Capitolo 32

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POV'S NINA

<<Senti Nina noi due dobbiamo parlare>> sibilló Stefan, il suo tono di voce mi fece preoccupare ed il suo sguardo era leggermente cupo e triste come se avesse commesso chissà qualche crimine, ma non importa perché qualunque cosa sia successo io lo perdonerò, perché purtroppo la mia compassione ed il mio perdono sono dei doni che ho acquisto da mia madre...le sue parole mi risuonano ancora nella mia mente, lei pochi giorni prima della sua morte mi disse: "Nina la tua compassione è un dono, portala sempre nel cuore insieme a te"

Ricordo ogni singola parola di quel momento, e quel momento è uno dei più belli che ricordo di mia madre.
Qualsiasi cosa abbia fatto Stefan io lo perdoneró.

<<Stefan ascolta, qualsiasi cosa tu debba dirmi, parla senza timore, io ti perdoneró...sempre>> cercai di incoraggiarlo a parlare, sapevo che se lo avessi spinto a dirmi la verità è che io lo avrei perdonato per lui sarebbe stato tutto molto più semplice.

<<Nina sappi che io ti amo e ti amerò per sempre, voglio che tu lo sappia>> io mi avvicinai ancora di più prendendo il suo viso tra le mie mani per cercare di calmarlo, lo baciai per provarli il mio amore lui ricambiò il mio bacio anche se quello che stavo provando non era come tutti gli altri baci che ho dato a Stefan, non so che cosa sia successo ma qualcosa e cambiato tra me e Stefan.

Intanto la prima ora era andata erano le 8:16, saremmo dovuti entrare alle 9, almeno avremmo avuto tutto il tempo per parlare tranquillamente senza che nessuno ci disturbi.

<<Allora Stefan hai intenzione di parlarmi?>> gli chiesi prendendo le sue mani per stingerle leggermente.

<<Si certo ma sediamoci>> io annuì, ci andammo a sedere sulla lunga e grande scalinata che si trovava d'avanti l'entrata dell'edificio scolastico.

<<Partiamo dal principio, quando sei scappata di casa per colpa di Damon e per quello che era successo io sono uscito a cercarti dopo che Damon era venuto a casa mia, quando sono uscito ho incontrato Vanessa la presunta "fidanzata" di Damon, lei si è avvicinata un po' troppo ed ha iniziato a flertare con me...>> Stefan fece una piccola pausa, tutto questo mi terrorizzava, mi spaventava sapere il continuo della storia, una parte di me voleva saperne di più ascoltare ogni singola parola uscire dalla sue labbra, volevo sapere il finale della "storia", ma un'altra parte di me non voleva saperne più nulla volevo solo baciarlo stringerlo forte tra le mie braccia e perdonarlo qualsiasi cosa sia successo.

Intanto lui riprese il suo discorso dopo cinque minuti che aveva passato a scrutarmi con in suoi grandi occhi verdi come lo smeraldo.
<<...E io e lei abbiamo parlato finché lei non si avvicina e lei...mi bacia>> al sentire quelle due parole uscire dalle sue labbra "mi bacia" sento dentro di me qualcosa spezzarsi il mio cuore non poteva sopportare anche questo, quella maledetta non solo bacia Stefan, ma questa mattina anche Damon, non gli permetteró di portarmi via tutti e tutto.

<<Io ovviamente non ho ricambiato, l'ho spinta via e me ne sono andato via>> si vedeva, lo percepiva che Stefan era dispiaciuto era stato un incidente, ma io non so per quale motivo non riuscivo a dire nulla, sentivo solo i miei occhi che traboccavano di lacrime, fredde e salate come l'acqua del mare.
L'avrei perdonato perché non è successo per sua volontà, ma non ora non oggi l'unica cosa di cui ho bisogno era mio fratello, avevo bisogno di un abbraccio di Damon, sentivo freddo ed il mio corpo iniziò a tremare avevo la pelle d'oca. Se penso a tutto ciò mi viene il voltastomaco. 

<<Nina ti prego di qualcosa, mi stai facendo preoccupare>> lui cercò di toccarmi il volto con la sua mano destra ma io mi spostai per non farmi toccare, smisi anche di tenerlo per mano, non volevo vederlo, non in quel momento.

<<Nina, ti faccio così schifo?>> quella domanda mi fece restare completamente basita, ma era quello che provavo se pensavo alla scena di lui con Vanessa mi salivano i conati di vomito, mi faceva schifo.

<<Si Stefan, perché se penso a te con Vanessa mi viene il voltastomaco>> feci una piccola pausa alzandosi e prendendo la cartella.

<<Ti avevo promesso che ti avrei perdonato, e lo farò ma non adesso, io non ce la faccio, solo se ti guardo...mi dispiace Stefan>> gli voltai le spalle, stavo per andarmene a casa mia non avevo nemmeno voglia di andare a scuola, volevo solo tornare a casa, ma senti Stefan prendermi per un braccio facendomi voltare verso di lui.

<<Tu non vai da nessuna parte Nina>> sbottó con arroganza e presunzione, io vado dove cavolo mi pare, sono sono di certo il suo giocattolo.

<<Ma come ti permetti di parlarmi in questo modo? Ma chi sei? Per prima cosa non mi toccare e in secondo luogo io non sono il tuo giocattolo, se me ne voglio tornare a casa non devo di certo chiederti il permesso>> gli urlai in faccia, mi ero contenuta anche per troppo tempo, ora basta vedrà l'altra parte di me, quella che non ha mai visto in questi quatto mesi.

Lui rimase basito, di certo non si aspettava una mia dichiarazione coso pungente, mi lascio il braccio mi guardò per qualche secondo e si incamminò verso l'edificio scolastico, io invece me ne tornai a casa mia, non avevo la testa per affrontare una noiosissima giornata di scuola.

Mandai un messaggio a Tosca Che diceva:

Tosca oggi non me la sento di entrare a scuola, ho litigato con Stefan, ti spiegherò tutto oggi pomeriggio passa da me verso le 16:00 ti aspetto a dopo.

Una volta inviato il messaggio indossai le mie cuffie, prima di ritornare a casa feci un giro per le strade, si stava avvicinando il Natale ed io ancora non avevo comprato nulla, così dato che non ho nulla da fare feci un giro per i negozi e incominciai a vedere cosa potessi comprare a Damon, a Tosca a zia Mey e un regalo anche per Stefan, anche se oggi abbiamo litigato spero che per Natale tutto si risolvi.

Pensando a zia Mey è da un po' che non non ci viene a trovare, lei si è presa cura di noi quando i nostri genitori sono morti, ha rinunciato alla sua vita per occuparsi di noi di me e di Damon, poi quando siamo diventati abbastanza grandi e responsabili di noi stessi e tornata alla sua vecchia casa, ma ad ogni compleanno e festività lei viene a farci compagnia e porta sempre dei bellissimi regali.
Per me e per Damon quella donna è stata come una seconda madre e noi le vogliamo un bene dell'anima, voglio farle un bel regalo per questo Natale, anche se sto camminando da una buona mezz'ora ancora non ho trovato nulla per nessuno dei quattro, ma il problema ne è un altro, anche se cerco di distrarmi per non pensare a Stefan non ci riesco, sarà meglio rientrare a casa poi penserò ai regali.

POV'S STEFAN

Ho combinato un bel casino, Nina se n'era appena andata ed io mi stavo dirigendo verso l'edificio scolastico, quando mi fermai, anche se fossi entrato non avrei concluso nulla, il mio cervello non avrebbe seguito nessuna lezione nemmeno quelle di disegno che erano le mie preferite, il litigio con Nina mi aveva fatto male, ma questo mi fece capire quanto io fossi innamorato di lei e per questo che non posso perderla, non voglio perderla lei è tutto ciò che ho al momento, sono venuto qui per riunire la mia famiglia, per ritrovare mio fratello dato che lui è tutto ciò che mi resta, ma sembra che nemmeno lui conosca la verità sulle sue origini, e tutto questo rende le cosa ancora più complicate, è come una sorta puzzle, tanti pezzi che devono essere collegati.

Per il momento sarà meglio aspettare, tornare a casa e risolvere la mia lite provvisoria con Nina, io l'ha amo e so che non voglio perderla, e poi mi occuperò di mio fratello...

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti come state spero bene, spero anche che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, se si una stellina per favore, se avete delle domande vi risponderò come meglio posso senza fare troppi spoiler.

Ci vediamo presto con un nuovo capitolo, dalla vostra...

LusNoir18 💙💙💙

Innamorato di mia Sorella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora