Cosa le era successo?

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« Ti piace tanto guardarmi? »

Alzai subito un sopracciglio guardandolo mentre si appoggiava con le braccia sul bordo piscina e portava le dita a togliersi i capelli dagli occhi portandogli all'indietro.

« Nicole, non hai la lingua oppur.. »
« Oppure sei tu troppo convinto.. »

Lo guardai sorridere subito e annuire come per dire "si, come no", morsi il labbro inferiore annuendo e feci per tornare dentro ma lo sentii ancora.

« Sono le tre e tu sei ancora sveglia? »
« Potrei dire la stessa cosa.. »
« Io non dormo mai. »
« Si come no, sei un vampiro? »
« Quasi. »
« Che stupido.. »

Lo guardai sorridere ed annuirmi mentre mi avvicinai appena al bordo ma non del tutto restando in piedi guardandolo.

« Ti piace qui? »
« Non e' male.. »
« Sei seria? Pensavo dicessi di sì.. »
« Non sono mica abituata a tutto questo lusso, a me basta la mia Roma, casa mia, il mio letto e la mia mamma. »
« Proprio come le bambine. »
« Che spiritoso. »

Lo sentii ridere e gli mostrai il dito medio, era vero, era abbastanza diverso, non lo ricordavo per niente così.. poggiai il sedere sul bordo della piscina e le gambe in acqua, era fredda.. ma non troppo, però faceva così caldo e quasi respirai.
Chiusi leggermente gli occhi e li riaprii soltanto quando lo sentii parlare:

« Sei cresciuta Nicole.. ti ricordavo con l'apparecchio.. »

Lo guardai subito scuotendo la testa e sussurrai;

« Ti ricordavo col monociglio.. »
« Vaffanculo.. »

Sorrisi in modo soddisfatto e sentii la sua mano avvolgere la mia caviglia e prima che potessi parlare mi tirò del tutto in acqua prendendomi il braccio destro anche.

Finii in acqua e aprii gli occhi guardandolo immergersi, nuotò appena fino ad avvicinarsi e socchiusi le labbra ancora sott'acqua insieme a lui sentendo la sua mano toccare il mio braccio.
Tornai subito su pochi minuti dopo quando sentii l'ossigeno venire meno e girai la testa guardandolo risalire.

« Ma tu sei davvero un gran pezzo di merda.. »

Lo sentii ancora ridere e appoggiai le braccia sul bordo della piscina girando il viso a lui.

« Che c'è? Non ti piace l'acqua? »
« Non mi piaci tu, è diverso! »

Mi mostrò il suo enorme sorriso con quei denti bianchi che si ritrovava e rimasi ferma voltando la testa sentendolo poi parlare appoggiandosi proprio come prima nella mia stessa posizione.

« Lo sai che sarà un'estate dove ti torturerò? »
« Lo sai che posso ammazzarti mentre dormi? »
« Questa cosa mi eccita. »

Lo guardai con disgusto guardandolo sorridere e scossi la testa facendo per risalire ma la sua mano afferrò il mio fianco destro e sussultai subito spingendolo d'istinto forte in modo troppo brusco, lui si rese conto della cosa e tolse subito la mano.

« Non mi toccare. »
« Hey.. scusami volevo solo.. »
« Non mi devi toccare.. »

Sussurrai ancora guardandolo annuire e mi alzai uscendo dall'acqua strizzai subito i miei capelli con le dita, tra le mani girai la testa verso di lui e notai il suo sguardo, deglutì rendendomi conto e
abbassai subito la maglia che indossavo.

• POVS: GABRIEL •

Ricordavo di lei, ma non così.. bella.
Ricordavo i suoi occhi verdi smeraldo, le sue labbra nascoste e senza mai un sorriso palesemente per nascondere l'apparecchio.
Quasi la ricordavo come ricordavo Roma.
Eppure adesso era così diversa, più donna, più cresciuta, aveva così tante curve che quasi l'avevo squadrata la mattina quando era arrivata con sua madre.

Aveva sempre la risposta pronta e mai nessuno era riuscito a tenermi testa, e per le 10/12h che era arrivata non aveva fatto altro che rispondere subito ad ogni mia provocazione.

La guardai tirarsi su dall'acqua e guardarmi in malo modo quando la mia mano toccò il suo fianco, che quasi la sua voce mi supplicò in tutti i modi di non sfiorarla mai più..
Alzai un sopracciglio cercando di capire e quando lei fece per camminare il mio sguardo cadde sul suo corpo, strinse i suoi capelli tra le proprie mani e miei occhi continuarono a guardare il suo corpo, mi soffermai sulla sua schiena..
Aveva un enorme segno ben evidente ma non capii molto, la guardai a notai il suo abbassarsi subito la maglia.

« Nicole.. »
« Buonanotte. »

Mi sussurrò entrando in casa chiudendo la porta scorrevole e nemmeno gli chiesi niente.

Ho sempre pensato che ognuno di noi ha qualcosa nel profondo del proprio cuore da nascondere, soltanto per il semplice motivo di non aver il coraggio di esprimere ciò che vorremmo realmente essere o semplicemente fatti accaduti che forse cercheremo di dimenticare ed ogni costo.
Se c'era una cosa che apprezzavo di lei era la sua semplicità, ci siamo visti poche volte nell'arco della nostra vita, per gli impegni dei nostri genitori, ma quelle poche volte riuscivo a capire quanto lei fosse semplice, quanto le bastasse un filo di lucida labbra e non tutto quel trucco come la maggior parte delle mie amiche, di quanto le bastasse un gelato per la sua amata Roma e non ad una cena di gala con ostiche e champagne, siamo sempre stati differenti, cresciuti troppo diversamente, eppure volevo in qualche modo scoprire il suo mondo.

Smisi di pensare e mi tirai su prendendo l'asciugamano dal lettino, come mio solito, come ogni notte, ero sveglio, non chiedetemi perché, ma la mia testa decideva così ogni fottuta notte, e il giorno dormivo come un non so che, e poi la sera me ne andavo in giro a compiere di tutto.

Sospirai appena asciugando i capelli con l'asciugamano e abbassai gli occhi sull'erba notando qualcosa luccicare, mi abbassai subito e notai che era una collana.. aveva due ciondoli, una N e un piano forte, argento.
Sorrisi appena capendo che era suo e lo strinsi tra le dita tornandomene poi in camera.

Solo un'estate. Where stories live. Discover now