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-Uh, c'è una cosa che non ho mai capito. Come si sono conosciuti gli Avengers?- Quinn, annoiata sul letto di Peter, stava giocando con un cubo di Rubik. Peter, seduto a gambe incrociate ai suoi piedi e con la schiena curva, leggeva "I viaggi di Gulliver". -È una lunga storia, risale agli anni novanta.-
La ragazza arcuò un sopracciglio. -Sei un fan della squadra?-
-Lo ero, anni fa.-
-Quindi?- insistette.
Peter sospirò e mise da parte il libro. -Steve e Bucky provengono dalla seconda guerra mondiale, sono stati ridotti in due Polaretti e si sono scongelati nella nostra epoca. Il primo ha perso la ragazza e il secondo un braccio, vedi tu qual è peggio. Sam si occupa delle persone che sono rimaste traumatizzate dalle guerre dei giorni nostri, tipo quella in Vietnam. Tony era un donnaiolo festaiolo e ubriacone, sfigato, ha perso i genitori per mano di Barnes che la mano non ce l' ha, doppio sfigato; è stato rapito dai terroristi per costruire il missile Jericho e si è salvato costruendo la sua prima armatura, molto alla McGiver. Rhodey è il migliore amico di Stark, il quale ha avuto la splendida idea di rubargli una sua armatura per scopi militari. Bruce è stato vittima di raggi radioattivi e ora si trasforma in Hulk ogni volta che si arrabbia, prova a giocarci a football e a non morirne. Clint è un agente dello S.H.I.E.L.D. che nessuno mai si ricorda e con famiglia.- si ferma un secondo per riprendere fiato, -Natasha era una nemica dello S.H.I.E.L.D., ma Barton è riuscito a portarla dalla loro parte, comunque è sempre caliente e la più pericolosa di tutti... non voglio neanche pensare al perché si chiami proprio Vedova Nera, povero Banner che se l' è sposata. Thor è Pikachu, il Dio asgardiano del tuono, il quale se non veniva sulla Terra non avrebbe mai scoperto i nostri oggetti più comuni come il tostapane, e doveva diventare re ma ha rifiutato per stare con la sua amata Jane. Pessima mossa per me. Loki è il suo fratellastro, è stato adottato, ed è passato dal bene al male e viceversa centinaia di volte; penso gli importi solo del potere. Andando avanti, in passato ha tentato di governare il nostro pianeta venendo a New York e scatenando i chitauri, degli alieni che assomigliano troppo ai draghi leggendari di Dragon Ball, così facendo ha scatenato sia l' ira di Jena Plissken, alias Nick Fury, che quella dei sei Avengers principali.-
Quinn non mosse un muscolo. Il cubo le cadde mentre le mani se ne stavano ferme nell' aria e sbatté più volte le ciglia.
-A questo punto dovresti dire "aah, sì".-
-Aah, sì.- annuì, fingendo di aver compreso tutto. -È così semplice. Dovrebbero farci dei libri su queste storie.-
-Trovi?- arcuò un sopracciglio, per poi fare spallucce e tornare alla sua lettura.
Un bussare fece distrarre entrambi da quello che stavano facendo e dalla porta spuntò la testa di Tony. -Ehi, Quinn, Anya desidera parlarti. E ho bisogno di qualche minuto da solo con Peter.-
La bionda scese dal letto, baciò su una guancia il ragazzo e li lasciò da soli. Peter mise definitivamente via il libro, capendo che era inutile a questo punto andare avanti, e lo poggiò sul comodino. -Allora? Avete finito di sotto? Che ha fatto Loki?-
Stark si passò nervosamente una mano sul collo. -A quanto pare, Loki in passato ha aiutato Amaranta a rendere più forte Venom e le ha fatto capire che l' unico modo per renderlo invincibile è che si impossessi di te.-
-Che ha fatto?!-
-Credimi, sono l' ultima persona che intende difenderlo su questa storia, ma sembra davvero pentito. Non sapeva quello che stavo facendo e sicuramente non voleva mettere in mezzo te, neanche eri nato.-
Il giovane rilasciò l' aria con furore e si passò i palmo tra i capelli e sulla faccia. -No, cavolo... e ora che succede? Se Venom è composto anche dai poteri di Loki, forse lui saprà come fermarlo in qualche modo.-
-Purtroppo no, glielo abbiamo già chiesto. Ha portato soltanto a rendere più potenziato il dominio che il simbionte ha avuto su di lui, quando lo ha posseduto ad Asgard.-
Le rotelle nel cervello del diciassettenne presero a girare e l' uomo lo notò. -A che stai pensando?-
-Facciamo un passo indietro, forse vedremo meglio il quadro generale.-
Iron Man assottigliò gli occhi. -Spiegati meglio.-
-Anya ha mai detto di che cosa è composto Venom?-
-Ehm... la magia di sua sorella, quella di Loki, il tuo sangue, quello di Richard, sentimenti negativi, oscurità e un settimo elemento che Amaranta non si è mai decisa a confessare.-
-Potremmo sfruttare uno di questi per distruggerlo definitivamente. Se la magia di Loki non ci fosse più, di conseguenza non ci sarebbe neppure Venom, giusto?-
Tony ripensò a tutta la conversazione appena avuta al piano di sotto. Venom era necessario per uccidere Thanos, questo flagello alieno che avrebbe portato disgrazia a chiunque, ma una volta compiuto il suo compito sarebbe stato totalmente fuori controllo e forse una pena peggiore della prima. Ed era necessario che possedesse suo figlio per portare a termine il suo destino.
