24 ore.

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Avete presente quelle ragazze perfette a cui piace un sacco l'estate, dove ogni loro estate è piena di esperienze nuove, amori nuovi e soprattutto di avventure di ogni tipo?
Ecco, dimenticatevi tutto questo.

Nicole Grace Santos, 18 anni.
Figlia unica di due genitori separati: Claudia e Rosita, mamma Spagnola papà Italiano.
I miei genitori si sono separati dopo poco dalla mia nascita quindi non chiedetemi com'è avere genitori uniti perché non saprei spiegarvelo.

La mia mamma aveva conosciuto il mio papà in una sera d'estate a Riccione, sono stati insieme cinque anni, si sono sposati una sera d'inverno, il mio papà sembrava felice, finché non scoprii della gravidanza di mia madre, iniziarono i litigi, cercarono di continuare il loro matrimonio ma alla fine il problema era sempre stato il "non essere pronto" di mio papa', strana ma vera come cosa. Dopo la mia nascita decisero di divorziare.

« Nicole, per favore se mi passi le cose chiudiamo la valigia e andiamo! »

Sbuffai appena guardando mia madre chiudere la sua valigia pronta per partire per la nostra solita estate, stavolta tanto solita non era cambiava qualcosa, non andavamo al solito Riccione ma a Madrid, Spagna.

All'inizio quasi mi ribellai della cosa, perché non aveva lasciato che andassi con le mie amiche a Santorini, ma era abbastanza ossessionata dalla paura di lasciarmi andare via e quindi vivevo costantemente sotto la sua sorveglianza.
Un po' la capivo, dopo papà non aveva mai più avuto un uomo, chissà come si sentiva, con la costante paura di perdere anche me.
Mamma era bellissima, non perché fossi di parte ma perché aveva dei capelli neri lunghissimi e gli occhi azzurri, era davvero bella. E non capisco come faccia ad allontanare ogni uomo che si avvicini a lei.

« La smetti di avere quel broncio? »
« Sarà una noia mortale.. »
« Nicole.. sarai a Madrid tra 24 ore, ci saranno i figli di  Marlène  e Michael.. di divertirai.. »
« Già.. che bello, Marcus che pensa solo alle scarpe, vestiti e l'altro.. com'è che si chiama Gabriel? Dio.. che antipatico.. »

Guardai mia madre sbuffare e farmi segno di aiutarla a chiudere l'ultima vaglia.

Mi allontanai dopo poco prendendo la borsa e lo zaino con la valigia scendendola all'entrata, giù mentre mia madre faceva la stessa cosa con i suoi bagagli.

« C'è il taxi qui fuori dai.. »
« si un attimo! »

Urlai quasi per farmi sentire guardandola uscire di casa mentre il tassista aiuto mia madre a posare le valigie e dopo ben 1 ora e mezza eravamo in aereo, diretti per Madrid.

-

Roma dall'alto era bellissima, più di quanto lo fosse da vicino, la mia casa.

Appoggiai le dita sul finestrino guardando fuori finché la visuale erano soltanto le nuvole e rimasi a guardare quasi come una bambina col naso spiaccicato sul vetro.

Girai la testa a mia madre con gli occhi chiusi e la testa appoggiata, era stanchissima, lavorava ancora come una matta pur di non farmi lasciare gli studi e per questo non potevo smettere di ripagarla un giorno.

Le somigliavo abbastanza, soltanto gli occhi sono verdi come il mio papà.
Appoggiai la testa al sedile e cercai di fare qualcosa visto che saremmo arrivati soltanto nel pomeriggio tardi ed erano appena le 10 di mattina.

Tornando a Michael e Marlene, quest'ultima è la migliore amica dai tempi dell'infanzia di mia mamma, era una donna bellissima con un marito ricco sfondato, vi giuro era uno degli imprenditori più importanti della Spagna, Marlene aveva sempre espresso il desiderio alla mia mamma di averci con lei un estate ma non ci siamo mai andate, mentre invece quest'anno mia madre mi aveva chiesto un parere e siccome lei era sempre a lavoro gli avevo deciso di accontentarla in qualche modo, anche perché l'anno prossimo avendo la maturità di sicuro non sarei andata da nessuna parte.

Ma tornando a noi, adesso dovevo davvero subire i suoi figli, Marcus 22 anni più o meno con la fissa per la moda ecc, e Gabriel: la mia stessa età, 18 anni, un tipo al quale sembrasse di aver il cazzo soltanto lui.
L'ultima volta che li ho visti erano anni fa quando loro in inverno con i propri genitori vennero a Roma.

Chissà cosa sarebbe successo quest'estate, ma sicuro il mio cuore piangeva per non essere a Santoni con le mie due amiche pazze, Carlotta e Jolanda.

Solo un'estate. Место, где живут истории. Откройте их для себя