Capitolo 34

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POV'S STEFAN

Mi avvicinai sempre di più sul portico della tenuta, Vanessa era appoggiata alla porta d'ingresso con le braccia e le gambe incrociate, aveva una posizione ed una postura molto fiera di sé, i suoi capelli castano scuro sendevsno boccolosi sulle spalle,ed il suo sguardo da cerbiatta mi ricordavano gli occhi della mia dolce Nina, anche se oggi abbiamo avuto una piccola lite per quello stupito bacio dato a Vanessa, sento che mi perdonerà, tutto tornerà come prima.
Non mi farò abbindolare dalla sua bella presenza, non più ormai ho capito il suo gioco, d'ora in poi sarò molto più attento.

<<Che cosa ci fai qui Vanessa>> le dissi freddo più che mai, guardandola dritta negli occhi, il suo viso fu  leggermente contrariato dal mio tono di voce, si spostò dalla porta d'ingresso per avvicinarsi, ma fortunatamente tra di noi non ci fu alcun contatto, si avvicinò semplicemente per potermi scutste meglio.

<< Forse mi mancavi, Stefan>> disse quasi divertita, anzi no, lei era divertita e molto da ciò che stava succedendo, ma io mi stavo solo spazzientendo ancora di più.

<<Non è per nulla divertente, Vanessa e se pensi di venire qui a provocarmi ti sbagli di grosso, è sai perché?
Perché io sono innamorato della mia ragazza, io amo Nina Parker, quindi fattene una ragione e sparisci>> le dissi, cercando di restare poi calmo possibile, la mia voce era fredda e appuntita come un ago, ero stato glaciale, l'avevo ferita, questo potevo vederlo dalla sua espressione che da puro divertimento era diventata rabbia totale bei miei confronti, ma tutti ciò non mi importa, non mi riguarda.

<<Allora preferisci che vada a far divertire Damon?>>stavo per entrare in casa quando senti quelle parole uscire dalle sue labbra, dopo quella domanda non ebbi più la forza di resiste dalla rabbia, mi voltai di scatto prendendola per le braccia e fate una forte pressione con le mie mani, sperando di riuscire a spaventarla.

<<Ascoltami bene Vanessa, sta lontano da Damon, da me e da Nina, questo è il primo e l'ultimo avvertimento che ti do, altrimenti ti giuro su quello che ci di più caro, che te le farò pagare.
Uomo avvisato mezzo salvato>> mentre le parlavo potevo vedere chiaramente la paura nei suoi occhi, ma nel suo sguardo c'era comunque una strana scintilla, che non avevo mai visto prima.

<<Vattene via, è non tornare mai più>> lei non mi risponde, ma continua a fissarmi non abbassando mai lo sguardo su di me.
La lascio andare ed entro in casa sbattendo la porta alle mie spalle, non deve permettersi di avvicinarsi a Damon e tantomeno a Nina, deve lasciarli stare.

Mi dirigo in camera mia dove prendo il mio diario, mi siedo alla mia scrivania in legno massello color noce  è scrivo tutto quello che è successo, le mie emozioni, i miei pensieri, le sensazioni intense che ho provato durante questa prima parte di giornata, ma soprattutto scrivo in maniera molto dettagliata il litigio avvenuto questa mattina con Nina, per non dimenticare nulla.
<<Ricordare è importante>> questo pensai mentre continuavo a scrivere sul mio diario.

Una volta aver scritto, sfoglio molto velocemente il mio diario, per cercare quella...quella lettera che mi fu  consegnata da mia madre, il giorno prima che morisse. Averla tra le mani in qualche modo e come se la sentissi più vicina, è allo stesso tempo sento più vicino anche mio fratello, che a quanto pare non è che gli vada tanto a genio, ma in un modo o nell'altro dovrò conquistare il suo affetto e la sua fiducia, sarà un'impresa ardua da affrontare, ma lui è tutto ciò che mi resta della mia famiglia, è lo voglio con me, io ho bisogno di mio fratello.

Finalmente trovo la lettera che avevo nascosto nel diario, la prendo, incomincio a farla girare tra le mani, e come mio solito fare ogni volta che la prendo ho sempre la tentazione si aprirla e leggerla, ma poi penso alla promessa fatta a mia madre, così per distrarmi guardo l'elegante scrittura che compone una frase scritta da mia madre, quell'insime di parole e lettere formulava testuali parole:

Innamorato di mia Sorella Where stories live. Discover now