21 Marzo 2022

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Il giorno prima, durante quella standing ovation, eravamo felici e non lo sapevamo.
I tifosi da casa, quelli allo stadio, i compagni in campo, quelli in panchina, lui in campo, tutti.
Eravamo felici e non lo sapevamo.
E il suo sguardo era, come sempre, pieno di gratitudine e amore.
Perché la sua promessa era sempre la stessa.
Perché la sua volontà era sempre la stessa.
Perché lui voleva brillare, ma sempre con noi.
L'ha detto e ripetuto, diverse volte.
Si è detto leale a questa squadra e a questa società e, per me, lo è stato, sempre.
Ragionandoci più lucidamente, anche se non credo che sarò mai lucida su questa questione, forse tutto sarebbe dovuto essere gestito meglio. Con tempi e persone giuste.
Nel periodo giusto.
E probabilmente oggi non stavamo parlando di un addio. Ma di ben altro.
Che questi mesi insieme siano ancora la stessa, meravigliosa favola che abbiamo vissuto insieme. Dal primo all'ultimo giorno di questa meravigliosa storia d'amore che abbiamo vissuto insieme, tu e NOI, Paulo.
Ti amiamo, e questa cosa non la cambierà un contratto non rinnovato.
Ti apparteniamo, e questa cosa neanche una Juventus che ci divide potrà mai cambiarla.
E ti chiedo scusa per questo.
Io non ti ringrazio e non ti saluto ancora, Paulo.
Perché non sono pronta.
E non lo sarò tra qualche mese.
E non lo sarò dopo.
Ma sono con te, perché so che avresti voluto anche tu, essere con noi.
E noi saremo sempre casa tua.

Tornerò da voi.
Ve lo prometto.
Ho solo bisogno di riprendermi un po'.
Cercherò di creare quel meraviglioso lieto fine che ci meritavamo, ma che non abbiamo avuto.
A presto,
vostra M.

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora