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-Se è vero che non ho mai avuto la febbre, se non poco dopo la mia nascita, perché mi ricordo di lei che mi tiene in braccio mentre sono malato?- questa fu la domanda fatta da Peter che colse di sorpresa Tony, durante il loro momento insieme a migliorare la tuta del ragazzo e l' armatura di Iron Heart.
L' uomo fece spallucce. -Si devono essere mischiati i tuoi ricordi. Non ti sei mai ammalato con i tuoi zii.- parlò senza pensarci troppo, perché era la verità. Suo figlio, dopo l' alta febbre avuta durante il suo primo mese di vita, non si era più ammalato.
Gli sorse un dubbio. Che i poteri del ragazzo si fossero intensificati così tanto da fargli ricordare più cose?
-Cos' altro ricordi della tua infanzia? E non parlo dell' asilo, vai più indietro.-
Il diciassettenne si morse pensoso un labbro e strinse un bullone. -Ricordo Toomes. Ricordo che mi ha preso, i suoi occhi verdi inumani e l' urlo di una donna. Era mia madre?- chiese, oramai cosciente del fatto che il miliardario fosse lì quel giorno.
Tony fermò i suoi movimenti e lasciò andare il cacciavite, fissando il nulla davanti a sé. Sapeva bene che ricordo era quello. -No. Era Pepper. Dovevamo adottarti insieme. Ti amava quasi quanto me e vederti portare via le ha spezzato il cuore.-
-Oh.- Peter sbatté le ciglia, a disagio, e riprese il suo lavoro. -Mi dispiace, non volevo fargliela ricordare. Mi sarebbe piaciuto conoscerla.-
Tony annuì lentamente e con la coda dell' occhio lo guardò. -Ti avrebbe cresciuto bene anche senza di me. E non preoccuparti, qualunque cosa mi ricorda lei costantemente. A me dispiace molto non averti cresciuto con lei come volevo.- sorrise spontaneo e gli diede una spallata amichevole, -Forse possiamo rimediare io e Cap.-
Lui corrugò la fronte, quella frase aveva catturato la sua attenzione. -In che senso, scusi?-
-Tony? Sei lì sotto?-
L' arrivo inaspettato di Steve evitò fortunatamente a Stark di rispondergli e lo spinse verso l' uscita. -Forza, vai.-
-Cosa? Stavamo lavorando, perché me ne devo andare?- si lamentò, girando il capo per sbirciarlo oltre la spalla.
-Che giorno è oggi?- domandò palesemente Tony.
-Non vorrà chiederglielo adesso! Ha avuto tutto il giorno e ora è sporco di grasso e olio.-
-Proprio per questo, non se l' aspetterebbe. Su, vai da Joen, sbrigati.- gli diede un' altra leggera spinta, proprio mentre il biondo scendeva le scale e li raggiungeva.
-Ciao, ragazzino.- sorrise al più giovane e gli scompigliò i capelli, facendolo ridere. -Vi ho disturbati?-
-No, no. Petey-pie stava giusto per andarsene, vero?- fece un occhiolino complice al ragazzo, il quale annuì. -Posso parlarti, Rogers?-
-Ah, bene, perché io devo parlare con te. Buonanotte, Peter.- salutò l' adolescente e, dando le spalle al compagno, gli mostrò la fede sussurando un "fammi gli auguri".
Subito dopo aver sorriso e aver alzato i pollici, Peter grugnì fra i denti e si nascose dietro al muro che portava alle scale. Se accadeva qualcosa, era meglio che lui rimasse lì. Cioè, ammettiamolo, quando gli ricapitava? Iron Man e Captain America che si facevano la proposta a vicenda.
Un secondo... Iron Man e Captain America stanno per farsi la proposta a vicenda!
Tirò fuori il telefono dalla tasca, abbassò il volume per precauzione e videochiamò Quinn. -Merda, io ti amo, ma prova a svegliarmi di nuovo nel bel mezzo della siesta e giuro che ti stronco.-
-Scusami, ma non volevo che ti perdessi la notizia a bomba dell' anno in diretta: Tony e Steve stanno per chiedersi di sposarsi a vicenda senza che l' uno sappia dell' altro!-
-Che?! Fa' vedere!- sorrise la ragazza, tornata improvvisamente sveglia.