Che cosa sto facendo?
-Petey-pie, Loki è nato con la magia. Se essa sparisse, anche solo dal suo corpo, lo farebbe pure lui. Vogliamo sporcarci le mani ancor di più?-
La speranza scomparì dall' animo del ragazzo. No, non sarebbe morto nessuno. Non lo avrebbe lasciato accadere. -Ha ragione. Come non detto. Però l' ha visto con mio padre, il ricordo che ha avuto di me, l' amore che ha provato nei miei confronti, lo ha semplicemente liberato e Venom è andato a possedere Quinn. Ho dovuto confessarle che la amo per poterle togliere il simbionte da dentro, ma non è bastato. Dobbiamo impedirgli di avere un nuovo ospite, potrebbe già star possedendo qualcuno.-
Il miliardario sorrise gentilmente e con tristezza. -Lo so che hai paura, ce l' abbiamo tutti, però troveremo una soluzione e nessuno dovrà pagarne il prezzo. Siamo gli Avengers dopotutto, no?-
-"Siamo"?-
-Perché, pensi che senza poteri non fai più parte della famiglia?-
Un calore avvolse il cuore di Peter, il quale si alzò e guardò riconoscente il proprio mentore. -Grazie, Mr. Stark.-
-Adesso, tornando a quello che ho visto poco fa in questa camera, penso che sia giunta l' ora che io e te ci facciamo un bel discorsetto. Vedi, quando un ragazzo e una ragazza provano una forte attrazione...-
-No!- urlò lui, coprendosi le orecchie con le mani e cantando a squarciagola l' inno Americano.
-Steve Rogers benedica l' America, ragazzo!- rise a pieni polmoni Tony e tentò di afferrarlo quando corse lontano da lui e in giro per la stanza. Finirono sul letto, con l' adulto che faceva il solletico al più piccolo.
Il loro momento intimo venne interrotto da un' imprecazione. -Cosa cazzo hai detto?!-
-Era Anya?-
-Accidenti, è la prima volta che la sento imprecare.- Tony si mise in piedi e andò in salone, seguito dal figlio. Anya, nel bel mezzo della stanza, fissava con occhi di brace Quinn.
-Che succede, lite fra donne?- scherzò Stark, tuttavia il suo sorriso era bello che finto.
-Non abbiamo ben capito perché si sia alterata così all' improvviso.- lo informò Rhodey.
Anya si voltò in direzione del colonnello con aria furiosa. -Oh no, sono più che alterata, sono incazzata! Imbufalita! Nera dalla rabbia!-
-Ma perché?- provò a comprendere Peter.
La Magissa Bianca si concentrò nuovamente sulla ragazza umana che aveva di fronte. -Ripeti loro quello che hai appena detto a me.-
-Uhm... ho preso la pietra delle opportunità dalla tasca dei pantaloni, l' avevo messa lì dopo che Peter mi aveva detto di prenderla, poi l' ho stretta forte nel pugno e si è illuminata sempre di più di blu, dopo di che è diventata polvere ed è volata fino a Peter mentre era ancora sotto i ferri e lui l' ha respirata. Sono stata l' unica a vederla perché l' ho fatta io la magia.-
Tutti osservarono Anya come in cerca di risposte. -E dunque?- corrugò la fronte Tony, -Che c'è di male?-
Lei respirò pesantemente dalle narici come un animale pronto a scattare. -C'è che la pietra delle opportunità non è blu!-

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-Kitta♡

The Hero's SecretWhere stories live. Discover now