Capitolo 28

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POV'S DAMON

<<Lei è qui vero?>> domandai, Tosca annuì semplicemente.
Finalmente avevo trovato Nina.

<<Posso entrare devo vedere come sta?>> le chiesi con fare gentile e molto educatamente.

<<Nina sta bene, e sta dormendo, meglio lasciarla riposare>> disse abbastanza fredda Tosca, evidentemente Nina le ha raccontato quello che è successo, quindi ora mi odiano entrambe.

<<Senti Tosca, so che Nina ti ha raccontato tutto>>feci una piccola pausa << ma io devo vederla>>.

Giuro che se non mi fa entrare, le stacco la testa.

<<Va bene entra>> fortunatamente Tosca mi fece entrare e chiuse molto delicatamente la porta poichè tutti dormivano, altrimenti sua madre e il suo cane mi avrebbero ucciso dato che era molto tardi.

Tosca facendo piccoli passi mi portò in camera sua dove Nina dormiva beata nel comodo e grande letto matrimoniale circondata da comodi cuscini e avvolta in un caldo piumone.

<<Da quanto tempo stai dormendo?>> domandai a Tosca, lei mi guardò e poco dopo rispose...

<<Da quasi due ore, quando alle 10 è arrivata a casa mia era in uno stato pietoso, non riusciva a smettere di piangere, tremava e singhiozzava>> 

Quelle parole mi fecero rabbrividire, mi pervase un incredibile senso di colpa, era solo colpa delle mie azioni se Nina si trova in questo stato.
Sono stato un mostro, mi pento delle mie azioni, ma spero vivamente che Nina mi perdoni non potrei mai sopportare il suo odio il suo disprezzo nei miei confronti, né morirei dentro.

<<Sono stato un completo idiota>> dissi infine, Tosca sorrise leggermente, mettendomi una mano sulla spalla dicendo...
<<Tranquillo, risolverete anche questo, Nina ti perdonerà ne sono sicura>> fece una piccola pausa continuando a scusarmi con i suoi grandi occhi verde scuro e poi mi disse<< vi lascio da soli, se serve il mio aiuto io sono di sotto>> Tosca uscì chiudendo delicatamente la porta, io mi avvicinai al letto molto lentamente  senza far troppo rumore, quando fui davanti al letto vidi Nina che dormiva beatamente come un tenero angioletto, mi sedetti sul comodo materasso e incominciai ad accarezzarle la guancia, in quel momento dai miei occhi incominciarono a scendere calde e amare lacrime di dolore e tristezza, come ho potuto fare ciò che ho fatto, mi pento, sono stato un vero idiota deficiente e spero che un giorno lei mi perdoni... io non voglio perderla, lei è tutto ciò che mi resta di buono, da amare e da proteggere.

<<Basta ora ti porto a casa, non puoi restare qui>> si deve venire a casa con me, non posso sopportare questa situazione.

La presi delicatamente a mo di sposa, senza farla svegliare, altrimenti avrebbe incominciato ad urlare che non voleva venire a casa con me, ma che avrebbe preferito restare a dormire dalla sua migliore amica.

Uscimmo insieme dalla camera di Tosca, scesi le scale che mi portarono in salotto dove Tosca stesa comodamente sul divano a guardare serie tv, ma quando mi sentì scendere si alzò mi guardò per un attimo perplessa poi le dissi...

<<Nina la porto a casa con me>> lei si avvicinò, mi guardò per un attimo poi aprì la porta di ingresso ma prima di andare mi disse una frase che non compresi subito...

<<Non sarai triste per sempre, Damon, l'amore prima o poi arriverà anche per te>> mi disse , io la guardai e annuì.

<<Buona fortuna con Nina>> mi disse infine prima di chiudere la porta d'ingresso. << Grazie>> le dissi prima di entrare nella mia auto e sfrecciare verso casa.

Innamorato di mia Sorella Where stories live. Discover now