Capitolo 4

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"E' stata una serata strepitosa, unica. Grazie davvero per ciò che ci avete regalato! Siete davvero delle persone speciali, io non so cos' altro dire" mi limito a farfugliare a Claudio e Roberta, una volta in auto verso casa.

Stavano accompagnando me e Simona all'hotel in cui avevano prenotato la mia stanza, nonostante avessi un posto in cui dormire a casa di Simona, ma non hanno voluto sentire ragioni.

Vista l'ora, però, stanotte Simona rimane con me in hotel, così domani mattina ci troviamo già insieme, senza che io mi perda per la città per trovare il solito bar in cui fare colazione insieme.

"E allora non dire niente - ci scherza su Roby - Per noi è stato un piacere conoscerti, volevamo farlo da un po', ma volevamo trovare l'occasione adatta", continua, sorridendo sincera.

"Domani la porto un po' in giro per Torino, così magari si decide a cambiare città di studio e viene a stare con me" sputa fuori Simona dal nulla.

Studio a Perugia, ma il mio sogno è sempre stato vivere a Torino, e mi sarebbe piaciuto così tanto trasferirmici, dopo la maturità, ma poi la troppa distanza dal mio amato sud  mi ha spaventata, e ho scelto una città un po' più vicina.

Perugia è così bella e tranquilla, e ora come ora non la lascerei mai, dopo le meravigliose persone che ho conosciuto e che mi sono state vicine in un brutto periodo, nonostante non fosse molto tempo che ci conoscessimo.

Mi mancano le mie coinquiline, e non vedo l'ora di poter raccontare loro di persona tutto quello che mi sta accadendo. Sanno quanto io sia tifosa, sanno quanto io impazzisca per i miei giocatori, sanno quanto io ci tenga a tutte queste cose.

Ascolto Claudio mentre mi consiglia posti da visitare, raccomandando Simona di portarmi sulla mole, senza credere alle dicerie che dicono che, se si sale prima della laurea, poi questa non arriva.

Ma so anche quanto sia scaramantica la mia amica, quindi so che non mi ci porterà mai, o mi ci farà salire da sola.

Sorrido scuotendo la testa al solo pensiero, ma c'è solo un posto in cui vorrei andare, magari di notte, con tutte le luci della città: il monte dei Cappuccini, e se non mi ci porta, questo ne varrebbe della nostra amicizia.

Ringrazio ancora una volta entrambi quando scendiamo dalla macchina, di fronte al maestoso hotel scelto da loro, praticamente al centro della città.

Ci augurano la buonanotte, ricordandoci che ci saremmo viste la sera dopo, il 16, per festeggiare a casa loro il compleanno di Roberta, insieme ad alcuni compagni e agli amici più intimi.

La festa era stata posticipata di un giorno, perché il 15 Paulo aveva deciso di festeggiare nel locale di Roby, perciò non potevano mancare.

Una volta a letto, io e Simona riguardiamo tutti i video e le foto fatte nel corso della serata, le foto a tradimento fatte da lei mentre io e Paulo siamo immersi nel discorso dell'incontro in treno, e sembriamo così complici e attenti l'uno alle parole dell'altro.

"Ma lo hai visto come ti guarda? Spero di si!" nota Simo, zoommando la foto nella sua direzione, in un momento  in cui ha un sorriso così sincero e bello, che quasi mi manca il fiato.

"Si, ma dai. Gli hanno fatto piacere le mie parole di supporto.  Si chiama educazione"

"Si, va bene, come dici tu. Poi quando vi bacerete alla festa di Roby ti dirò che te l'avevo detto, e sai quanto sono orgogliosa quando lo dico"

Lui? Che bacia me?

Quasi mi scappa una risata. Può avere tutte le donne che vuole e quando vuole, in questo periodo ancora di più perché single.

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora