Capitolo 45

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POV'S ZIA MAY

<<Sai questo è il classico discorso che avrebbero dovuto farti i tuoi genitori, ma sembra che debba farlo io... >> perché è cosi difficile dirlo, ma ho cosi paura della sua reazione, ho davvero tanta paura di perdere sia lui che Nina. 

<<Vedi Damon... per me non è facile parlare di tutto ciò...>> dissi con voce tremolante, il mio dolce nipote, così amavo vederlo, mi prese le mani e le strinse con decisione ma il suo tocco allo stesso tempo era dolce e leggero, mi guardò con i suoi grandi occhi blu, come il più puro oceano cristallizzato ed inserito in quelle due piccole fessure che chiamiamo comunemente ''occhi'', ma i suoi non erano delle semplicemente delle iridi colorate di azzurro, il suo sguardo era profondo, intenso, espressivo, non occorrevano parole per descrivere le sue emozioni, bastava semplicemente guardarlo. 

<<Zia qualunque cosa tu debba dirmi io lo accetterò, sta tranquilla, non sarà poi cosi tragica come cosa>> aggiunse infine. Il tempo non sembrava passare mai, il secondi andavano a rallentatore e la tensione cresceva sempre di più dentro di me, ma dovevo dirgli la verità non potevo più aspettare, la notte non riuscivo più a dormire i sensi di colpa diventavano sempre più devastanti, non riuscivo più a trattenermi mio ''nipote'' aveva tutto il diritto di conoscere la verità, di sapere le sue vere origini, ave tutti i diritti di questo mondo di conoscere la sua famiglia. 

<<In realtà è un argomento molto delicato, e tu devi ascoltarmi con molta calma... >> il suo guardo era confuso, e anche leggermente spaventato, non sapeva cosa dire, ma forse in quel momento non c'era nulla da aggiungere con le parole. 

Damon non disse nulla, continuò a tenermi le mani fra le sue, che erano cosi grandi in confronto alle mie, e mi scrutò con i suoi grandi occhi blu. 

<<Damon tu hai tutto il diritto di sapere la verità, su tu chi sia veramente, è arrivato il momento per te di sapere la verità.>> lui non aggiunse nulla, ma si poteva leggere nel suo sguardo un velo di confusione e allo stesso tempo, un velo di paura... 

<<Damon tu sai che i tuoi hanno adottato Nina in orfanotrofio, perché tua madre non poteva più avere figli>> feci una piccola pausa, Damon annuì<<Beh non è del tutto vero, tua madre era sterile fin dalla nascita, lei non poteva avere dei figli, ma lei era anche fin troppo materna per non averne. Quella che tu chiamavi ''mamma'' non era tale, questo perché anche tu sei stato adottato il giorno in cui sei nato>> il suo viso era diventato come un lenzuolo bianco e i suoi occhi erano sgranati, non sapeva cosa dire, e nemmeno io, ma non avevo ancora finito di raccontare questa storia.

<<Damon c'è una altra cosa che devi sapere>> lui alzò il capo aveva gli occhi arrossati, non voleva piangere ma in qualche modo doveva pur sfogarsi.

<<Che cosa? Ormai hai iniziato, ora voglio sapere tutta la verità, HO TUTTO IL DIRITTO>> disse alla fine urlando. 

<<I tuoi genitori adottivi, non ti hanno prelevato da un orfanotrofio come hanno fatto con Nina, una sera una vecchia amica di tua madre busso alla porta, stava per partorire, tuo padre adottivo come tu ben sai era un medico, portò l'amica di tua madre in ospedale e la fece partorire. Tua madre biologica, non poteva tenerti, se si fosse presentata a casa con un bambino suo padre l'avrebbe cacciata e cosi decise di tardi via, i tuoi genitori avevano tanto desiderato avere un bambino>> feci una pausa e poi ripresi<< e cosi ti presero con loro tuo padre adottivo si occupò di tutte le carte pratiche e ti presero come loro figlio. Tua madre quella biologica si chiamava Lily, dopo aver partorito tornò a casa e fece finta che tutto questo non fu mai accaduto>>

<<E dopo che cosa le è accaduto?>> aggiunse Damon.

<<Due anni dopo la tua nascita, Lily si sposò con l'uomo che amava, tuo padre biologico ovvero Giuseppe Salvatore, dal quale ebbe un secondo figlio, che chiamarono Stefan. Passarono altri due anni, ma i tuoi veri genitori sentivano troppo la tua mancanza e cosi vennero qui in questa casa per poterti riprendere con loro, ma quando tua madre Lily ti vide cosi felice e spensierato che giocavi nel salotto di casa con Nina, fece finta di nulla, non disse nulla fece finta di fare una visita di cortesia e se ne andò via per sempre, non tornò mai più. E cosi tu crescesti con la convinzione di essere il primo figlio dei Parker, e Nina la sorella adottiva>>

Innamorato di mia Sorella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora