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-Benvenuta! Anche se sei già stata qui e senza il mio permesso.- Tony abbassò le braccia che aveva aperto e mostrò il grande salone con cucina e scale ad Anya. -Puoi prendere la stanza di Visione, è a fianco a quella di Peter. A proposito, Jarvis? Aggiornami sul ragazzo.-
-Dorme tranquillamente, signore, niente incubi.-
-Bene.-
-Grazie per ospitarmi, Mr. Stark. Non le causerò alcun problema. Prima trovo mia sorella, prima questa faccenda si risolve.- la ragazza sorrise all' uomo e si fissò sul panorama di New York vista dall' alto. -Non mi vedrete in giro molto spesso, credo.-
Tony si poggiò con le braccia alla penisola e si piegò su di essa, osservando la sua ospite. -Ok, sono troppo curioso, posso farti una domanda? Hai altri poteri?-
Anya guardò gentilmente il mialiardario e fece spallucce. -Ne ho avuti tanti da quando esisto. Anche mia sorella. Vanno e vengono, posso percepire quando ne ho uno nuovo. Posso mostrare alla gente ciò che vuole e voglio, posso vedere quello che gli altri non possono nemmeno notare.-
Tony annuì, -Mi ricordi molto una mia amica, anche lei ha dei poteri simili ai tuoi.-
-Wanda Maximoff? Sì, ho sentito parlare di lei in giro, è molto dotata. Mi è dispiaciuto molto per suo fratello. Non so cosa farei se perdessi Amaranta.- gli occhi sull'oro finirono a terra, amareggiati.
Stark si alzò e aprì la mobilia, prendendo un pacchetto di noccioline. Se ne mise alcune in bocca, -Fammi capire bene, sareste tipo come le streghe di Oz? Sorelle, ma una buona e l' altra cattiva?-
-Amaranta non è cattiva!- andò sulla difensiva, -È ferita! Lo scontro avuto per le gemme, le torture dell' Hydra, tutto questo l' ha resa la persona che è adesso. E ora che ha scoperto che Mary è morta... Dio, posso solo immaginare cosa prova.-
-Avete subito le stesse cose, come mai tu non sei ridotta nelle sue stesse condizioni?- Tony aveva fatto il giro intorno a lei con i suoi occhi addosso e si era seduto sul divano, continuando a mangiare. -Sai che cos'ho fatto, eppure non vuoi uccidermi. Perché?-
Anya sospirò e chiuse gli occhi. -Siamo sempre state un po' diverse, Amaranta è quella col carattere più difficile. E sì, volevo bene a Mary, la consideravo mia madre e un pezzo di me è morto quando mi hanno detto che era... insomma, io non ho dimenticato tutto ciò che ci hanno insegnato. Lei sì. Per questo non posso ferirti come in realtà vorrei fare, ma oh, mio Dio, vuoi smetterla con quelle noccioline?! Fai un rumore insopportabile!-
La bocca chiusa che stava masticando si fermò e Stark mise lentamente il pacchetto sul tavolino di vetro. Anya sbuffò, scuotendo il capo con fare disperato. -Dicevo... io non ho dimenticato che la vendetta non è mai la giusta soluzione, ma mia sorella pare pensarla diversamente. Tra l'altro, tu sei la prima persona disposta a proteggere Peter e questo è un bene. Non appena ho saputo della sua esistenza, volevo subito venire a cercarlo. In quanto figlio di Mary, posso considerarlo un fratello.-
-E mio. Figlio di Mary e... e mio.- puntualizzò lui, alzando un dito per chiarire e sentendosi punto nell'orgoglio. La streghetta si limitò ad alzare un sopracciglio. Tony piegò la testa, -Troppo presto?-
-Diciamo che non mi fido totalmente di te.-
-E nonostante ciò sei qui, a casa mia.-
-Tony, tu non capisci. Leggendoti i pensieri, guardando nella tua mente, è come se avessi visto in prima persona tutto quello che è accaduto nel 2001. Quello che hai fatto ai Parker... a Peter...-
Un respiro pesante si liberò dai polmoni di Iron Man e si mise dritto sul divano, poggiando la schiena sul bracciolo. -Ringrazio il cielo che Pete stia dormendo. Vieni qui, Shakira. E ti prego, raccontami di più sulla tua vita, sto finendo i soprannomi.-
Anya lo ammirò interdetta, non capendo, però fece come le aveva chiesto; si sedette di fronte a lui, i suoi vestiti composti da maglietta viola con gattini neri e jeans parevano presi da un negozio dell' usato rispetto agli abiti di lui. -Se ti concentri tanto, puoi sentire le emozioni?-
Anya ci ragionò: -Credo di sì, ma le emozioni sono più forti dei pensieri, devo essere totalmente in possesso delle mie forze.-
-Puoi farlo?-
Alla fine, lei annuì. -Dammi le mani.- ordinò, -Cosa vuoi che veda?-
Tony strinse con le dita i palmi di lei, ricevendo in risposta una stretta uguale. -Cerca tutti i ricordi che ho con Peter, quei mesi in cui sono stato con lui anche quando viveva coi suoi zii. Ascolta i sentimenti che provavo in quegli istanti, pure nel vedere video o foto di lui.-
Anya si spaventò, gli occhi castani si mossero a scatti sull' uomo. -Mi stai chiedendo praticamente di vedere tutta la vita di Peter. No, è troppo pure per me, non sono pronta. È una di quelle cose che non posso fare fino a quando non ne sarò degna, come permettere a due o più persone di leggersi la mente a vicenda.-
-Puoi far leggere a due persone le loro menti a vicenda? No! No, no, concentrato, Tony, ci torniamo dopo. Allora... cerca un solo ricordo, va bene? E ascolta le sensazioni che avevo in quello.- il bruno respirò con voce tremula, -Ascolta la prima volta che ho preso in braccio Peter.-
Deglutendo, la giovane chiuse le palpebre e aumentò la presa su di lui. Controllò il respiro, liberò la mente e impegnò tutta sé stessa in quel legame. Il supereroe vide delle luci tra il dorato e il rosa brillante crearsi fra le loro mani, le vene di tutto il corpo di lei si illuminarono e i capelli presero ad alzarsi in aria.
E funzionò, perché Anya vide e provò Tony: gioia, sorpresa, completezza, realizzazzione, allegria, felicità, ilarità, dolcezza, protezione, amore.
Amore.
La luce finì e la ragazza tornò normale. La prima cosa che fece fu respirare, una lunga boccata d'aria presa dalla bocca. Tutto quello che aveva sentito e provato l' aveva colpita come un' onda anomala che le aveva buttato tutto l'ossigeno fuori. Le lacrime scesero senza controllo, bagnandole le guance, e le pupille rincorsero il cipiglio speranzoso di Stark. Quando finalmente parlò era scossa, commossa e senza voce: -Oddio, quanto gli vuoi bene...-
Tony annuì, -Esatto.-
Un gemito strozzato le si bloccò in gola. -Dopo... dopo tutto quello che hai fatto... non mi sarei mai aspettata che...-
-Ehi, non sono un mostro senza cuore come credi tu.-
-Hai ferito Mary. Prima che morisse, tu l' hai spaventata. Come lo chiami questo?- fece qualche passo lontano da lui, percependo il desiderio di attaccarlo. Tuttavia non lo fece, resistette. -Hai minacciato di portarle via il figlio o sbaglio?-
Tony si alzò di conseguenza e le puntò un dito contro: -Non osare dare tutta la colpa a me. Non voleva nemmeno che stessi con lui nel weekend o durante le feste, gli avrebbe mentito tutta la vita dicendogli che Richard era suo padre, quando in realtà non era così!-
-Pensi che Peter non avrebbe odiato anche te se, una volta cresciuto, avesse scoperto che l' avevi strappato a sua madre?-
-La quale, a quanto pare, era un'agente segreto e non l'ha rivelato neanche a suo marito.-
-Lei ha salvato centinaia di persone nel corso della sua carriera e ha fatto un unico sbaglio per via di un litigio, di cui non ho neanche capito il perché!- si portò le mani alla testa e le agitò, in preda al panico. La bocca di Stark si chiuse e Anya capì successivamente dopo un po' di silenzio: -Mio Dio, tu lo sai, non è vero? Sai perché hanno litigato? E anche perché dopo hanno deciso di sposarsi comunque?-
Tony negò con la testa, -Non voglio parlarne.-
-Devo leggerti di nuovo nel pensiero, per caso?-
-Tu fallo e io prendo a calci quel tuo bel sederino fino a buttarti fuori dalla torre. Ora, se non ti dispiace, vado a dormire.- chiuse il discorso e si diresse alle scale che portavano al piano di sopra.
-Domattina non ci sono.- gli disse lei dietro, -Vado in cerca di mia sorella.-
-Fa' come vuoi.- la liquidò e sparì oltre il corridoio. Fece per entrare nella sua stanza, ma cambiò idea all' ultimo; con passo felpato, entrò nella stanza del figlio. Peter dormiva sotto le coperte a pancia in giù, una mano a dondolare verso il pavimento dove giaceva un libro di fantascienza.
Piccolo...
A Tony sfuggì una smorfia divertita. Poggiò il grande libro sul comodino vicino al letto e gli mise delicatamente la mano sul cuscino, coprendogli il braccio per non fargli prendere freddo. Gli accarezzò i capelli e glieli spostò dal volto, com'era solito fare, proprio come gli era oramai d'abitudine baciargli la fronte. -Buonanotte, Petey-pie.- sussurrò sulla sua pelle, -Ti proteggerò sempre.-
Anche da te stesso e da ciò che è stata fin'ora la tua vita.
Peter mugolò, ma non si svegliò.
Il padre del ragazzo si alzò e lo lasciò riposare. Per la seconda volta si diresse in camera sua e, per la seconda volta, non ci riuscì: un rumore di un tonfo lo fece sobbalzare e corse al piano di sotto, -Anya!- gridò.
La ragazza era sul pavimento, senza sensi e inerme. Tony la girò e le schiaffeggiò piano una guancia, -Anya? Anya, svegliati. Forza, apri gli occhi. Anya!-
Le palpebre si alzarono di colpo e la strega si mise improvvisamente in piedi, agitata. Sembrava non ricordare dove fosse. -Ama... Amaranta... la luna piena...- balbettò. Stark intuì cosa fosse successo e diede un'occhiata al cielo, la luna era nella sua completa forma. -Tua sorella ha avuto una visione del futuro? L'hai percepita?-
-Di più, l' ho sentita, mi ha parlato nel nostro legame. Sì, credo... credo che intendesse il futuro.-
-E cos' era? Che ti ha detto?- a Tony non stava piacendo affatto come si stava svolgendo quella storia.
Anya era ridotta a un mucchio tremolante di pelle pallida. Era terrorizzata. -Mi è sembrata una profezia, non so a chi si riferisca... "Quando l'orologio a mezzanotte scoccherà, l'incantesimo si compirà. Lui morirà".-

Tony si rimette addosso la camicia bianca e chiude i bottoni, poi si alza dal letto e tira su i pantaloni, allacciandosi la cintura. La bella donna con la quale ha passato la notte si stiracchia e si rimette il reggiseno, -Cos'ho fatto?- continua a mormorare con voce bassa.
L'uomo si gira verso di lei. -Ho fatto così schifo?-
Lei - Cherry? Lucy? - fa una faccia sorpresa e nega: -No, no, affatto. Il punto è che... sto per sposarmi.-
Le sopracciglia del miliardario saltano verso l'alto così in fretta da farlo sembrare comico, -Oh. Be', forse dovevi dirmelo prima di, sai...- e imita il gesto di una scopata a pecorina.
La donna - Mary! - arrossisce. -Vuoi dirmi che ti saresti fermato se te l'avessi detto?- si surriscalda. In tutta riposta, le arriva del silenzio. -Come sospettavo.-
Lui torna a sedersi, -Donne...- borbotta e si infila i calzini. -Devi ammetterlo con te stessa, cara, se sei arrivata a questo punto vuol dire che qualcosa non va. Sicura sia la persona giusta per te? Per Giove, non sto di certo insinuando che io sono disposto a sacrificarmi...- le parole gli muoiono in bocca quando sente singhiozzare dei gemiti. Gira metà corpo e la vede seduta, le mani a coprirle il viso e le ginocchia al petto. -Ehi, ma... guarda che scherzavo, eh.-
-No, non sei tu.- piange, -Forse... forse non mi sposo nemmeno dopo ieri e se scopre quello che ho fatto, oh, mio Dio...-
-Ok, ok, frena. Uno; nessuno ha mai detto che lui lo deve sapere. Che ne so, il tuo promesso potrebbe anche essere un esperto di armi o un lottatore e per me non finirebbe bene. Due; se non sono troppo invadente, che è successo? Adesso sono curioso.- si siede meglio e gli occhi tendenti al nocciola la osservano interessati.
Mary prende un respiro profondo e sposto i capelli all' indietro. -Io... io non voglio figli. Diciamo che faccio un lavoro che li metterebbe in pericolo e non voglio correre il rischio. Poi... non so se sono adatta a fare la mamma. Richard, lui... lui adora i bambini. E quando gliel'ho detto... oddio.- e giù altre lacrime.
Tony annuisce pensieroso, -Be', brutta storia, non c'è che dire. Vabbe', devo andare.- conclude così e si mette in fretta le scarpe. -Grazie per stanotte e se alla fine non ti sposi, fammelo sapere. Non so come, ma provaci.- dice senza guardarla e prende da terra la giacca che aveva buttato la sera prima.
Mary sospira un "idiota" e si blocca; lo sguardo le è caduto sul cestino della spazzatura a terra dal suo lato del letto. Vi infila una mano all'interno con delicatezza e tira fuori il preservativo che ha attirato la sua attenzione.
Un preservativo bucato e vuoto.
-Oh, mio Dio... Tony!- grida in ansia e si volta, accorgendosi poi di essere sola: Tony è già uscito.
Tre settimane dopo, Mary scopre di essere incinta. Tre settimane dopo, Richard dimentica il litigio e torna a riorganizzare il matrimonio.
Perché sta per diventare padre.

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-Kitta♡

The Hero's SecretWhere stories live. Discover now