Peter sporse leggermente la testa da oltre l'angolo assieme al cellulare per far vedere a entrambi e spiarono la coppia.
Steve Rogers sorrise dolcemente e guardò coi suoi occhi azzurri quelli di cioccolato del suo compagno e gli si fece vicino. -Tony... tu sai bene quanto tengo a te. Le possibilità che ci incontrassimo, che due uomini di due secoli diversi come noi potessero stare insieme, erano minime. Ma è successo. Per una decisione del fato, per un caso fortuito del destino, qualunque cosa sia io sono felice che ci sia stato. Dopo essermi svegliato dall' ibernazione e aver capito di aver perso Peggy per sempre, credevo di non poter provare più quella felicità. Quel tipo di emozione che rende degna di essere vissuta ogni tua giornata. Poi sei arrivato tu ed è come se il mio cuore avesse rivissuto tutto un amore da capo, mille volte più forte di prima. Voglio rimanere qui, con te, con quella che sarà la nostra famiglia, finché me lo permetterai. Desidero che tu lo sappia, perché so che l' hai sempre temuto, che se dovessi scegliere fra ciò che ho qui e la mia vita passata non esiterei a scegliere te. Ora però sei tu che devi scegliere. Perché immagino di fare l' amore con te di nuovo, di ridere e litigare ancora, per tanto tempo... solo che nel mio sogno ad occhi aperti, tu porti questa.- sorrise amorevolmente e prese dalla tasca la fede nuziale.
Il ragazzo trattenne le lacrime, a differenza della sua ragazza che aveva già iniziato a piangere.
Captain America si mise in ginocchio di fronte ad Iron Man e lo osservò speranzoso. -Anthony Edward Stark, che sia oggi o cento anni fa, amerò sempre e solo te. Vuoi sposarmi?-
Quinn si mise una mano davanti alla bocca per non urlare e Parker la intravvide saltellare sul posto.
Nell' aria parve elevarsi una musichetta soave, romantica. Le luci agli occhi di Spider-Man sembrarono più luminose, i colori più chiari, e capì di volere tutto questo. Di volere le persone a cui tiene di più al mondo felici, insieme, per sempre.
E con me.
Era stata una proposta così tenera, piena di tutti i sentimenti di Steve e... -No!-
Come?!
In testa, Peter sentì il suono di un disco che veniva bloccato all' improvviso, interrompendo la sinfonia.
L' uomo sbatté le ciglia, elaborando la risposta di Stark. -Aspetta... "no"? Hai detto... hai detto "no"?- non volle crederci e si rimise in piedi.
Tony era commosso, certo, però era anche parecchio incazzato. -No, non ho detto no, ho detto no! Come, che ti è saltato in mente?! Perché me l' hai chiesto?-
-Che domande fai? Te l' ho chiesto perché voglio sposarti, magari?-
-Anche io voglio sposarti, stupido, ma non dovevi chiedermelo!-
Bene, il cervello del capitano stava iniziando ad andare in cortocircuito e ad emettere fumo. -Sono confuso, se anche tu vuoi sposarmi allora perché ti sei arrabbiato?-
Tony ringhiò e lo superò, agitandosi come se il fatto per cui stesse ribollendo di rabbia fosse palese. -Non è possibile, quanto mai potrò essere sfortunato? Mi ero persino memorizzato un discorso fantastico, davvero, strappalacrime, degno di un film rosa con tanto di corsa a rallentatore tra i due amanti alla fine della storia, ma l' hai fatto tu al posto mio e l' hai reso anche migliore!- mugolò frustrato e prese l' anello nascosto nel portafoglio, -Ecco perché sono incazzato, contento? Speravo di farti piangere, di farti dire un "sì" convinto, di farti una sorpresa e di farti sentire la terra tremare sotto i piedi, e invece no, hai rovinato tutto!-
-Tu... no, cosa?! Volevi chiedermi... anche tu...?-
-Sì, cavolo! Che ne potevo sapere, però, che lo programmavi anche tu?! Da quanto tempo hai quell' anello?-
-Da mesi. E tu il tuo?-
-Da anni! Di conseguenza, la precedenza sulla proposta, Capitan Ghiacciolo, era mia.-
-Che ne potevo sapere io che volevi chiedermelo anche tu?!-
-Non dare la colpa a me per tutto questo casino, Rogers!-
-Non posso crederci, stanno litigando in un momento che dovrebbe essere colmo d'amore per loro?- sussurrò Quinn.
Peter si morse un labbro e sottigliò lo sguardo. -A quanto pare, sì.-
-Buono, buono, frena i cavalli.- interruppe la loro discussione il biondo e corrugò la fronte, facendo cenno alla fede che Tony teneva in mano. -Dove la tenevi nascosta?-
Il miliardario sentì lo stesso dubbio del compagno annidarsi nella sua mente e fece lo stesso gesto in direzione dell' altro anello. -E tu dove la tenevi nascosta?-
Il silenzio calò fra loro, assieme alla consapevolezza, infatti voltarono insieme la testa in direzione dell' uscita. -Peter!-
Lui si nascose e la ragazza rise. -Oh oh, beccato...-
-Perché diavolo ogni dannata volta che litigano quello che ne esce colpevole sono sempre io?!-
-Peter Benjamin Parker, porta subito le tue chiappe qui!- tuonò da dietro il muro alle sue spalle la voce del suo mentore.
-Ci vediamo.- lo salutò lei in fretta e furia e chiuse la comunicazione.
Uscendo allo scoperto, emise una risatina nervosa. -Ehm... auguri e figli maschi?-
Tony prese un respiro profondo e scosse la testa, scegliendo di lasciar perdere e spostò la vista sul suo fidanzato.
Fidanzato, mh, mi piace come suona.
-Perciò, se tutti e due vogliamo sposarci...?-
Steve alzò le sopracciglia e un calore gli avvolse la bocca dello stomaco e il cuore. -È un sì?-
-Perché, il tuo è un sì?-
-Te l' ho chiesto prima io.-
-Rispondo io: sì!- urlò Peter, stanco di starli a sentire. -Da parte di entrambi, sì! Adesso, perché non mettete finalmente da parte l' orgoglio e vi baciate?-
Stark emise uno sbuffo compiaciuto e arcuò un sopracciglio scuro, alzando insieme un angolo della bocca. -Sai, Rogers, penso che il ragazzino abbia ragione. Tu ci stai?-
-Sei incorreggibile, Stark.- disse sorridente e lo prese per baciarlo con passione, gioia ed entusiasmo. Nello staccarsi, legò i loro sguardi. -O devo iniziare a chiamarti Rogers anch'io?-
-Oh, no, te lo sogni! Non lo prendo il tuo cognome, semmai tu prendi il mio.-
-Perché mai dovrei? Il mio nome è conosciuto più del tuo.-
-Più del mio?!-
-Ok, forse non di più ma da più tempo!-
-Oh, ha parlato colui che alla sua morte sarà l' uomo bicentenario! Williams sarebbe orgoglioso di te.-
-Non so neanche di che cosa tu stia parlando! Stark non significa un bel niente, Rogers è un cognome che porta onore agli uomini caduti in guerra.-
-Be', scusami se non sono mai stato preso ai provini di "Salvate il soldato Ryan" come te. Al giorno d'oggi, chiunque vada in giro per il mondo, non New York, il mondo, legge almeno una volta il mio cognome per strada.-
-Ho salvato la Terra durante la seconda guerra mondiale mettendo in gioco la mia vita, Rogers ti porterà più onore di Stark.-
-Ehm, prego? Ti ricordo che sono stato la Kim Possible che ha fatto chiudere un buco nel cielo con una bomba, distruggendo una nave spaziale, e annientando quella Shego asgardiana con tanto di scettro. Quindi non... ehi, dov'è andato Peter?-
Talmente presi da loro stessi e la loro sfuriata, non si erano accorti che il povero ragazzo se l' era filata.
-Ah.- fece secco Tony, -Lo puniamo dopo per il fatto che non ci ha detto niente?-
-Sono d'accordo. Dov' eravamo?-

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-Kitta♡

The Hero's SecretWhere stories live. Discover now