Capitolo 40

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POV'S DAMON

Questa doccia ci voleva proprio, quando sono stressato e confuso mettermi sotto l'acqua calda mi aiuta a pensare e se penso correttamente anche le mie scelte e decisioni saranno giuste...almeno credo.

Mi asciugo e faccio scorrere la mia asciugamano per tutto il corpo, una volta finito prendo la mia asciugamano rossa mettendola attorno alla vita coprendo solo le mie parti intime, usci dal bagno per andare nella mia stanza per prendere dei vestiti puliti, ma senti la porta di casa aprirsi, e unvece di andare nella mia stanza scesi le scale.

Prima di poter fare l'ultimo gradino i miei occhi si scontrarono con quelli di Nina, che rimase letteralmente imbambolta non sapeva assolutamente cosa dire o fare, e dopo quello che era accaduto tra di noi era anche normale che si fosse imbarazzata nel vedermi semi nudo.

Io scesi gli ultimi gradini, avvicinandomi alla sua figura, lei si sposto leggermente e sibillò un flebile
<<Ciao Damon>> io mi avvicinai sempre di più mettendo su io mio ghigno infallibile, lei arrosi subito vedendomi cosi, andò in cucina per andare a prepare il suo solito caffè, ed io la segui a ruota.

All'improvviso si voltò verso di me e mi disse<< Damon ma perché non vai a vestirti>> cerco di dire con voce dura e sicura di se, ma ci riuscì solo in parte, io mi avvicinai sempre di più, lei era di spalle accanto al lavandino della cucina.

La bloccai con le mie braccia, lei si girò completamente verso di me, incrociando le braccia al petto, e non sraccando mai io suo guardo dal mio.
<<Sei in trappola, mia dolce Nina>> le dissi sussurandole all' orecchio, appoggiai le mie mani sui suoi fianchi, incominciai a baciarle il collo, lasciando piccoli baci umidi, lei sembrava quasi impassibile e fredda, come se non le importasse nulla, ma sapevo che non era cosi, potevo sentire il suo cuore battere sempre più forte, sentivo che si irrigidiva al mio tatto e il ventre che formicolava, poteva ripetersi a se stessa tutte le volte che voleva che non provava niente per me, ma io so che il suo cuore e il suo corpo mi desideravano come se io fossi la sua dose di droga costante, e glielo farò capire.

Volevo baciarla come era già successo in passato, e stavo per farlo, le presi il viso tra le mani, ma lei appoggiò le sue mani dul mio petto spingendomi via con tutta la forza che aveva, il suo sguardo non era mai stato più glaciale di quello che ho davanti.

E con una tale freddezza mi disse...
<<Sono ritornata con Stefan, ed io amo Stefan, sono innamorata di lui e lui di me. Non ti azzardare mai più a mettermi le mani addosso, mi fai schifo. Io e te siamo fratelli, niente di più nulla di meno, e quello che stai facendo è ripugnante.>> io rimasi allibito, non mi usciva neanche mezza sillaba, ero rimasto pietrificato dalle sue parole.

Lei mi sorpasso uscendo dalla cucina a testa alta e se ne andò in camera sua. Io rimasi a fissare io vuoto per ben 10 minuti, fu solo allora che mi ripresi del tutto.

Io non capivo, non potevo capire il suo corpo mi faceva capire quando mi volesse veramente, ma poi dalle sue labbra esce totalmente l'opposto di quello che vorrei, e dovrei sentire.
Non capisco perche si comporti così, basta ho deciso, il giorno del suo diciannovesimo compleanno le dirò finalmente la verità su chi è lei e chi sono io.

Sali le scale per andare nella mia camera per vestirmi. Infilai un paio di boxer neri i calzini del medesimo colore. Pantalone nero, con la cinta nera sopra misi una maglia bianca con lo scollo a v i mocassini ai piedi e la giacca di pelle, una goccia di profumo una sistemata ai capelli e sono pronto per uscire.

Volevo uscire un po', prendre un po' d'aria fresca, ma prima di andarmene usci fuori in giardino caccolsi una dozzina di rose, rosse e bianche, e un paio di ibisco rossi i fiori preferiti di Nina, rientrai dentro preparai il mazzo con della carta per fiori e nastro rosso, presi dei bigliettini che si trovavano nel cassetto in cucina e scrissi un biglietto che misi tra le rose, ma in modo che si potesse vedere.

Ma prima di salire sopra sapevo che non mi avrebbe mai aperto la porta cosi scrissi un altro biglietto che avrei infilato sotto la porta delka sua stanza, nel secondo biglietto le scrissi...Quando aprirai la porta troverai un regalo per te, spero ti piaccia. Tuo Damon.

Una volta aver fatto passare il biglietto lascai il mazzo di rose fuori la sua porta, e me ne andai.
Scesi velocemente le scale presi le chiavi e entrai nella mia auto azzurra, partì per una meta sconosciuta.

POV'S NINA

Ero sul mio letto a piangere come una povera scema, questo perche tutte quelle cose orribili che ho detto a Damon il fatto che lui mi facesse schifo i che lui fosse ripugnante, non era asslutamente vero, le ho dette solo per farlo allontanare da me, perché non voglio che lui possa soffrire a causa mia, non voglio che lui stia male per me.

Tra di noi non potrà mai accedere nulla siamo fratelli, e sempre lo saremo, purtroppo non posso cambiare quello che siamo, inoltre il destino mi ha fatto incontrare un ragazzo meraviglioso come Stefan, prima o poi anche lui incontrerà la sua lei e si ameranno come io amo Stefan .

Però chissa forse se io e Damon non fossimo stati fratelli, forse tra me e lui ci sarebbe stato qualcosa? Chi può dirlo in questo caso, forse se non saremmo fratello e sorella, saremmo stati amici, fidanzati, due persone che si amano alla follia oppure due estranei, sinceramente non lo so e non ci voglio più pensare.

Tutto quello che ho detto e fatto è stato solo per il suo bene. Mi alzo dal letto, vorrei lavarmi il viso per pulirmi il viso dalle mie stesse lacrime, ma quando vado verso la porta trovo un bigliettino con su scritto......Quando aprirai la porta troverai un regalo per te, spero ti piaccia. Tuo Damon.

Apri immediatamente la porta, trovando davanti a me un meraviglioso masso di rose rosse e bianche e fiori di ibisco.

<<Questo é il mazzo di fiori più bello che mi hanno mai fatto>> mi dissi da sola con le lacrime agli occhi, ero molto contenta di quel regalo.

Notai che tra le rose c'era un altro bigliettino, lo presi e incominciai a leggerlo.

Mi dispiace per quello che è successo oggi Nina, ma io tengo tanto, troppo a te e non posso farci nulla perché al cuore non si comanda, non posso dirgli di non amarti e di non volerti bene, non posso e non lo farò.
Ti dimostrerò quanto tengo a te, perche tu sei la mia vita, e ti voglio con me sempre, da oggi fino all'ultimo dei miei giorni...
Per sempre tuo, Damon.

Avevo le lacrime agli occhi ed ero totalmente pietrificata, non sapevo cosa fare, rientrai nella mia stanza con il mazzo di rose in mano e ik bigliettino mi stesi sul letto appoggindo il mazzo di rose alla mia sinistra e strinsi tra le mani la piccola lettera di Damon.

"Quel ragazzo sapeva sempre come stupirmi e lasciarmi senza fiato" questo fu l'ultimo dei miei pensieri.

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti, come state spero bene. Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.

Se avete domande non esitate a scrivere nei commenti, sapete già che risponderò a tutti.

Ci vediamo alla prossima con un nuovo capitolo

Dalla vostra...

LusNoir18 💙💙💙

Innamorato di mia Sorella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora