po' troppo perché pensavo che si sarebbe spezzata tra le mie braccia...

Lei annui, non disse nulla non né aveva la forza era stanca, glielo si leggeva in faccia.

<<Ora entriamo che fa un po' freddo ci mettiamo sul divano, ti preparo una bella cioccolata calda e ci guardiamo la tv, ok?>> lei tirò su col naso e annuì.

...

SPAZIO AUTRICE

Salve a tutti mie cari ragazzi, sono tornata con questo nuovo capitolo spero vi piaccia. Scusate se è un po' breve...

Scusate anche se ciò messo un po' più di tempo per pubblicarlo.

Alla prossima con il nuovo capitolo... voi vi starete chiedendo cosa succedere, lo scoprirete solo leggendo...ahaha

LusNoir18💙💙💙

Innamorato di mia Sorella Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt