Capitolo 16

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POV'S NINA

Damon come suo solito fare  ha esagerato, mi sentì morire dentro come se una parte di me si fosse spezzata, mi sentì come un burattino nelle sue mani usata e poi gettata via come un sacco della spazzatura.

Non mi sarei mai aspettata una reazione del genere da parte di mio fratello, era esagerata soprattutto in questo periodo.

Ma chi si crede di essere? Ora che mi sono fidanzata dopo tanto tempo, che per la prima volta mi sento felice nella mia vita non abbandonata, mi tratta cosi, eppure sa tutto quello che ho passato dovrebbe essere più gentile e premuroso, non essere il solito stronzo egoista e narcisista.

Io che ci penso e continuo a piangere, non ne posso più non voglio più piangere per Damon non se le merita le mie lacrime, cerco di essere forte e di mostrare il lato duro quando sono con lui, cerco di non abbassare mai la guardia perché il predatore può essere sempre all'attacco sulla sua preda, anche se stasera gli sono sfuggita, ci riproverà finché io non cederó.

Ormai io mio cuscino si è strasformato in una spugna, ero  sommersa dalle mie stesse lacrime. Mi sembrava di piangere da sempre, non ne potevo più, la mia vita si stava trasformando in qualcosa che non aveva più vita, ma era fatta di tristezza e lacrime. Devo riprendere la mia vita, quello che sto facendo ora non è godermi la mia gioventù, questo era diventato sopravvivere.

Ho bisogno di Tosca, lei saprà sicuramente come aiutarmi, lei riesce sempre a trovare delle soluzioni quando ho dei problemi con Damon, quindi decido di prendere il mio telefono tremante e scrivo se ci possiamo vedere da Starbucks. So che è tardi, però mi sento come se dovessi togliermi un peso dal petto.

Una volta finito di mandare il messaggio cercai di fare il meno rumore possibile, così non feci  insospettire mio fratello. Chiusi la  porta silenziosamente mi infilai le mie converse nere, presi il giacchetto e i soldi. Aprì la finestra cercando di fare il minor rumore, per fortuna la mia stanza si trova a 10 metri dal suolo, ringrazio il professore McMorrison di ginnastica che ogni sua lezione ci faceva saltare.

Dopo aver fatto tutto ciò, ringrazio di non essermi rotta qualcosa mi pulisco un pò le gambe dal terriccio mi avvio verso il bar senza farmi vedere da mio fratello.

Prima di avviarmi sbircio dalla fessura della finestra cosa stava  facendo mio fratello, vedo che sta parlando allegramente con qualcuno. Già si è fatto passare l'incazzatura verso di me? Con chi diavolo parla alle 22:30 di sera? Sento una strana sensazione al mio stomaco ma non ci diedi tanto peso.

[...]

Finalmente dopo una bella camminata arrivo al bar, entrai ed il caldo tepore e profumo di cannella mischiato all'odore del caffè invase le mie narici.

Che dolce sensazione, mi aggiro per i tavoli e trovai Tosca intenta a maneggiare con il suo telefono. Mi avvicino e picchietto la sua spalla, tanto che si gira per poco non cadeva terra.

<<Hey tesoro...>> dico sorridendo ancora per l'accaduto

<<Tu sei scema, mancava poco che io cadessi a terra>> dicendolo a mo di ragazza disperata.

<<Senti pannocchia vivente non ti ho fatto nulla, non esagerare come al solito...>> sorrido a tutto ciò

<<Comunque Nina mia cosa è successo? Da un pò che ti vedo giù, sinceramente non mi piace vederti così. Mi sento male solo al pensiero che tu piangi...>>

Ma quanto non posso amarla questa ragazza? Sempre pronta ad aiutarmi, la mia salvezza è lei.

<<Allora sono un paio di giorni che mio fratello si sta comportando uno schifo nei miei confronti, ti giuro è un bipolare del cazzo. Non fa altro che trattarmi di merda, poi dopo un secondo si scusa e ritorna ad essere il fratello premuroso scordando ciò che ha fatto prima. Non puoi capire come ha reagito al fatto che mi sono messa con Stefan, ti giuro i suoi occhi non erano più l'azzurro che tanto amo. Ma era come vedere l'inferno...>> dissi  tutto d'un fiato.

Innamorato di mia Sorella حيث تعيش القصص. اكتشف الآن