Capitolo 23

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POV'S DAMON

È una sensazione meravigliosa e indescrivile abbracciare Nina, stringerla a me sentire il profumo dei suoi capelli, il profumo che emana la sua pelle e il suo respiro sul mio petto, tutto questo è magico, mi sembra un sogno, invece fortunatamente è tutto reale.

Nina mi stringeva forte a sé, come se avesse paura che io possa scappare via, tutto questo è ancora più bello perché mi fa capire quanto lei tenga a me, so che non mi ama come io amo lei, ma spero che un giorno lei possa capire tutto, e sapere la verità...

<<Oh Damon...>> cosa Nina ha detto il mio nome, mi sta sognando o sta solo parlando nel sonno, tra le due spero che stia facendo un bel sogno su di me.

Tra un po' devo alzarmi sono quasi le sette, devo andare a lavoro, non vorrei mai più lasciare questo letto, ma tra un po' dovrò andare via...

Oggi Nina avrebbe detto che non sarebbe andata a scuola, potrà riposarsi un po', dopotutto se lo merita, studia sempre non riposa mai, ormai non rimango più stupito quando i professori mi dicono che è la prima della classe, ed ha nove in tutte le materie, sono molto fiero di Nina, spero che un giorno possa realizzare i suoi sogni, spero che abbia il futuro che merita, spero anche di far parte del suo futuro...

Sono le sette è ora di alzarmi, cercai di fare più delicatamente possibile per non svegliare Nina, ma quando sto per alzarmi sento che Nina mi sta tirando per il polso, mi giro per vedere se lei era sveglia, ma non era così stava ancora dormendo e sognando chissà cosa.

<<Ti prego non andare via, resta con me>> dice metre dorme, è così bella ed io sarei anche tentato di rimanere lì con lei, in quel letto sotto le lenzuola calde, ma devo andare via...

<<Nina devo andare non posso restare>> l'unica cosa da fare è svegliarla anche se mi odierà a morte per averlo fatto.

<<Nina, Nina forza svegliati>> urlo in modo tale da svegliarla, lei si sveglia di soprassalto, spalanca i suoi occhi marroni e da un piccolo urlo.

<<Buongiorno>> gli dico, sperando di addolcito un po'

<<Damon ma che ore sono>> io decido di non rispondere, lei si gira per guardare l'orario dalla sua sveglia poggiata sul comodino accanto al letto matrimoniale.

<<Le sette di mattina, sul serio, non hai nulla di meglio da fare alle sette di mattina>> mi risponde seccata e annoiata, sapevo che avrebbe risposto così, ma si sarebbe svegliata comunque se l'avessi tirata per farla staccare dal mio braccio.

<<In realtà dovrei andare a lavoro>> mi limito a dire, non voglio prolungare oltre, ci scommetto che ora mi chiederà che ci faccio in camera sua e perché sono a torso nudo.

<<Damon che ci fai qui in camera mia a torso nudo?>> visto, io solo un terno all'atto non indovino, sono proprio sfortunato.

<<Ieri sera ti sei addormentata sul divano, io ti ho portato in camera tua, ma quando stavo per andarmene tu mi hai letteralmente pregato perché rimanesse qui con te>> lei mi guarda tipo spaesata, non sa nemmeno cosa dire...<< e così abbiamo dormito insieme abbracciati, come facevamo quando eravamo bambini>> dico infine, molto stranamente non sembra arrabbiata, anzi sulle sue labbra posso notate un leggero sorriso.

<<Oh capisco, beh dopotutto non c'è nulla di male siamo fratelli, e poi è una cosa che abbiamo sempre fatto>> disse molto serenamente, ha il viso molto rilassato non sembra per nulla stressata, di solito quando si alza la mattina è sempre molto stressata e nervosa invece ora sembra quasi un'altra persona.

Innamorato di mia Sorella Where stories live. Discover now